
Il romanzo "L'isola del tesoro" (1883) venne inizialmente pubblicato a puntate su un giornale per ragazzi e solo successivamente fu stampato in volume. Al suo debutto l'opera fu stroncata. Stevenson scrisse queste righe in risposta alla stroncatura: "Non è mai esistito un bambino (fatta eccezione per il signor James) che non abbia cercato oro, non sia stato pirata o capitano di soldati o bandito di montagna; che non abbia mai fatto battaglie, non sia naufragato e non sia stato fatto prigioniero, e non abbia bagnato di sangue le sue piccole mani, o che bravamente non si sia ritirato da una battaglia perduta e che infine, con manifesto orgoglio, non abbia protetto l'innocenza e la bellezza".
Apparso nel 1886, "La freccia nera" è un romanzo ambientato nella Guerra delle Due rose, il conflitto tra le fazioni degli York e dei Lancaster che dilaniò l'Inghilterra nella seconda metà del Quattrocento. Protagonisti della vicenda sono il giovane Dick Shelton, allevato dal bieco Daniel Brackley - il classico signorotto di campagna che per amore dei soldi schiaccia tutti gli altri in miseria -, e Joanna Sedley. I due si incontrano casualmente nella foresta: Dick soccorre un altro ragazzo, che in realtà è Joanna travestita, e insieme assistono, non visti, a un incontro segreto dei banditi della Freccia nera, nemici giurati di Brackley, i quali, per vendicare i torti subiti, colpiscono i cattivi di turno con le loro precisissime frecce nere: la loro firma. Quando Dick scopre che il mandante dell'assassinio di suo padre è proprio il padrino Brackley, decide di schierarsi a fianco dei banditi, sino allieto fine conclusivo. Tradotto sul piccolo schermo alla fine degli anni sessanta, con una imberbe e tentatrice Loretta Goggi, Aldo Reggiani e un cattivissimo Arnoldo Foà nei panni di sir Brackley, lo sceneggiato in sette puntate fece guadagnare al romanzo un posto importante nell'immaginario della cultura pop del nostro paese.
"Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde", pubblicato nel 1886, segna il culmine della fascinosa indagine stevensoniana sulla scissione della personalità. Jekyll, che reprime Hyde pur fruendo, suo tramite, di ignobili gratificazioni, incarna il prototipo dello scienziato che si eleva faustianamente al di sopra degli altri. Hyde è la corporeità, il desiderio, la trasgressione che Jekyll occulta e proietta in un altro da sé per istituirsi come pura ragione e incontaminata virtù. L'illusione di Jekyll di poter provocare a proprio piacimento la dissolvenza del suo doppio, tuttavia, si scontra con la volontà di Hyde di affermare il proprio diritto all'esistenza, in una lotta tra le due componenti di una stessa persona che avrà esiti tragici. Con uno scritto di Joyce Carol Oates.
Pubblicati in un arco temporale di circa 30 anni, dal 1864 al 1894 e qui riordinati cronologicamente, i racconti di Robert Louis Stevenson, sono modulati con una straordinaria varietà di generi e scenari. C'è l'amata Scozia, con le sue brume e i lunghi crepuscoli, il mare che mugghia tra le scogliere, i gabbiani, l'odore del rum, i suoni aspri e antichi della lingua scozzese. C'è il mondo luminoso dei Mari del Sud, col loro ritmo lento e incantatorio, i riti sconosciuti, una civiltà esotica e spaesante abitata da missionari e avventurieri. E ci sono le città, Londra e Parigi, con la mollezza dei dandy, le carrozze che sferragliano in strada, i primi treni a vapore.
Una mappa nascosta in un baule, un misterioso uomo sfregiato, un ragazzino senza paura, un marinaio con una gamba di legno e soprattutto un tesoro nascosto. Jim Hawkins sta per affrontare la più grande avventura della sua vita, accompagnato solo dall'enigmatico Long John Silver. Ma fidarsi di un vecchio corsaro può rivelarsi un errore molto, molto grosso... La più straordinaria storia di pirati di tutti i tempi. Età di lettura: da 8 anni.
Al famoso "Il diavolo nella bottiglia", una storia di malefici, di oscure credenze e di trabocchetti tesi dal diavolo per assicurarsi quante più anime può, si trova qui unito un altro racconto, forse meno noto ma non meno esemplare, "L'isola delle voci", nonché il breve ed emblematico "C'è qualcosa di vero", preziosa 'summa' dell'atteggiamento di Stevenson nei confronti delle culture non europee.
Appartenente al gruppo di racconti di ambientazione esotica composti da Stevenson nell'ultimo decennio della sua vita "La spiaggia di Falesà" - così come "Il diavolo nella bottiglia" recentemente riproposto in questa stessa collana - si rifà all'esperienza diretta dell'autore sulle credenze e sulla psicologia degli indigeni delle isole del Pacifico.
"Il padiglione sulle dune", iniziato a Londra nel 1878 e concluso a Monterey, in California, due anni dopo, fu definito dal suo autore 'un vasto lavoro di carpenteria in nove capitoli e non so quante scene'. Cassilis e Northmour si trovano a difendere loro malgrado il padre della ragazza che entrambi amano, il disonesto banchiere Bernard Huddlestone, in fuga con i soldi sottratti ai carbonari italiani. E così, mentre quel remoto angolo della Scozia in cui si compie la vicenda va man mano infittendosi delle apparizioni sinistre e minacciose degli italiani in cerca di vendetta, il racconto di Stevenson diviene sempre più un bellissimo apologo sul coraggio e sulla viltà, sulla sete di ricchezza e sul bisogno di amore.
"Ero sulla nave di Flint quando ha sepolto il tesoro, lui e altri sei... sei marinai belli robusti. Rimasero a terra quasi una settimana, e noi a bordo del vecchio Walrus. Un bel giorno giunse il segnale, e il vecchio Flint arriva da solo in una barchetta, con la testa avvolta in uno scialle blu. Il sole stava spuntando, e lui, a prua, pareva di un pallore mortale. Ma era lì, bada, e gli altri sei, tutti morti... morti e sepolti." Entrato in possesso di una vecchia mappa, il giovane Jim parte alla ricerca del misterioso tesoro del capitano Flint. Tra velieri, pirati, marinai e barili di rum, il ragazzo vivrà una straordinaria avventura prima per mare e poi su un'isola disabitata, supererà ostacoli che credeva insormontabili e conquisterà la fiducia in se stesso. Età di lettura: da 7 anni.
Dentro un negozio di antiquariato di Londra, nel tempo di Natale, Stevenson ambienta un tragico incontro in cui il protagonista, di fronte al delitto che ha compiuto, scopre che comunque "tutti sono migliori della maschera che si vedono crescere addosso e che li soffoca".