
Emmi e Leo: per chi ancora non li conosce, sono i protagonisti di un amore virtuale appassionante, che ha vissuto ogni sorta di emozione, a parte quella dell'incontro vero. Sì, perché dopo quasi due anni, Leo ha deciso di tagliare definitivamente i ponti con Emmi e partire per Boston, per ricominciare una nuova vita. Emmi non si dà però per vinta, e riesce nell'impresa di riallacciare i rapporti con Leo. Mentre lei è ancora felicemente sposata con Bernhard, per Leo in nove mesi le cose sono cambiate, eccome: in America ha conosciuto Pamela e finalmente ha iniziato la storia d'amore che ha sempre sognato. Si sa, però, l'apparenza inganna. Ritornano le schermaglie via e-mail che hanno tenuto col fiato sospeso i lettori di "Le ho mai raccontato del vento del Nord", e anche stavolta promettono scintille.
Georges deve cambiare casa: il padre è stato licenziato dallo studio di architettura e la madre è sempre assente perché lavora in ospedale. Nel nuovo condominio Georges fa amicizia con Safer, un ragazzino della sua età che ha due fratelli, la più piccola Candy e Pigion, un inquieto adolescente. Come loro, anche Safer non frequenta la scuola ma studia a casa. Safer "assolda" Georges come aiuto-spia per tenere d'occhio un misterioso vicino sempre vestito di nero che entra ed esce da casa con pesanti valigie in un modo che sembra particolarmente sospetto. Ma, a differenza dei film di Hitchcock, in questo caso non c'è nessun crimine e alla fine tutto si rivelerà un gioco inscenato da Safer che porterà Georges a riflettere su verità e menzogne, facendo emergere segreti e bugie taciuti anche all'interno della propria famiglia. In questo romanzo, Rebecca Stead dimostra grande sensibilità nel delineare una realtà perfettamente coerente e credibile, in cui il lettore si identifica, salvo poi ribaltarne tutti i punti fermi e svelare una verità dei fatti radicalmente diversa, con un capovolgimento sorprendente in cui emergono le fragilità e le motivazioni profonde dei giovani protagonisti. Età di lettura: da 13 anni.
In Olanda sono i giorni angosciosi dell'occupazione nazista, Wim e Marie si sono sposati da poco e vivono come possono la difficile quotidianità. Un giorno però un collega propone a Wim di ospitare e nascondere un ebreo, "di questi tempi lo fanno quasi tutti" dice. Wim e Marie non sono due eroi, sono due persone normali, con tutte le loro paure e le loro insicurezze, e sanno bene che avere un estraneo sotto il proprio tetto per chissà quanto tempo significa entrare in un'intimità rischiosa con il suo destino. Nonostante i dubbi, però, acconsentono ad accogliere quest'uomo di cui conoscono solo il nome, Nico. Dopo un anno di cautele e adattamenti, giornate passate a tendere l'orecchio al minimo rumore sospetto e a sognare la fine della guerra, Nico improvvisamente muore. Per Wim e Marie comincia allora una serie di problemi che li trova drammaticamente impreparati. Cosa fare del cadavere di Nico? E cosa fare quando il cadavere viene scoperto? Inizia a questo punto una strana e imprevedibile commedia degli equivoci, che Hans Keilson compone facendo suonare tutte le corde dei sentimenti, da quelli nobili a quelli meno nobili, con cui Wim e Marie si trovano a fare i conti. Perché la morte inaspettata non solo li priva della ricompensa di poter un giorno mostrare al mondo che hanno fatto la cosa giusta, ma fa scivolare loro stessi nella condizione di perseguitati in fuga, grazie alla quale capiranno per la prima volta, e con ineluttabile intensità, il dramma di Nico.
A quasi vent'anni, Edward Cohen ha alle spalle anni vagabondi tra una nonna ingombrante e autoritaria, una madre dolcissima e un patrigno stravagante che assomiglia terribilmente a Elvis. Con la sua voce fascinosa sa incantare gli elefanti allo zoo e sedurre le donne. Sa anche cavarsela sempre, magari con espedienti non del tutto onesti. Edward è appena tornato a Berlino, contagiato dall'entusiasmo prorompente del dopo-unificazione, ma non trova pace nella città della sua infanzia. A tormentarlo è un amore infelice. E un fantasma: Adam, il fratello minore di suo nonno, scomparso all'inizio della guerra. Di quell'uomo singolare nessuno ha mai voluto parlargli, salvo ripetergli come una maledizione che gli assomiglia in modo impressionante. Edward torna nella vecchia soffitta della nonna e per caso trova un tesoro capace di dare un senso al suo smarrimento: è "L'eredità di Adam", il manoscritto di un libro scampato all'Olocausto. Quelle pagine raccontano tutto: la storia di una famiglia, di una nonna dal piglio energico che irrideva l'arroganza nazista ed era riuscita a proteggere fino all'ultimo i nipoti, una storia di amici fedeli e spie. Ma contengono soprattutto il racconto dell'amore disperato e tragico di Adam per la sua Anna. Edward capisce allora che la sua storia e quella di Adam sono intrecciate, perché quel prozio non gli ha lasciato in eredità solo i suoi occhi, la sua bocca e il suo naso, ma anche questa pila di fogli che non hanno mai raggiunto il loro loro vero destinatario...
Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Connor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l'orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Connor si aspettava l'entità fatta di tenebre, di vortici, di urla... No. Questo mostro è un po' diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Connor la cosa più pericolosa di tutte. La verità. Età di lettura: da 12 anni.
I racconti di "Non esiste saggezza" provengono dai luoghi della realtà quotidiana: sono volti che emergono dalla folla dei viaggiatori, in zone neutrali di transito. Soprattutto, figure di donne: con esse, la voce del narratore è partecipe, solidale, protettiva, come a voler condividere il peso di un segreto in varie forme doloroso, a volerle affrancare da un destino ostile. Appaiono improvvisamente: a un casello autostradale, la bambina solitaria chiede a un automobilista ignaro di accompagnarla verso il mistero. L'attesa notturna in un aeroporto è colmata dai versi di una poetessa russa, dalla sosta sfuggente di una sconosciuta. E, improvvisamente, queste donne scompaiono: dall'ambulatorio di una missione umanitaria, ultimo posto in cui sono state viste una dottoressa volontaria e la ragazza colombiana sua compagna, nella rischiosa sfida a ingiustizie e prevaricazioni. I personaggi maschili si trovano a cercare, a inseguire: un'impressione, un sospetto, una curiosità che li spinge oltre i limiti del prevedibile, talvolta del lecito. E la raccolta si completa con un vero e proprio romanzo di formazione in miniatura, ambientato negli spazi metafisici della Murgia. "Le cose non esistono se non abbiamo le parole per chiamarle."
"Ho bisogno della bellezza, così come amo ogni anelito dell'uomo per compararsi a essa. Rinuncerei a qualsiasi merito artistico pur di riuscire a fare della mia vita un'opera d'arte." È il principio che guida Ermanno Olmi in questa esplorazione di una vita, delle sue poche certezze e dei suoi molti incontri. Cresciuto nel pieno della disfatta fascista e testimone critico della rinascita nazionale, Olmi è stato giovanissimo fornaio, impiegato ragazzino, regista precoce. Ha vissuto direttamente l'abbandono delle campagne e l'esplosione della società dei consumi e per questo, divenuto protagonista della stagione d'oro del cinema italiano, ha scelto di rappresentare non i lustrini del Boom, ma la cecità di uno sviluppo che ha strappato il nostro Paese alle sue radici contadine. Proprio questa ferita è il cuore filosofico della sua illuminante autobiografia. L'"Apocalisse è un lieto fine" non è infatti solo il racconto di una vita densa e affascinante, degli incontri e dei successi che l'hanno segnata. È soprattutto la profonda, urgente riflessione con cui l'artista che ha saputo cogliere gli ultimi echi della civiltà rurale ci mette in guardia davanti al declino di un'altra epoca umana: la nostra. Abbiamo dimenticato cosa vuol dire "far bene" e coltivato a dismisura l'etica del male minore. Produttività, arricchimento e potere continueranno a rinchiuderci nelle loro gabbie fino a quando non saremo pronti a imparare l'eterna lezione della terra.
Parigi, anno del Signore 1313. In una gelida mattina di gennaio lo speziale Andreas Saint-Loup, uomo noto in tutta la città per la vasta sapienza e l'efficacia delle sue pozioni, scopre nella sua abitazione una stanza misteriosa della quale aveva dimenticato l'esistenza. Possibile che un tempo lì abbia vissuto qualcuno di molto vicino ad Andreas, qualcuno di cui gli rimane solo un ricordo vago e confuso? Ed è pura coincidenza che, pochi giorni dopo la scoperta, lo speziale sia accusato di eresia e costretto a fuggire da Parigi? Braccato dall'inquisitore di Francia e inseguito da spietati sicari mascherati, Andreas si mette in viaggio, deciso a dare un volto e una spiegazione a quella presenza nascosta nei recessi della sua memoria. Dalla Provenza a Santiago di Compostela fino alle pendici del Monte Sinai, "Il segreto dello speziale" è un tuffo nei misteri del medioevo e dell'animo umano.
