
Inghilterra, 1838. Charles Stowe, figlio di un ricco mercante, parte per l'Estremo Oriente alla ricerca del tè più delicato. Nelle Indie scoprirà l'esistenza del misterioso tè bianco, il cui commercio è nelle mani dell'altrettanto misterioso Lu Chen. Ossessionato dal tè, ma soprattutto dalla bellissima Loan, moglie di Lu Chen, Charles accetta un patto pericoloso: in cambio di un carico d'oppio, potrà passare sette giorni in compagnia di Loan, ma se alla fine non avrà la forza di partire abbandonandola, dovrà pagare con la sua vita.
All'inizio del Novecento, un inglese che si è unito ai ribelli locali depone, con un'azione fulminea e senza spargimenti di sangue, il dispotico e crudele sultano di Talora, nel cuore dell'Africa nera. È Tango Masai, un bianco cresciuto tra i guerrieri masai che ha dedicato la vita a liberarli dalla tirannia del sultano e delle potenze coloniali. Quando il sultano bianco tenta di instaurare un regime di libertà e democrazia riunendo un consiglio di anziani, le rivalità tribali e l'intervento delle truppe britanniche lo costringeranno a inventarsi una fuga rocambolesca...
Nel 1803, l'archimandrita Vassili Evangelio chiede allo zar il permesso di andare in Arabia a fare il missionario. Lo zar glielo concede e gli regala una preziosa Bibbia miniata. Durante il viaggio, la nave fa tappa a Gibilterra, ma lì viene assalita e tutti i suoi occupanti vengono uccisi, tutti tranne Vassili, che viene spinto dalle correnti su una misteriosa isola in cui tutti dormono profondamente. Grazie a una clessidra, Vassili riesce a rompere l'incantesimo del sonno, ma non quello che lo imprigiona nell'isola, detta Labirinto, da cui non si può fuggire a causa delle violente correnti, e di continuo arrivano naufraghi, ciascuno da un momento storico diverso, perché l'isola è in realtà un "nodo temporale" in cui si può giungere da qualsiasi epoca. Prigioniero di misteri, minacciato da naufraghi senza scrupoli, solo un segreto può liberare l'isola, gli abitanti e svelare il segreto del dominio sul tempo.
Il breve romanzo, ambientato in Giappone, racconta la storia di Yuko, diciassettenne ribelle, che lascia la famiglia per diventare poeta. Ma la sua poesia, dedicata interamente alla neve, è troppo bianca, e per imparare a darle colore Yuko deve seguire gli insegnamenti del vecchio poeta Saseki, ormai divenuto cieco. Saseki, attraverso il racconto della sua passione per Neve, una ragazza bellissima venuta dall'Europa e scomparsa mentre cercava di attraversare un precipizio sospesa su una fune, insegna a Yuko la forza e la potenza dell'amore. E con questo insegnamento Yuko diverrà non solo un grande poeta ma un essere umano capace di amore.
È ormai trascorso un anno da quando Malo è tornato dal Regno delle Ombre. Da allora Lili, la piccola mercante di sogni dagli occhi dorati, occupa tutti i suoi pensieri. Quando, in un luna park di Edimburgo, il ragazzo rivede due abitanti del paese immaginario, decide di seguirli, determinato a reincontrare la sua amica. Sfortunatamente, il Regno delle Ombre si è trasformato più in un incubo che in un sogno a occhi aperti. Trovato rifugio dal sinistro Sir Luke, Malo non si sente per nulla rassicurato dall'interesse del suo ospite verso una meravigliosa bambola di porcellana. Quali oscuri disegni nasconde il misterioso fabbricante di giocattoli? Malo farebbe qualsiasi cosa pur di non restare al suo servizio, ma l'amicizia merita di affrontare qualunque rischio... Età di lettura: da 10 anni.
Il compito di Edwin de Valu, giovane editor in una casa editrice newyorkese, è quello di pubblicare manuali di self help, di metter mano nel "mucchio fangoso" di manoscritti non richiesti e tanto meno desiderati che affluiscono ininterrottamente in tutte le case editrici e di scrivere lettere di cortese rifiuto ai loro autori. Ma capita, talvolta, che un mostruoso dattiloscritto di mille pagine diventi un vero bestseller, prometta di far tutti felici, di curare tutti i mali del mondo, di far scoprire il segreto di una vita sessuale entusiasmante. La cosa strana è che, grazie a quella lettura, il mondo si trasforma davvero in un luogo dannatamente felice. Con il conseguente crollo dei centri fitness, del mercato del tabacco, dell'alcol, della droga...
