
L'opera contiene molti testi della poesia latina nelle versioni dei migliori traduttori italiani con l'originale a fronte. Tutti gli autori canonici (Catullo, Lucrezio, Virgilio, Orazio, Ovidio, ecc.) sono rappresentati. Dei sommi poeti vengono proposte pagine piccanti, inquietanti, trasgressive, censurate dalla scuola. Si fa inoltre spazio agli arcaici. Si rivaluta il periodo tardo-antico e protocristiano (la cosiddetta "decadenza"), sorprendentemente simile alla nostra epoca postmoderna.
Tutte le poesie di Sereni. Una poesia che si colloca nell'area tutta novecentesca dell'insicurezza e del dubbio, dei destini mancati, sempre alla ricerca di una frontiera non ancora tentata, di una impossibile via di fuga. Una poesia del ritorno, della memoria che rielabora e che dà senso all'esperienza. Il curatore, Dante Isella, è autore di un ampio apparato critico-filologico, con studio delle varianti. Completano il volume, la cronologia, l'autocommento (notizie sui testi tratti dalle lettere e da altri documenti) e un'antologia della critica a cura di Pier Vincenzo Mengaldo.
La poesia di Celan, influenzata da Mallarmé, dall'espressionismo e dal surrealismo, è incentrata principalmente sulla problematica etica e metafisica (metafisica del Male) connessa con la persecuzione e il genocidio del popolo ebraico; ma al di là di questa connessione storicamente condizionata essa acquista una valenza universale, che la rende perennemente di attualità e rapportabile a questioni di fondo della nostra civiltà contemporanea. Questo volume presenta il corpus completo del poeta, costituito da nove raccolte, tutte con testo tedesco a fronte e tradotte da Giuseppe Bevilacqua, al quale si devono anche l'introduzione e le note.
Il volume comprende l'opera narrativa di Zanzotto e una cinquantina di pagine inedite che costituiscono il nucleo di una nuova raccolta che sarà pubblicata nel 2000. La sezione relative alle prose raccoglie sia le prose creative e i racconti pubblicati in "Sull'altopiano", sia un'antologia di prose poetiche, mai raccolte in volume che testimonia l'impegno del poeta nel contribuire ai dibattiti culturali del nostro tempo.
"Il mio primo incontro con Hölderlin è avvenuto nel momento in cui stavo entrando all'università, avevo diciassette anni e iniziavo le frequenze a Padova. Un amico mi fece avere una vecchia edizione di Hölderlin in caratteri gotici, assicurandomi che avrei riconosciuto senza alcun dubbio un grande poeta, e io cominciai, col poco tedesco che avevo, a decifrarlo." dDall'introduzione di Andrea Zanzotto)
Il Meridiano propone, per la prima volta, tutta l'opera poetica di Aldo Palazzeschi, riproducendo interamente le prime raccolte (praticamente irreperibili, a parte qualche riedizione sporadica), poi riviste e rimaneggiate dall'autore. Perché sia visibile il percorso poetico di Palazzeschi, è proposta anche l'ultima edizione del corpus delle "Poesie". Il ricco apparato a cura di Adele Dei, docente di letteratura italiana all'Università di Firenze, si giova di numerose fonti documentarie.
Un'edizione che sottopone a vaglio critico e filologico l'opera di Trilussa. Ripristinando la successione delle dodici raccolte poetiche stabilita dall'autore, controllando le prime stampe e, quando possibile, gli autografi, i curatori hanno ricondotto i testi alla lezione filologicamente più sicura e li hanno accompagnati con un ricco apparato di note, che analizza la struttura metrica, l'inquadramento storico-letterario, i riferimenti alle vicende politiche, i confronti con altri scrittori e fornisce spiegazioni linguistiche e stilistiche. Alle dodici raccolte canoniche segue una ricca sezione di poesie sparse, pubblicate sui giornali dell'epoca e sconosciute al pubblico, e una serie di illustrazioni a sanguigna realizzate dallo stesso Trilussa.
I testi poetici del "Canzoniere", capolavoro del Petrarca, sono accompagnati nell'edizione dei Meridiani (uscita nel 1996 insieme al volume dedicato a "Trionfi", "Rime estravaganti", "Codice degli abbozzi") dal commento curato da Marco Santagata, petrarchista di fama internazionale. Questa nuova edizione, alla luce dell'altissimo numero di studi dedicati al Petrarca usciti nel corso degli ultimi anni, presenta un nuovo commento aggiornato e ampliato.
Il Meridiano offre al lettore tutte le poesie di Yeats, dalla prima produzione, che include liriche suggestive e di grande incanto, spesso legate a temi e leggende irlandesi, a prove più mature che rivelano una capacità visionaria nutrita, oltre che dal grande esempio di Blake, dagli studi occultistici, per arrivare alle ultime raccolte della fine degli anni Trenta. William Butler Yeats (1865-1939), premio Nobel nel 1923, oltre che poeta, fu narratore, drammaturgo e critico. Il Meridiano presenta le traduzioni di Ariodante Marianni, che per questo volume ha rivisto le proprie traduzioni di quattro raccolte già pubblicate nella BUR e ha realizzato appositamente quelle delle altre dieci.
L'opera raccoglie, secondo un progetto delineato da Raboni stesso, tutta la sua opera in versi e, della vasta attività saggistica. Si trovano perciò le raccolte principali, "Le case della Vetra", "Cadenza d'inganno", "Nel grave sogno", "Canzonette mortali", "Versi guerrieri e amorosi", "Ogni terzo pensiero", "Quare tristis", oltre a una serie di plaquettes, a traduzioni poetiche e a una sezione che raccoglie versi dispersi, inediti o pubblicati postumi. Raboni si esprime in un tono prevalentemente medio-basso, con un uso incisivo del "parlato" - vale a dire di una lingua non letteraria ma quotidiana, identica a quella della comunicazione orale - e introduce nella sua poesia un'acuta sensibilità per il quotidiano. Il suo stile riesce ad assorbire il linguaggio basso entro il percorso elevato della lirica, generando testi che hanno il pregio di una elevata leggibilità. Raboni inoltre introduce nel corpo del testo poetico figure e personaggi appartenenti a una realtà minuta e umile, solitamente esclusa dalla poesia.

