
Il giovane Holden: il libro che ha sconvolto il corso della letteratura contemporanea influenzando l'immaginario collettivo e stilistico del Novecento.
Franny e Zooey: una ragazza in crisi, un fratello che la vorrebbe aiutare, un programma radiofonico a cui partecipano, nel corso degli anni, i sette bambini della famiglia Glass, l'insoddisfazione per un mondo che cammina in modo sbagliato, la tentazione mistica...
Nove racconti: con Il giovane Holden, l'opera più importante di Salinger.
Alzate l'architrave, carpentieri e Seymour. Introduzione: Seymour Glass è il protagonista di questi due racconti coi quali Salinger ha proseguito la saga di una famiglia divenuta, dagli anni Cinquanta ad oggi, un mito della letteratura e dell'immaginario giovanile in tutto il mondo
I tre volumi di "Vita di un uomo" riuniti in un unico cofanetto offrono al lettore un ampio quadro dell'attività letteraria di Ungaretti: "Tutte le poesie" è l'unica edizione dell'intero corpus poetico ungarettiano e include le note ai testi redatte dallo stesso poeta, oltre a un saggio di poetica; "Saggi e interventi" costituisce una raccolta dei suoi testi in prosa risalenti agli anni tra il 1918 e il 1970; "Viaggi e lezioni", che conclude l'edizione delle opere ungarettiane dei Meridiani, restituisce due esperenze importanti, quella del viaggiatore e quella del docente universitario e del conferenziere, che ripercorre dalle origini il cammino della letteratura italiana.
Il volume raccoglie l'intero corpus epistolare di un uomo che fu al centro delle questioni culturali, artistiche e politiche nei primi, decisivi decenni del Cinquecento.
I poeti della Scuola siciliana sono considerati già da Dante i veri fondatori della letteratura italiana: alle loro spalle non esiste infatti che una sparuta produzione riconducibile alla tradizione giullaresca e clericale, generalmente anonima. Con la loro poesia d'arte e d'autore, che rivela una profonda maturità letteraria, essi entrano quasi all'improvviso a far parte dell'ecumene della lirica cortese europea inaugurata all'alba del secolo XII dai trovatori e poi continuata dai trovieri francesi e dai Minnesanger della Germania renano-danubiana. Il corpus (che conta circa 330 componimenti) è tramandato principalmente da tre grandi manoscritti dei secoli XIII e XIV.
Un cofanetto che presenta un monumentale lavoro critico condotto sull'intera produzione di Svevo. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi da quelli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore definisce un percorso "genetico" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale.
L'edizione dei Meridiani offre in tre volumi la traduzione di oltre tremila pagine di testi narrativi di Stendhal affidata a un solo traduttore, il poeta Maurizio Cucchi. Ai capolavori, "La Certosa di Parma" e "II rosso e il nero", si aggiungono infatti, oltre a prove narrative minori, "Armance", "Luden Leuwen", "Lamiel", "Cronache italiane": romanzi che ampliano, sempre ad altissimi livelli, la complessa figura di questo scrittore originalissimo e molto amato dal pubblico.
Lo "Zibaldone di pensieri" è una sorta di diario, un'amplissima raccolta di ragionamenti e note filosofiche, psicologiche, letterarie, che Leopardi annotò durante il corso della vita e soprattutto negli anni 1820-26. Questa nuova edizione, curata da Rolando Damiani, presenta il testo critico integralmente revisionato con varie e significative correzioni. Oltre agli indici d'autore e allo schedario leopardiano sinora inedito, compaioni indici filologici e un indice analitico.
L'edizione dei romanzi manzoniani ("Fermo e Lucia". "I promessi sposi" 1827 e 1840) qui presentata offre al lettore, in un corpus unitario, quelli che il curatore Salvatore Silvano Nigro considera "romanzi" di Manzoni e non tappe dell'accidentata stesura del romanzo perfetto. Il commento fa dialogare tra loro i tre momenti del progetto narrativo di Manzoni ed esplicita le fonti letterarie e figurative. In particolare, il commento ai Promessi sposi è molto attento al dato visivo e tende a mettere in luce i giochi allusivi, i rimandi impliciti, la completezza dei significati offerta dall'analisi contemporanea.
Dal 1997, anno in cui uscirono le "Opere" in due tomi nella NUE, gli studi su Primo Levi hanno permesso di reperire molti materiali prima sconosciuti o dispersi fra le pagine di giornali, riviste e archivi. E dunque la presente edizione, sempre curata da Belpoliti, propone un corpus di opere significativamente superiore. Inoltre il dibattito su Levi, le mostre, gli accertamenti del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, le "Lezioni Primo Levi" pubblicate annualmente dal 2010, e anche la recente edizione americana dei "Complete Works", hanno fatto sì che anche a livello di commento Belpoliti abbia potuto tener conto di molte nuove acquisizioni, che gli hanno permesso di ampliare, modificare e in alcuni casi riformulare completamente le note ai testi. A livello di testi, la nuova edizione si apre con la versione di "Se questo è un uomo" pubblicata da De Silva nel 1947, seguita ovviamente da quella "classica" Einaudi 1958. Nella sezione "Pagine sparse" vengono aggiunti venticinque testi fra racconti, recensioni e testimonianze. E in appendice viene presentata la tesi di laurea di Levi, le versioni radiofoniche di "Se questo è un uomo" e "La tregua", le note di Levi alle edizioni scolastiche dei suoi libri.
"Memorie d'oltretomba" racconta una vita, quella dell'autore, che coincide con una parte decisiva della storia della Francia, la fine dell'ancien regime, passando attraverso la rivoluzione e la parabola di Napoleone. Nelle pagine di Chateaubriand la storia diventa memoria, i ritratti dei grandi nomi sono filtrati dallo sguardo dell'autore: i protagonisti dell'odiata rivoluzione, che aveva mandato sulla ghigliottina il suo mondo, sono tutti, da Danton a Robespierre passando per Mirabeau e Marat, belve mostruose, a volte dotate di zampe unghiute e spesso assetate di sangue; Napoleone, detestato e ammirato allo stesso tempo, dà vita a pagine di straordinaria eloquenza e leggibilità. La pietà di Chateaubriand per il corpo morente di Bonaparte è un esempio di quella che l'autore dimostra per i vinti, dopo averli spesso odiati come vincitori. L'opera di Chateaubriand ha influenzato non solo il romanticismo francese, di cui è unanimemente considerato il caposcuola, ma l'intera letteratura francese, da Marcel Proust a Jean-Paul Sartre fino a Louis-Ferdinand Celine, che in fuga a Baden-Baden prima dell'esilio in Danimarca chiese a Karl Epting se fosse possibile fargli recapitare proprio le Memorie d'oltretomba. Introduzione di Cesare Garboli.