Tutti i giorni, a Parigi, Juliette prende il metrò: stessa ora, stessa linea. Quando non è troppo assorta in un romanzo, ama perdersi a osservare i lettori intorno a lei: il collezionista di libri rari, la studentessa di matematica, la ragazza che piange a pagina 247. Li guarda con curiosità, come se dai loro gusti letterari potesse entrare in qualche modo nella loro vita e dare colore alla sua, così monotona, così prevedibile. Fino al giorno in cui decide all'improvviso di scendere qualche fermata prima e fare una strada diversa dal solito per andare al lavoro: un cambio di percorso che segnerà la sua vita oltre ogni aspettativa. Perché in quelle strade sconosciute incontrerà Soliman, che vive circondato di vecchi volumi ed è convinto che un libro, se donato alla persona giusta, può cambiare il corso del destino. Grazie ai consigli e alla saggezza di Soliman, e all'esuberanza della sua figlioletta Zaïde, Juliette compirà un viaggio incredibile alla scoperta dei romanzi e di se stessa, che stravolgerà i suoi orizzonti per sempre.
La ragazza che leggeva nel metrò è una favola moderna sulla magia dei romanzi e la poesia delle piccole cose. Una storia incantevole, piena di luce e ottimismo, che conquisterà lettori di ogni tipo: chi legge in treno, sbirciando da sopra la spalla del vicino, in pausa pranzo oppure nella solitudine della propria casa, su una poltrona comoda o tra le bolle della vasca da bagno.
Nel 1961 Fenoglio scrisse una serie di epigrammi sui modello di Marziale. Composti come se fossero tradotti dal latino, e utilizzando nomi propri latini, passano in rassegna uomini e donne di Alba nel dopoguerra, satireggiandone i vizi pubblici e privati. In particolare l'ipocrisia e il cinismo che, sotto il fuoco dell'ironia fenogliana, sono sì fenomeni senza tempo, ma diventano tanto peggiori in quanto colti in un'epoca che, dopo la Resistenza, avrebbe dovuto segnare una svolta etica in tutta la nazione. Pubblicati postumi nell'edizione critica delle Opere di Fenoglio diretta da Maria Corti, gli Epigrammi sono ora presentati per la prima volta in un volume a sé, con due inediti e un ampio saggio introduttivo di Gabriele Pedullà.
In un primo momento, Beppe Fenoglio aveva ideato un unico grande ciclo di Johnny, che partiva dagli anni del liceo di Alba, proseguiva con il corso ufficiali a Roma, l'8 settembre, il complicato e pericoloso ritorno in Piemonte e l'adesione alla guerra partigiana, fino al passaggio dai garibaldini ai badogliani, a cui seguirono i vari scontri e la morte di Johnny. Successivamente, però, Fenoglio riscrisse la prima parte di questo suo ambizioso "progetto" narrativo, facendo di "Primavera di bellezza" un romanzo autonomo. Tagliò tutta la parte iniziale e aggiunse un finale che non c'era. E mise mano alla seconda redazione del "Partigiano Johnny", che poi abbandonò. In questa edizione, curata da Gabriele Pedullà, viene per la prima volta ricostruito il continuum narrativo del grande romanzo, così come Fenoglio l'aveva inizialmente pensato e concepito. E la saga di Johnny, frammento dopo frammento, riemerge in tutta la sua forza epica.
Luca Bufano ha raccolto in questo volume racconti scritti a partire dalla fine del 1959 da Fenoglio, ispirandosi soprattutto al modello di Poe. I testi sono stati recuperati fra le cartelle del Fondo dell'autore ad Alba e mostrano un Fenoglio inedito e imprevedibile, autore di racconti di mare e di guerra ambientati nei secoli passati, apparentemente molto lontani dalle sue narrazioni resistenziali e langarole. Al di là delle differenze di genere rispetto alle opere maggiori, questi racconti lasciano percepire chiaramente il nucleo originale della narrativa fenogliana.
Un epistolario in gran parte inedito che va dagli anni della maturità liceale fino agli ultimi mesi di vita. Una testimonianza che ci mette in contatto con la fascinosa e sfuggente personalità di Fenoglio, con la sua etica austera e il suo assiduo lavoro di scrittore.
Secondo libro di Fenoglio, "La malora" apparve nel 1954, due anni dopo il fulminante esordio dei "Ventitré giorni della città di Alba". Vi si racconta, con un tono ruvido che nulla concede alla retorica e al sentimento, la vicenda carica di destino del giovane Agostino che, morto il padre, va a servizio in un'altra cascina. Fenoglio conosceva bene la realtà umana delle colline di casa. Le vite elementari dei suoi personaggi, scandite dalla fatica e dal silenzio, dalla dignità e da speranze impossibili, sono come scolpite nella pietra di un linguaggio essenziale, e tuttavia profondamente partecipe che ha fatto dello scrittore albese uno dei "grandi" del Novecento.