Impossibile amare Lara Madigan senza amare i cani. È stato l'incontro con un bastardino molto speciale, tanti anni fa, a illuminare la sua adolescenza fino a quel momento solitaria. Cose che capitano se hai un padre affascinante ma immaturo e una madre 'workaholic' convinta che solo una manicure come si deve possa risolvere i problemi di una ragazza. Ma a Lara non interessano le bellissime borse firmate che Justine si ostina a regalarle a ogni compleanno, e nemmeno i gioielli, come ha presto notato il fidanzato Evan. Per farla felice, a 29 anni, basta il lavoro quotidiano presso la Lucky Dog, l'agenzia di adozioni canine che ha fondato con l'amica Kerry. Per ogni jack russell, dalmata o bastardino che raccoglie dalla strada, Lara sa trovare il padrone perfetto, quello con la sensibilità giusta, l'appartamento adatto e il carattere più compatibile. Peccato che lo stesso istinto infallibile per i lieto fine non la assista nella sua vita sentimentale. Forse Evan è davvero l'anima gemella, ma la convivenza con Lara e i suoi cani si rivela da principio un disastro. E quando lui le chiede di scegliere tra il loro amore e gli ingovernabili Mullet, Maverick, Rufus, e Zsa Zsa, Lara gli dà l'unica risposta possibile... Costretta a trasferirsi a casa della madre con la banda al completo, scoprirà in Justine, e in se stessa, affinità e risorse della cui esistenza non aveva mai sospettato. In attesa che l'ennesimo cane giunga a salvarle ancora una volta la vita.
"Lo scrittore scrive anche quando non scrive. Scrive quando cammina, quando mangia, quando dorme, quando fa l'amore. Qualsiasi cosa gli accada è un liquido che prima o poi finisce dentro la bottiglia del suo scrivere." Così parlava di sé Oriana Fallaci, rivolgendosi ai giovani studenti di un'università argentina: e tracciava con queste parole forse il suo autoritratto più autentico. Dopo il successo di "Un uomo", Oriana accettò infatti i sempre più frequenti inviti a raccontare come nascevano i suoi articoli e i suoi libri. Oggi quelle pagine preziose in cui parla anche di sé, della sua famiglia e della sua storia con Panagulis, ci rivelano il rapporto intimo e poetico di Oriana con la scrittura, che non è una semplice passione, ma quasi un istinto insopprimibile: quando seppe di avere il cancro, non chiese quanti anni le restassero da vivere ma: "Quanti libri mi restano da scrivere?".
Tra le mura del Vaticano ormai non è più un segreto: il papa è in fin di vita. In Curia l'inquietudine sale, perché il conclave imminente si prospetta come un vero e proprio scontro di civiltà. Sul trono di Pietro potrebbe salire il palestinese Gabriel Sader oppure Thomas Simpson, il gesuita appoggiato dai cardinali conservatori e dai vertici israeliani e americani. La Chiesa si trova a un bivio storico. Così, per evitare lo smacco di un papa arabo, lo schieramento di Simpson dà il via a una misteriosa operazione che ruota attorno al luogo in cui duemila anni fa venne celebrata l'Ultima Cena, e dove per i cristiani tutto ha avuto inizio. Ma sul tavolo delle trattative non ci sono solo le rivendicazioni della Chiesa sul Cenacolo. La sanguinosa guerra tra cardinali è infatti appena cominciata. Luca Ferrari, giovane e brillante monsignore, e Carmen Mendoza, affascinante storica dell'arte, cercheranno di far luce sulle trame occulte, la corruzione e i privilegi acquisiti o venduti a caro prezzo fra le Mura Leonine. Perché proprio alla corte del papa si nascondono le più scioccanti verità. Carlo Marroni, esperto vaticanista e corrispondente diplomatico, ci conduce dentro le stanze segrete del Vaticano, tra insospettabili meccanismi di potere e delicati equilibri geopolitici in bilico tra finzione e realtà. E se l'elezione del nuovo pontefice potesse davvero cambiare il corso della Storia?
Due sconosciute davanti a una vetrina di via Condotti. Basta uno sguardo perché un anno intero scorra nella mente di Vittoria. E come a un animale in pericolo, l'istinto le suggerisce un passo che solo una persona tenace come lei può osare. In un attimo ha deciso: la splendida donna che le sta accanto, Laura, anzi, Lalli, come la chiamava suo marito Alberto nei suoi teneri sms, deve diventarle amica. Avvicinarla con l'inganno, inventandosi una falsa identità, sarà la sua rivincita di moglie ferita, la chiave d'accesso alla verità su quel tradimento. E un modo per riaffermare la sovranità sul suo regno, di cui è sempre stata regina. Nessuno può toglierle ciò per cui ha lottato sin da ragazzina: un marito ricco, i suoi due meravigliosi figli, Eleonora e Matteo, baciati dalla fortuna e protetti da ogni male. E soprattutto la posizione che ha conquistato fuggendo da Squinzano, il paesino pugliese in cui è nata, e cancellando con un colpo di spugna il mondo di miserie dove è cresciuta. Ma questa volta non tutto andrà secondo i suoi piani. Sarà, infatti, proprio Laura, inconsapevolmente, a disegnare sul volto di Vittoria tratti del tutto nuovi e inaspettati, perché c'è un dolore più grande del tradimento, un dolore che può stravolgere un'intera esistenza. Eppure la donna a cui Catena Fiorello ha dato vita in questo suo nuovo romanzo troverà la forza di distruggere le sue certezze e di guardare oltre l'apparenza...

