
Dopo il terribile massacro di Fort Vance - in cui il sergente ha involontariamente giocato un ruolo che l'ha reso, agli occhi dei suoi vecchi compagni d'armi, un "rinnegato" - Kirk vive in preda al tormento e al rimorso: non può tornare tra i militari, che lo considerano un traditore, ma neanche restare con gli indiani, sempre in guerra tra loro. Così, nonostante il sostegno dei suoi, fino ad allora, inseparabili amici (il giovane "fratello di sangue" Maha, Il Corto e il dottor Forbes) decide di partire da solo per vivere come un lupo lontano dal suo branco. Ma il legame che lo unisce ai suoi più cari affetti è troppo forte per poter essere reciso e ben presto, complice il destino, i quattro si ritroveranno di nuovo assieme ad affrontare indiani feroci, vendicativi ladri di bestiame, tomahawk maledetti, pericolosi cacciatori di taglie non ultimo, il terribile Corazon Sutton: il killer dalla fama più sinistra di tutto il West.
Alika Touré, la più bella, lascia il Mali insieme alla piccola Kambirì per raggiungere il marito che vive in Italia. Affronta prima il deserto e poi la traversata del mare. Ad attenderla un sogno, la promessa di una nuova vita. Ma il viaggio è crudele, e non come Alika lo immaginava. Con le ultime forze che le restano, affida la figlia alla compagna di viaggio Awa, pregandola di fare in modo che la piccola raggiunga il padre a Mirano. Ne nasce però un fraintendimento: Awa capisce Milano, ed è questo che riferisce al medico che a Lampedusa si prende subito cura della bambina. Mentre si fa di tutto per rintracciare suo padre, Kambirì cresce nell'isola tra l'affetto del dottor Niccolò, della sua amica Chiara e della singolare famiglia del Caffè dell'Amicizia. Dall'autore di Hachiko, un racconto commovente ispirato alla storia del medico Pietro Bartolo e dei tanti abitanti di Lampedusa che ogni giorno offrono soccorso e accoglienza ai migranti che arrivano sull'isola. Prefazione di Pietro Bartolo. Età di lettura: da 10 anni.
È il 1945. Tre nuclei familiari coabitano in un appartamento: i giovani sposi comunisti Faliero e Bruna, Virginia, vedova di un ex repubblichino, e Lucia, madre vedova del sedicenne Sandrino. Il ragazzo, avviato sulle orme squadriste del padre defunto, seduce Virginia e inizia con lei una relazione fatta di soprusi e angherie. Le tensioni travolgono la casa e i suoi abitanti, inclusi Bruna e Faliero, che tentano di "salvare" Sandrino, prima che tutto precipiti in un acme di violenza. Scritto nel 1947, il romanzo riflette il clima da guerra civile che agitava l'Italia e segna un'evoluzione nello stile dell'autore, pronto per il "salto" alla narrativa di stampo civile. Prefazione di Goffredo Fofi.
Firenze, 1945. Bruno ha perso il padre in guerra. Sua madre lavora duramente per mantenerlo, aiutata da Milloschi, migliore amico del marito, ora tutore del ragazzo. Crescendo, Bruno abbraccia con fervore il comunismo e l'ideologia segnerà la sua adolescenza, consumata tra epiche scorribande con gli amici, le prime storie di donne, il sogno di un'assunzione alle Officine Galileo e il vero amore per Lori. Eternamente in conflitto con l'ottusa rassegnazione dei suoi "vecchi", Bruno cerca risposta nel pragmatismo di una ragione rigorosa, contrapposta alle incostanze della passione. Ma l'amore scuoterà il suo mondo.
Nella Firenze del primo dopoguerra, mentre il fascismo acquista sempre più potere, si intrecciano le vicende di due famiglie piccolo borghesi nevrotiche e problematiche. Dal ras fascista pieno di dubbi al dramma di Ninì, donna condannata a rifiutare la propria omosessualità, dalla buona Nella che si trasforma in una Bovary fiorentina al contadino socialista che diventa un eroe suo malgrado: "Lo scialo" è un grande affresco sull'Italia di allora, sull'evoluzione, e involuzione, della piccola e media borghesia, che perde lentamente la sua centralità nella Storia e nelle proprie certezze morali, in un disfacimento di sottomissione all'ideologia fascista. Tra cronaca e memorie autobiografiche, le peripezie impreviste e i colpi di scena indimenticabili di questa seconda opera della trilogia "Una storia italiana", iniziata con "Metello", ci accompagnano attraverso un romanzo-mondo ricco di personaggi tratteggiati con un realismo e una profondità psicologica mirabile. Prefazione di Antonio Faeti.
