
Tu e io sulla stessa strada, i tuoi libri e i miei racconti uniti insieme.
(Malika Mokeddam, Gente in cammino)
Vedere il suo corpo di donna crocifisso è com/patire e opporsi a ogni violenza ed è nello stesso tempo riconoscere a tutte la forza del simbolo, anche del più alto, religioso, cristologia, teologico.
In un momento in cui si scandagliano tutti gli ambiti del sapere, compreso quello biblico, per andare alla ricerca di eroine femminili, Marta di Betania si presenta con una sorta di enigmaticità. I due racconti del Nuovo Testamento che ce ne trasmettono la memoria, uno di Luca e uno di Giovanni, la connotano in modo tra loro non solo diverso, ma discordante. Per Luca è una donna a cui il troppo onere del lavoro domestico ha fatto perdere la dimensione della fiducia nella provvidenza; per Giovanni è una discepola «che Gesù amava» insieme a sua sorella Maria e suo fratello Lazzaro, e che è in grado di esprimere la più alta confessione di fede di tutto il quarto vangelo. Il successo che nella tradizione successiva ha avuto la Marta casalinga, sempre con il paiolo in mano, eletta a patrona delle casalinghe, degli osti e degli albergatori, forse non stupisce. Ma dovrebbe interrogarci il fatto che non abbia avuto altrettanto successo la Marta che riveste nel quarto vangelo un ruolo del tutto analogo a quello di Pietro nel vangelo di Matteo: nella storia della spiritualità e della devozione, soprattutto femminili, Marta è infatti divenuta, in contrasto con sua sorella Maria, un modello che ha mortificato generazioni e generazioni di donne, invece di imporsi come testimone privilegiata della fede nella risurrezione. Questo libro restituisce alla sua figura il ruolo di cui la storia e la tradizione l'hanno per troppo tempo privata.
Possiamo considerare Domenica Narducci da Paradiso (1473-1553) una sovversiva? Lei che si sentiva discepola dell'eretico Savonarola? Certamente è stata una figura di primo piano nella crisi del Rinascimento fiorentino per la funzione religiosa e politica che ha saputo esercitare in veste di profetessa e, soprattutto, di predicatrice, ruolo all'epoca vietato alle donne. Mistica e visionaria, Domenica desiderava che la comunità ecclesiale tornasse a uno stile evangelico di vita, caratterizzato dalla povertà e dalla semplicità, ponendo al centro la preghiera, la meditazione e la lettura della Bibbia. Per questo ha scritto tante lettere a papi, vescovi, preti e laici impegnati affinché attuassero un programma di rinnovamento spirituale per la cristianità del tempo, attraversata da profonde lacerazioni. Ha inoltre difeso con forza, anche davanti alle autorità ecclesiastiche che la contestavano, la sua attività di predicatrice: lo Spirito Santo, diceva, chiama chi vuole -- anche le donne -- a predicare e profetizzare. Gli uomini di Chiesa che vietano alle donne di parlare in pubblico sono quindi dei cattivi interpreti, perché estendono a tutto il genere femminile ciò che Paolo aveva scritto per le sole credenti di Corinto della sua epoca (1Cor 14,34). Nella loro superbia gli esegeti hanno creduto di sapere, «ancor che nulla sanno e nulla intendono».
Torna la collana Madri della Fede, una serie di commenti alle figure femminili del testo biblico.
Ester - la straniera, la regina, la nascosta - è protagonista del libro biblico che porta il suo nome, il rotolo che viene letto nella festa di Purim, in cui tra lacrime e sorrisi si parla della storia: un libro infatti “per un tempo come questo” (4,4), il tempo dell’esilio e della contaminazione con il mondo della Persia che lo vede nascere, ma anche il nostro tempo. Ester è una narrazione e vuole essere nuovamente narrata: il rotolo è entrato tardivamente nel canone ebraico, è stato accolto in quello cristiano con diverse aggiunte greche, come si può vedere dall’Appendice, è stato molto letto dagli Ebrei, che gli hanno dedicato un commento Talmudico, un Midrash, diversi Targumim.
Ester è il Rotolo e la capacità di srotorarlo, di rivelare quello che è nascosto, pur mantenendolo tale, come il Nome di Dio. Raccontata e allusa da tante persone - da Etty Hillesum alle Santuzze di Verga, da Wiesel a Delphine Horvilleur - trova qui nella penna di Giusi Quarenghi la forza poetica e la competenza biblica per tornare a parlare ai nostri giorni.
