
Agli anni di piombo, la metafora usata per raccontare in modo negativo gli anni settanta, Erri De Luca contrappone la visione degli anni di rame. Perché il rame? Perché questo metallo permette come nessun altro la conduzione, la connessione e dunque la possibilità dello scambio, della comunicazione e della parola. Gli anni settanta, quindi, come anni di grande comunicazione e di vibratile connessione tra gli esseri umani. Una fase straordinaria della nostra storia. Un decennio di grande felicità e di libertà. È da quell'humus vitale, da quel respiro collettivo, da quel sentire concreta la possibilità di un altro mondo, che Erri De Luca trae ancora ispirazione. Perché sono desideri, quelli provati in quegli anni, che si sono inscritti nel profondo nell'animo degli uomini e delle donne che hanno attraversato in modo protagonista quella stagione. In questo libro sono raccolti diversi testi di Erri De Luca, inequivocabilmente politici, in cui accanto alle considerazioni sulla questione della No Tav appaiono anche le sue emozioni politiche oggi, in una fase in cui la sinistra sembra aver perduto ogni legittimità politica nel nostro Paese. I quattro testi raccolti in questo libro sono i due inediti "A processo in corso" e "Sentimenti politici di un cittadino" (nuova prefazione a "Senza sapere invece"), oltre ai già pubblicati "Senza sapere invece" e "La parola contraria".
"Il Piccolo Principe" è una delle opere letterarie più famose e lette del Ventesimo secolo, venduta in circa centoquaranta milioni di copie e tradotta in oltre duecento lingue. Pur concepito come un libro per l'infanzia, il racconto è diventato nel tempo un vero e proprio "cult", amato anche dagli adulti, ripreso in numerose trasposizioni cinematografiche. Al centro della narrazione una storia di amore e amicizia, incardinata su un pilota d'aerei precipitato nel Sahara che incontra uno strano bambino, il Piccolo Principe, che gli dice di essere lì piombato da un lontano asteroide, su cui vive da solo assieme a tre vulcani e una piccola rosa, da lui amata incondizionatamente. Dopo aver vagabondato per molti pianeti, il Piccolo Principe incontra alla fine, giunto sulla Terra, una volpe del deserto dalle lunghe orecchie, che lo supplica di addomesticarla. In questa scena c'è forse la chiave di volta dell'intero racconto, il suo cuore emotivo: la nostalgia struggente di un'amicizia pura. Il grande classico per l'infanzia ma anche per gli adulti, nella nuova, versione di una delle più brave traduttrici italiane. Prefazione di Claudia Gamberale. Età di lettura: da 8 anni.
"Il trattato sulla tolleranza" (1763), che prese spunto dalla vicenda di un commerciante ugonotto di Tolosa condannato a morte ingiustamente per l'omicidio del figlio, è un vero e proprio "manifesto" per la libertà e il valore universale della tolleranza religiosa. È un'opera che apre il cosiddetto periodo dei Lumi e costituisce una delle basi ideologiche della Rivoluzione francese. Prefazione di Salvatore Veca.
“Nessuno è autorizzato a parlare al Timoniere. E il Timoniere non è autorizzato a parlare con nessuno”
Lewis Carroll pubblicò La caccia allo Snark nel 1876. Un fantastico racconto epico nel quale i dieci protagonisti, i cui nomi iniziano tutti per B, spariscono, si dileguano, impazziscono, trovano se stessi percorrendo un’improbabile rotta attraverso un mondo fatto solo di nonsensi: un poemetto eroicomico concepito sul concetto della doppiezza, dell’ambiguità, dell’inafferrabilità. Lo stesso nome Snark coniuga in sé due animali tra loro molto distanti, eppure per qualche misteriosa ragione simbolicamente associabili: lo shark (lo squalo) e lo snake (il serpente). Lo Snark è il non-visibile, il non-rappresentabile, che tuttavia, con stupore e terrore, percorre tutta l’esistenza. In questo poemetto, destinato a diventare uno dei punti di riferimento del surrealismo, il lettore è messo di fronte allo sviluppo autonomo di dimensioni simultanee. Più volte sollecitato a dare spiegazioni sul senso di questo suo lavoro, solo una volta Carroll si limitò a dire che è un’allegoria sulla ricerca della felicità.
Il poemetto è stato adattato in musical e a teatro ma ha ispirato anche episodi televisivi, videogame e filmati di animazione giapponese, oltre ad altri scrittori, quali Jack London (The Cruise of the Snark) e C.S. Lewis.
Nel volontario esilio in campagna, nel possedimento di Boldino, Puskin scrisse le "piccole tragedie" di cui fa parte anche questo poemetto drammatico qui riletto da Erri De Luca, che afferma: «Puskin scrive la piccola tragedia in versi "L'ospite di pietra" contro se stesso... Scrive di don Juan contro se stesso. Non ne fa un fuggiasco, un clandestino, sì, a ribelle all'esilio del re».
L'esperienza di essere nato in una famiglia gallese appartenente a una denominazione protestante particolarmente rigorosa ha segnato in maniera indelebile il rapporto di Ken Follett con la religione. Egli iniziò a trasgredire le ferree regole del puritanesimo non appena possibile. Sarà all'università, dopo il confronto con Platone, Cartesio, Marx e Wittgenstein, che si ritroverà infine ateo, anzi, ateo arrabbiato. Ma qualcosa ultimamente è cambiato...
Con una nota di lettura di Gennaro Matino.
Una lunga tradizione letteraria, intessuta di trame romantiche e orditi fiabeschi, narra di ombre che si possono smarrire e ritrovare, vendere e comprare, strappare e ricucire. Quella del cavaliere Bernardo di Montpellier rimane impigliata in un cespuglio di biancospino durante un'impetuosa corsa a cavallo per raggiungere una damigella provenzale. Ma che cosa può accadere a un uomo privato della propria ombra?
Con questo libro Handke ha raggiunto un equilibrio di scrittura che la critica non ha esitato a definire "classico": di fronte al suicidio della madre, appreso dal giornale, l'ancor giovane scrittore austriaco sente l'ardua necessità di ricomporre con le parole quest'esistenza mancata, quella vitalità offesa e ridotta a meccanismo biologico e coatto. Apparso in lingua tedesca nel 1972, divenne subito un imprevisto best-seller, e resta forse, ancora oggi, il libro più amato di Handke.
"Anonimo Veneziano" racconta una singolare e struggente storia d'amore e di morte, l'ultimo incontro di un uomo - un musicista - cui restano soltanto pochi giorni di vita, con la donna che un tempo lo ha molto amato, che lo ha lasciato, ma forse lo ama ancora... L'uomo e la donna si cercano, si ritrovano, riscoprono la loro giovinezza e il loro amore, le loro radici profonde, anche dietro parole che feriscono. Questo ultimo incontro darà all'uomo il coraggio di morire, nel lugubre splendore di una Venezia che lentamente sprofonda. Una storia d'amore che ispirò un film con Florinda Bolkan e Toni Musante.
"Tende ognuno ad ammogliarsi per tutta la vita con un'anima sola, la più comoda; ma poi, fuori dell'onesto tetto coniugale della nostra coscienza, abbiamo tresche e trascorsi senza fine con tutte le nostre anime reiette che stanno giù nei sotterranei del nostro essere." (Luigi Pirandello).

