
Il "giornale" comincia nel 1936, con l'ingresso del piccolo Mario Morrone al ginnasio, e, con una scansione in capitoli che raccontano un anno dopo l'altro, arriva fino al 1940. Sono anni cruciali per l'Italia e per Mario, che vive la sua adolescenza sullo sfondo di un fascismo che passa dalla grottesca simulazione della guerra all'improvvisa realtà dello scontro. In un condominio della piccola borghesia napoletana degli anni Trenta, tra vicine di casa pettegole, serve procaci, vecchi professori, signore inquiete e bellimbusti, Striano ritrae un'umanità vivacissima in tutti i suo riti e in ogni dettaglio.
La marchesa Eleonora Pimentel de Fonseca, poetessa, scrittrice e una delle prime giornaliste europee è la protagonista di questo romanzo. L'autore la segue dall'infanzia a Roma all'adolescenza a Napoli e quindi per tutta la sua breve vita sino alla morte per impiccagione. Morte avvenuta in quella piazza del Mercato dove la borghesia napoletana più illuminata concluse sotto le mani del boia il suo generoso tentativo di rivoluzione. Questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1986.
Londra, 1880. La nebbia è appena calata sulla città quando un uomo misterioso fa visita a Lord Hugo Farquhar. Indossa un elegante soprabito rosso, ha occhi magnetici e una bellezza che non sembra umana. Hugo lo stava aspettando. Dal momento in cui i medici hanno dichiarato incurabile la tisi di suo fratello John, ha trascorso le notti a consultare, alla fioca luce della lampada a olio, antichi testi esoterici in cerca di un modo per salvarlo. Perché Farquhar sarà pure un raggiratore, un superbo, uno che non ha a cuore nessuno, ma non può sopportare di perdere il fratello. Così, quando scopre che il Diavolo passa il tempo a ricamare una tela con rocchetti di filo che corrispondono ciascuno a una singola vita umana, decide di sfidarlo a una partita di bridge. In palio, il rocchetto di John. Adesso che l'uomo in rosso è davanti a lui, Hugo non immagina che, qualunque sia l'esito, le conseguenze di una simile sfida lo perseguiteranno per sempre.
Dopo la morte prematura della madre, il traumatico naufragio del suo matrimonio, una giovinezza disordinata e difficile, Cheryl a soli ventisei anni si ritrova con la vita sconvolta. Alla ricerca di sé oltre che di un senso, decide di attraversare a piedi l'America selvaggia per oltre quattromila chilometri, tra montagne, foreste, animali, rocce impervie, torrenti impetuosi, caldo torrido e freddo estremo. Una scrittura intensa come la vicenda che racconta, da cui emergono con forza tutto il fascino degli spazi incontaminati e la fragilità della condizione umana di fronte a una natura grandiosa e potente. Una storia di avventura e formazione, di paura e coraggio, di fuga e rinascita.
Oggi la vita di Cheryl è fatta di cose belle: un lavoro che le piace, un marito che ama, e che la ama, due figli. Ma la strada per arrivare lì è stata lunga, gli anni della gioventù burrascosi e costellati di episodi drammatici: un'esistenza disordinata e difficile, il traumatico naufragio del suo matrimonio, la morte prematura della madre. Cheryl ha attraversato quel dolore fino all'ultimo confine, senza rinnegarlo, e distillandone piccole cose meravigliose, come gioielli forgiati dal fuoco. Piccoli rimedi al caos che condivide con tutti coloro che si rivolgono a lei per chiederle consiglio. Sono pagine traboccanti di comprensione e umanità, di umorismo e calore, che illuminano anche i momenti più cupi e danno la tangibile sensazione che nessun antro in cui il dolore ci confina è così oscuro da non lasciar passare un raggio di sole.