Giusi Quarenghi, nata a Sottochiesa in Val Taleggio nel 1951, vive a Bergamo. Lettrice appassionata della Scrittura, l’ha attraversata in molti modi e in molti sensi.Autrice in particolare di letteratura “infantile”, ha ideato albi illustrati e libri/gioco; ha scritto racconti, testi di divulgazione, sceneggiature, testi teatrali, romanzi, poesie; ha rinarrato fiabe, miti e storie sacre; ha riproposto i Salmi ‘per voci piccole’ e le storie del Primo Testa- mento (con le illustrazioni di Guido Scarabottolo, Topipittori 2020).
Con i suoi quattromila ragazzi, una cinquantina di sedi in tutta Italia e un giro di ottocento volontari, Portofranco è una realtà semplice e grande insieme. Nato a Milano nel 2000 da un'intuizione di don Giorgio Pontiggia, amico di don Giussani e a lungo rettore di una grande scuola milanese, è un centro di aiuto allo studio, completamente gratuito, rivolto ai ragazzi delle superiori. Moltissimi di loro - circa un terzo - sono immigrati o italiani di seconda generazione: cinesi e sudamericani, mediorientali e africani, musulmani e ortodossi. Lavorano insieme, si incontrano, molto spesso diventano amici. E soprattutto trovano adulti disponibili ad accoglierli e seguirli, uno per uno. Oltre a essere un'esperienza educativa straordinaria e una risposta concreta a problemi come il recupero scolastico e la lotta alla dispersione, Portofranco è una finestra spalancata su temi cruciali - integrazione, dialogo tra generazioni, futuro - e sulle domande di senso ultimo, come testimoniano le storie e i ritratti di ragazzi e volontari che Davide Perillo ha raccontato in questo libro.
Preghiere davanti all’Eucaristia nate «spigolando» il vangelo di san Giovanni.
Come per spigolare ci si inchina fino a terra, così la Parola va letta in ginocchio, in adorazione, come davanti all’Eucaristia.
Tutta la Parola è riscoperta e richiamata per formare un “pane” robusto e nutriente.
Queste pagine sono soltanto un esempio, una proposta per coloro che vogliono lasciarsi plasmare della Parola di Dio; sono una strada che conduce ad adorare Gesù Eucaristia, con una lettura amorosa e meditata della sua Parola.
Rolando Rivi nasce il 7 gennaio 1931 a San Valentino, nel Comune di Castellarano (Reggio Emilia). A soli 11 anni, nel 1942, mentre l'Italia è già in guerra, entra nel seminario di Marola nel Comune di Carpineti (Reggio Emilia). Il 10 aprile 1945, Rolando viene rapito da un gruppo di partigiani e rinchiuso in un casolare per tre giorni. Venerdì 13 aprile 1945, alle tre del pomeriggio, il ragazzo innocente, a soli 14 anni, viene ucciso. Quando Rolando capisce che i carnefici non avrebbero avuto pietà, chiede solo di poter pregare per il suo papà e per la sua mamma. Anche in quest'ultimo istante, nella preghiera, Rolando riafferma la sua appartenenza all'amico Gesù, al suo amore e alla sua misericordia. Il 27 marzo 2013 il santo padre Francesco autorizza la Congregazione per le cause dei Santi a promulgare il decreto per la beatificazione di Rolando, che avviene a Modena sabato 5 ottobre 2013.
Tre incontri con i genitori e gli insegnanti, tre lezioni che mettono a tema con una concretezza disarmante le domande e le sfide che tutti gli educatori sono costretti ad affrontare, alla luce dell'ipotesi del Rischio educativo di Don Luigi Giussani. Così Franco Nembrini ha accompagnato i partecipanti al corso genitori 2023 della scuola La Traccia di Calcinate, la scuola che lui stesso ha fondato insieme ad alcuni amici nel 1983. Nell'anno del quarantennale dell'istituto, la pubblicazione dei contenuti di questo corso mette in luce l'esperienza viva di una comunità scolastica che non cessa di approfondire il senso profondo dell'educare. Un libro in cui è facile immedesimarsi, cogliere la pertinenza alla vita quotidiana, essere accompagnati ad uno sguardo più vero su di sé e sui propri figli. Prefazione di Francesco Fadigati. Introduzione di Francesco Beschi.
