
Il tenente Lindsay Boxer è tornata a San Francisco, finalmente riunita alle sue amiche del Club delle Donne Omicidi, nel quale è entrata di recente anche una giovane e brillante avvocatessa, Yuki Castellano. Ed è proprio Yuki che porta con sé la nuova sfida criminale: sua madre, dopo un intervento apparentemente banale, muore in uno dei più famosi ospedali della città. C'è qualcosa di sospetto e sinistro nella mancanza di collaborazione che Lindsay e Yuki incontrano quando vogliono far luce sull'accaduto. Presto emergono altri decessi avvenuti per tragiche fatalità, ma la direzione dell'ospedale è disposta a tutto pur di salvaguardare il nome dell'istituto e nessuno vuole accettare che per le corsie si aggiri un "Angelo della Morte" che si sente investito da un'autorità divina... o diabolica. Ma questo non è l'unico caso che le quattro amiche devono affrontare: per le vie di San Francisco, infatti, un serial killer ha iniziato a uccidere giovani donne, seviziandole e lasciandole come macabri trofei all'interno di auto di lusso. Una doppia sfida per le Donne del Club Omicidi, un incarico appassionante che cementerà la nuova squadra.
Barcellona, XIV secolo. NeI cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Amau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei... Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". E all'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno...
È il 1984 a New Delhi, e la città è scossa dalle violenze anti-Sikh dopo l'assassinio di Indira Gandhi. Nella famiglia di Chhobi e Sonali, tuttavia, un piccolo clan di bengalesi rifugiatisi a Delhi a seguito della partizione dell'India, tutto sembra seguire il corso ordinario delle cose. La bella Sonali si è appena vestita e come sempre ha scelto d'istinto ciò che le dona di più. Chhobi, sua sorella, una ragazza sensibile e intelligente che non bada molto alle apparenze, non può fare a meno di guardarla ammirata. Dida, la nonna indomabile che tiene unita la famiglia a dispetto di tutte le avversità, intona la sua preghiera mattutina con i più disparati nomi di Krishna. Dadu, il nonno, siede già da qualche ora sulla vecchia seggiola di vimini e, mentre si accarezza la cisti sul mento, continua a sognare la sua terra. Ma, la madre, si aggira già per la casa col volto di chi è in lotta perenne con la solitudine dopo essere rimasta vedova a trent'anni. Tutto sembra uguale a ieri, ma tutto non lo è più. Come la città fuori, anche il piccolo continente della famiglia di Dida è scosso dalla tempesta. Sonali si è innamorata di un punjabi che, con le sue giacche troppo attillate e i profumi troppo forti, appare fatuo e vanesio agli occhi di Chhobi. Scoppiano i conflitti, nel seno della famiglia, tra Sonali sempre più proiettata verso l'Occidente e sua sorella Chhobi, in bilico tra modernità e tradizione, tra le due figlie e la madre.
Eretici, giullari, provocatori e trasgressori, ma anche sante e angeli: sono i personaggi che popolano i racconti di Dario Fo, voci fuori del coro che compongono le vicende di una storia "alternativa". Eretica sarà dichiarata Mainfreda, della famiglia dei Visconti di Milano, colei che nel tredicesimo secolo raccolse l'eredità di una donna e di un angelo gigantesco, capaci da soli di difendere l'abbazia di Chiaravalle dal saccheggio furioso dei mercenari lanzichenecchi. Non eretica, ma pur sempre trasgressiva nel nome dell'amore, è Eloisa, quando ormai invecchiata racconta il suo incontro con il famoso Abelardo, la loro folle e irresponsabile passione, la terribile punizione che a lui toccherà in sorte. Trasgressori e provocatori furono senz'altro gli autori comici dell'antica Grecia, da Aristofane a Luciano di Samotracia. Ed è dunque sui loro testi, non su quelli della storia ufficiale che Fo cerca la verità della civiltà classica a cui altrimenti non si potrebbe accedere: parole di un teatro lontano, ma che parla di tirannia e di falsa democrazia, della loro mistificazione.