Sole, spiaggia, tapas e campi da tennis: quali ingredienti migliori per una vacanza da sogno? Eppure i Post, quando atterrano a Maiorca e si ritrovano tutti insieme sotto lo stesso tetto, dubitano di aver fatto la scelta giusta. Dopo trentacinque anni di matrimonio Jim e Franny sono ai ferri corti: lui l'ha tradita con una ragazza poco più grande di Sylvia, la loro figlia minore, e ora la moglie fatica persino a dividere il letto nella bella camera della casa che hanno preso in affitto. Sylvia, invece, vorrebbe già essere al college per lasciarsi alle spalle un ragazzo troppo stupido e amici di poca sostanza. Forse andare a Maiorca con la famiglia è stato solo un errore. Suo fratello maggiore, Bobby, e la sua fidanzata Carmen hanno un rapporto che vacilla, troppe cose non dette. Solo Charles, il migliore amico di Franny, e il marito sembrano felici, ma è davvero così? Le ferie d'agosto, come spesso accade, non sono solo riposo e benessere, ma possono generare e acuire conflitti, così come succede ai Post, il cui fine ultimo è sopravvivere alla loro vacanza in famiglia. Emma Straub ci conduce in un microcosmo affettivo in cui potremo riconoscere molte delle idiosincrasie che abitano le stanze delle nostre case, crescono attorno alle nostre tavole e si piantano anche nei nostri letti.
Incaricato di redigere gli elenchi anagrafici degli ebrei residenti a Milano, Alfredo Sarano si prodiga affinché i volumi contenenti i loro nomi e indirizzi non finiscano nelle mani dei nazisti. Costretto dai bombardamenti ad abbandonare la città, si rifugia, con la moglie Diana e le due figlie, a Mombaroccio, un piccolo paese sulle colline marchigiane. Ma la guerra ben presto li raggiunge con il suo carico di violenza. Il passaggio del fronte, unito al pericolo costante di essere identificati come ebrei, fa vivere alla famiglia momenti di grande paura. Tuttavia, anche nelle circostanze più drammatiche, scopriranno che «il bene si può fare. Sempre». Un romanzo che racconta la storia vera di una famiglia avventurosamente scampata alla Shoah. Età di lettura: da 9 anni.
Luna, Brando, Fausto. Tre amici che vivono in periferia e che passano le sere insieme, annoiandosi sotto i portici della città. Per vincere la monotonia, decidono di spingersi fino al ponte che fa da confine tra la zona illuminata del lungofiume e la terra di nessuno che sta oltre, frequentata solo da ombre. Brando ha dei vecchi petardi in tasca e farli scoppiare pare un gioco divertente e innocuo. Ma all’improvviso, sotto l’arco del ponte, fra cespugli e cartacce, divampa un incendio. I tre fuggono spaventati. Il giorno dopo si diffonde la notizia che un senzatetto ha preso fuoco ed è in gravi condizioni all’ospedale. La loro piccola bravata si è trasformata in una tragedia. Che fare? Assumersi le proprie responsabilità o tacere? E qual è il prezzo del silenzio? Un racconto incalzante dove l’amicizia, l’amore e ogni altra certezza vengono messi alla prova. Età di lettura: da 9 anni.
Gwenni Morgan ha dodici anni. La notte non dorme granché bene perché divide il letto con Bethan, sua sorella. È vero che prima di andare a letto dispone un nastro rosa nel senso della lunghezza per delimitare il suo territorio, ma la sorella sconfina invariabilmente, costringendola a trovare una via di fuga immaginaria.
Ogni notte Gwenni sogna di volare nel cielo sopra il villaggio del Galles in cui abita, e a volte vede cose che non dovrebbe vedere. Come un uomo che galleggia a braccia spalancate e occhi sbarrati nella vasca battesimale.
Gwenni è curiosa e ha una grande fiducia nelle parole. Ecco perché legge tanto e fa tante domande. Domande che forse non dovrebbe porre e che la portano a scoprire cose che nel villaggio in cui vive, come in molti altri posti del genere, sono rimaste nascoste per anni, coperte da un'omertà diffusa. E che la riguardano anche da vicino. Oscuri segreti celati dietro la facciata di rispettabilità che gli adulti erigono tutte le volte che non vogliono o non sanno affrontare la realtà che loro stessi hanno contribuito a creare.
Un romanzo forte e delicato al tempo stesso, che cattura sin dalle prime pagine, con una voce fresca e assolutamente credibile. Una storia che lascia il segno.
A Cambridge, in una fredda mattina di pioggia, un corpo viene ritrovato nel fiume limaccioso che scorre intorno all’università. Galleggia tra i giunchi avvolto in un cappotto rosso; stretto in mano, un antico prisma di vetro.