Questo libro presenta in modo esauriente ogni aspetto della vita di Gesù: il contesto storico in cui nacque, il racconto della sua nascita, la sua missione di maestro, predicatore e guaritore, la morte in croce e la risurrezione, che spinse i suoi discepoli a diffondere in tutto il mondo il suo messaggio di fede, speranza e amore. Nel corso di tutto il libro vi sono numerosi spunti che spiegano come gli avvenimenti della vita di Gesù hanno plasmato i contenuti della fede, la vita e il modo di adorare dei cristiani.
Da Adamo ed Eva a Maria e Giuseppe, dalle piaghe d’Egitto ai miracoli di Gesù: i drammi e le avventure degli uomini e l’intervento di Dio nella storia rivivono attraverso le pagine illustrate.
Come fecero gli Ebrei ad attraversare il Mar Rosso?
Come fece Gesù a sfamare cinquemila persone?
Cosa accadde a Daniele nella fossa dei leoni?
Cosa insegnò Gesù nel discorso della montagna?
Perché Dio mandò il diluvio?
Perché Sansone perse la forza?
Il libro risponde a queste e ad altre domande attraverso un testo breve e chiaro, accuratamente illustrato dalle immagini di Brian Delf.
Ma è proprio vero che i desideri scritti sulla neve nella quarta domenica di Avvento alle quattro del mattino si avverano?
Andreas desidera tanto essere più fortunato e un giorno, finalmente, il suo sogno si avvera: la sera di Natale alla porta della sua casa si presenta un misterioso viaggiatore. Racconta di essere un uomo fortunato, di aver visto il messaggio di Andreas sulla neve e di essere venuto a dargli un po’ della sua fortuna. Il ragazzo riceve dall’uomo due sacchetti pieni di denaro e la promessa che, se troverà il modo corretto di impiegarlo, ne riceverà un terzo.
Il tempo passa, Andreas è diventato ormai adulto, ogni anno a Natale l’uomo torna a trovarlo, ma Andreas non ha ancora capito cosa si aspetta da lui l’uomo misterioso... Qual è il segreto che si nasconde dietro la sua promessa?
Un’incantevole storia sul senso del Natale e sulla felicità del donare. Un libro strenna con il racconto di uno dei più importanti scrittori tedeschi per ragazzi. Le illustrazioni di Jasmin Schäfer sanno rendere con estrema grazia la fredda atmosfera invernale e insieme il calore natalizio delle case decorate a festa.
GLI AUTORI
Klaus Kordon (Berlino 1943) è uno dei più importanti scrittori per ragazzi di lingua tedesca. Dopo aver fatto diversi mestieri in gioventù, negli anni Settanta comincia la sua attività di scrittore. Da allora ha pubblicato più di cinquanta libri tradotti in tutto il mondo. Per la sua opera ha ricevuto numerosi riconoscimenti sia nazionali che internazionali e più di una volta il Deutscher Jugendliteraturpreis. Vive con la famiglia a Berlino. Jasmin Schäfer (Francoforte sul Meno 1981) è un’illustratrice diplomata alla prestigiosa Hochschule für Angewandte Wissenschaften. Vive e lavora ad Amburgo dove ha fondato un atelier con altri illustratori
Adamo visse veramente 930 anni? Se non si può pronunciare il nome di Dio, come facciamo a chiamarlo? Perché i profeti sono spesso arrabbiati? Perché Gesù spiega le parabole solo ai suoi discepoli e non a tutti? Perché Gesù
è risorto di notte, senza che ci fosse qualcuno a vederlo? La tradizione ebraica ritiene che il modo migliore per accostare la sapienza della Scrittura sia quello di porre interrogativi al testo sacro. In questo volume il lettore viene condotto per mano dai bambini alla scoperta della Bibbia e dei suoi misteri; il tutto in 110 domande attinte “dal vivo” dell’esperienza quotidiana di una catechista e di una mamma.
Roberta Taverna, sposata e madre di due figli, è insegnante di Religione nella scuola secondaria di primo grado e collaboratrice parrocchiale. Per le Edizioni San Paolo ha curato i testi
di una serie di mappe bibliche per la catechesi e, insieme al marito Filippo Serafini, ABC per capire il mondo di Gesù (2005).