La Christian Marinotti Edizioni si fa promotrice di una nuova iniziativa di grande interesse per gli studiosi e per gli appassionati lettori di Jean-Paul Sartre. Si tratta della pubblicazione dei testi letterari giovanili del noto filosofo francese, elaborati negli anni 1922-1927, e per la prima volta tradotti in italiano. Romanzi, novelle, un quaderno di pensieri e citazioni, scritti ironici ed autoderisori, offrono un ritratto di Sartre poco noto, ma di estremo interesse per comprendere il suo percorso intellettuale davvero singolare, ove il pensiero si intreccia con i ricordi biografici e la storia di una vita. Vi si annuncia un programma che Sartre inizia a delineare, ma che solo le opere della maturità consentono di svelare. La lettura di questi scritti offre l'occasione di ripercorrere nel suo divenire tutto l'itinerario della sua vasta produzione, itinerario complesso e, per molti versi, ancora inesplorato.
Tarda estate 1775. Il generale George Washington scopre che la quantità di polvere da sparo si è ridotta a non più di nove colpi per ogni uomo. Un piano disperato viene messo in atto in fretta e furia: mandare una nave, sotto il comando del capitano Isaac Biddlecomb fino a Bermuda per impossessarsi delle scorte inglesi, che, come risaputo, si trovano lì. Ma il piano è una trappola organizzata da un traditore infiltratosi fra i patrioti nella quale finirà lo stesso Biddlecomb. Washington spedisce il suo aiutante di campo, maggiore Edward Fitzgerald, a scovare il traditore, mentre Biddlecomb dovrà ricorrere a tutta l'astuzia ed esperienza per proteggere i suoi uomini e la sua nave, e per impadronirsi della polvere da sparo che è la linfa vitale della lotta per la libertà. Divisi da un oceano, ma uniti dalla causa, come dalle proprie paure personali, Biddlecomb e Fitzgerald dovranno guardarsi da un nemico comune: la più grande potenza militare al mondo...
"In nessun libro recente il dolore e l'angoscia, il dato umano che è all'origine della creazione, sono apparsi così evidenti... "Conversazioni in Sicilia" ha un valore assoluto di allegoria, unica allegoria possibile del sentimento, discorso in cui gli uomini e le cose portano segni a noi familiari e tuttavia sono sempre molto remoti, oltre i limiti della cronaca." (Giaime Pintor)
Quando solleva con le sue enormi mani da pugile la nipotina appena nata, il vecchio Primo esclama: "A me sembra più bella di tutte le altre". Ma la piccola ha la sindrome di Down e una grave malformazione cardiaca, sua madre Valentina non si riprenderà mai dallo shock (anzi finirà col morirne) e il padre Nevio è un povero ubriacone irresponsabile. Perciò saranno i nonni Primo e Nora a prendersi cura della bimba, dopo averla chiamata Letizia: come l'allegria contagiosa che dimostra fin da neonata. Questo toccante racconto di Gian Antonio Stella, in cui le storie rocambolesche dei pugili americani diventano ninne nanne e si mescolano alle leggende marinare venete, affronta con delicata partecipazione il tema dei "bambini imperfetti".
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.
Sul filo della memoria e della nostalgia, Torelli chiama a raccolta le “battute” che il tempo e le occasioni hanno prodigato. Ne nasce quello che l’autore definisce un “teatrino di carta”, perché il lettore possa trarne qualcosa di più del semplice diletto. Lo stile inconfondibile di Torelli, “artigiano della parola”, si fonde con una riflessione ricca di sapienza sulla vita umana.
"Sono giornalista e ho un lungo sodalizio con gli aeroplani. I ricordi delle cose viste e sentite mi sono sempre stati compagni di rotta. Una certa notte, nella quiete azzurrata di un jet di linea, la Memoria s'è messa lungamente a raccontarmi storie su storie che qui rimetto in scena perchè l'accorto lettore (non si sa mai) voglia trarne qualcosa in più del diletto".
Dalla quarta di copertina