La nuova stagione di scavi in Egitto si annuncia eccezionale per Amelia Peabody, suo marito Radcliffe Emerson e il loro figlioletto Ramses. Dopo lunghe trattative, infatti, sono riusciti ad avere l'autorizzazione a studiare la camera mortuaria della mitica Piramide Nera, a Dahsur. Ma già al suo arrivo al Cairo, Amelia ha la sensazione che qualcuno voglia approfittare del loro lavoro per appropriarsi illegalmente di reperti preziosissimi... Non a caso gli scavi vengono rallentati da una serie di incidenti e morti misteriose; ma, quando un gruppo di individui tenta di rapire Ramses, Amelia capisce che, per fermare quella catena di violenze, l'unico modo è smascherare il solo uomo capace di tali misfatti: la Mente Criminale, l'inafferrabile ladro che ha già tentato di uccidere lei e suo marito Emerson e che, evidentemente, non ha alcuna intenzione di lasciarli in pace. Tuttavia, per trasformarsi da preda in cacciatore, Amelia dovrà attingere a tutto il suo coraggio e acume, perché quel nemico privo di scrupoli sembra un fantasma senza volto e senza storia, che gira tra piramidi e sfingi seminando paura e morte.
Jusef sente che deve partire; lasciare tutto e tutti, anche il padre, cui lo lega un profondo affetto. Glielo dice ormai sempre più forte il cuore; glielo dice un misterioso sogno che fa ogni notte; glielo dice infine, nel giorno del suo ventesimo compleanno, un vecchio saggio da cui l'ha mandato proprio suo padre: "la vita ti chiama, sei destinato a una ricerca importante." Jusef non può più aspettare, comincia il suo viaggio... Sulle coste di un Mediterraneo senza tempo, attraverso deserti e città, Jusef incontrerà schiavi, prostitute, mercanti, monaci, ladri, principi, l'umanità intera, e vivrà storie memorabili che gli faranno conoscere il senso autentico dell'amicizia, dell'amore, ma anche del dolore, del disinganno, della solitudine. Amagi è un romanzo di avventure reali e spirituali, che parla dritto al cuore di ciascuno di noi, mescolando leggende, racconti e miti delle grandi tradizioni religiose occidentali e orientali.
Rampollo di nobile famiglia, ricco, colto, affascinante e amante delle cose belle e raffinate, Philippe è paralizzato dal collo in giù a seguito di un incidente di parapendio. Non è la prima tremenda prova a cui la vita lo ha sottoposto: ha perso da poco la sua splendida e amatissima moglie, affetta da una rara forma tumorale. Philippe combatte coraggiosamente e ostinatamente con il proprio corpo, con il ricordo straziante di lei e con l'idea di essere un uomo inutile, finito, e per farlo usa tutti gli strumenti possibili, dall'impegno sociale all'attaccamento ai piaceri della vita. In questa sua battaglia ha un'arma speciale: il suo badante, un immigrato algerino appena uscito di galera, che entra un giorno nella sua vita "ingessata" con l'energia di un tornado e diventa immediatamente il suo "diavolo custode". Il loro rapporto di dipendenza reciproca e lo scontro ravvicinatissimo e spesso spericolato tra le loro culture si trasforma presto in un legame solido e nello stesso tempo turbolento, punteggiato da episodi irresistibilmente comici e autenticamente commoventi. Regalando a entrambi, e a chi legge questo libro, una dimensione nuova della gioia, della speranza e dell'amicizia. Questa storia vera è diventata un film, "Quasi amici".
"Alternatim" è un termine impiegato nella musica medioevale per designare l'alternarsi di voce e organo nel canto dei Salmi: come titolo di questo libro, allude all'avvicendarsi di analisi verbali e tematiche che incontreremo nelle sue pagine. Da un lato, infatti, Pozzi scandaglia i moduli testuali più significativi nell'opera di singoli autori, dall'altro affronta la complicata elaborazione di motivi letterari e collettivi (il passero solitario, l'occhio basso, la rosa) e di forme metriche e retoriche (l'ottava, l'ossimoro mistico).