Si tratta di Elizabeth Vogelsang, storica inglese ossessionata dal xvii secolo e dall’alchimia, che stava scrivendo una biografia su Newton e sui suoi possibili legami con le reti alchimistiche dell’epoca. Negli anni in cui il giovane Isaac iniziava a frequentare il Trinity College, a Cambridge si erano verificate una serie di morti misteriose, sulle quali Elizabeth stava indagando. Ora però il suo libro, "L’alchimista", resta incompiuto, le sue scoperte sepolte sotto la polvere e i mille oggetti stravaganti – antichi manoscritti, teschi di animali e conchiglie – che affollano gli scaffali del suo Studio.
Quando Lydia Brooke, giovane amica di Elizabeth, acconsente a terminare l’opera in qualità di ghost-writer, strani episodi iniziano a tormentarla. Improvvisi lampi di luce che danzano sui muri, documenti che spariscono e ricompaiono altrove e la sagoma di una figura umana che la segue di continuo e poi fugge via, avvolta in una pesante cappa. Rossa come le toghe che indossavano i professori emeriti nel Seicento.
Intanto Cambridge è colpita da una serie di episodi di violenza sempre più efferati. E quando la catena degli eventi precipita trasformandosi in una scia di sangue, Lydia si renderà conto che tra le morti di oggi e quelle di quattro secoli prima esiste uno stretto legame, e che alcuni fantasmi non possono essere messi a tacere.
Luglio 1815. Quando Daniel Connor, giovane e brillante studente di medicina, lascia Edimburgo alla volta di Parigi, immagina il suo destino come una strada che punta dritta verso un futuro radioso. Nella capitale francese, ritornata accessibile dopo la caduta di Napoleone a Waterloo, potrà seguire la sua vocazione di uomo di scienza, diventando assistente del famoso Georges Cuvier, professore di anatomia comparata. Daniel è ancora ignaro delle insidie che minano ogni cammino, dei meandri e delle deviazioni possibili, capaci di scardinare certezze e offrire prospettive inaspettate.
Nel suo caso, l’imprevisto ha le sembianze seducenti di una donna: Lucienne, dalla voce profonda e i tratti esotici, sua compagna di viaggio per lo spazio di una notte. Nella carrozza che percorre le ultime miglia prima dell’arrivo, la donna gli parla di filosofia e di scienza, dell’origine della terra e del mutare delle specie. E sembra conoscere dettagli della vita di Daniel senza che lui glieli abbia mai rivelati. Cullato da quella voce suadente, Daniel si addormenta. Ma al suo risveglio scopre che la donna è sparita e, con lei, il bagaglio in cui il giovane custodiva preziosi appunti raccolti in anni di studi, lettere di presentazione e doni per Cuvier, tra cui tre rari fossili di corallo.
Da quel momento, il destino di Daniel seguirà una nuova traiettoria. Il suo ingresso a Parigi coinciderà con una discesa in una spirale di passione e ossessione, sulle tracce della ladra misteriosa. E in quella città labirintica e sotterranea, popolata da pensatori audaci tacciati di eresia, il giovane dovrà mettere in gioco la sua carriera, le sue convinzioni e la sua libertà.
Il Monte Everest è la vetta più alta dell'Asia e del mondo. La sua altezza venne misurata per la prima volta nel 1850, ma, fino al 1921, nessuno riuscì anche solo ad avvicinarsi alla montagna. La storia della sua ricognizione e, successivamente, della sua ascesa, è leggendaria. Questo appassionante volume narra tutto ciò che accadde nei settantun anni tra la scoperta dell'Everest e il primo tentativo di conquistarne la cima. Un racconto avvincente, con personaggi incredibili come George Everest, Francis Younghusband, George Mallory, Lord Curzon, Edward Whymper, oltre ad alcuni eroi poco conosciuti come Alexander Kellas, l'ottavo Dalai Lama e Charles Bell. Tra spie, guerre, intrighi politici e centinaia di muli, cammelli, buoi, yak e persino due "zebrasini" (incroci tra zebre e asini), Craig Storti ripercorre l'affascinante e ancora trascurata saga che ha portato gli inglesi George Mallory e Guy Bullock, alla fine del mese di giugno del 1921, a essere i primi occidentali (e quasi certamente i primi esseri umani) a mettere piede sull'Everest e a rivendicare così l'ultima grande sfida montana. In occasione del centenario della prima leggendaria ricognizione della montagna più alta del mondo. La maggior parte delle cronache trattano la storia dell'arrampicata dell'Everest, questa è la vicenda mai raccontata di tutto ciò che è accaduto prima.

