
Lena è poco più che una bambina il giorno in cui vede per la prima volta il sole oscurato da una scia di aerei da combattimento nazisti. Le ali argentee luccicano brevemente sopra il suo shtetl, un minuscolo villaggio ebreo accoccolato nell'ansa di un tortuoso fiume al confine tra Romania e Ucraina. Si dirigono oltre le montagne. Poi, in lontananza, uno scoppio micidiale e dopo, solo il silenzio. Lena e gli altri abitanti del paese credevano di essere in salvo in quello sperduto angolo di terra, credevano di essere stati dimenticati per sempre dal resto del mondo. Ma adesso il fiume ha cominciato a portare sulle loro sponde i detriti bruciati di altre vite e, fra il fango, emerge anche una donna, scampata al massacro del villaggio aldilà delle montagne. La straniera custodisce nei suoi occhi un mare di disperato orrore e gli abitanti capiscono che è solo questione di tempo prima che anche il loro cielo venga spezzato in mille frammenti azzurri. È tardi per fuggire ed è inutile costruire barricate. Solo Lena sa che rimane un'unica cosa da fare: fingere che la guerra non ci sia, che non sia mai esistita. Ed è così che, aiutata dalla straniera, convince tutti a stringere un patto. Oggi è il primo giorno di una nuova esistenza, da questo momento il mondo ricomincia da capo e loro sono soli nel loro villaggio, circondati dal niente. Perché è solo il potere delle storie che alla fine, forse, li potrà salvare e riportare il sole nelle loro vite.
Louise e Ludovic, giovane e felice coppia parigina, partono per un anno di libertà in barca a vela con la voglia di imprimere un sussulto alla linea piatta, tranquilla e comoda della loro esistenza quotidiana. Sbarcano per un'escursione fuori rotta sull'isola deserta di Stromness, al largo di Capo Horn, un puntino sperduto fatto di spiagge minuscole e picchi innevati che emerge, remota e incantata, dalle acque opaline disseminate di iceberg dei cinquanta gradi sud. Ma sbagliano a ignorare il cielo e il vento; una tempesta si prende la loro barca e li lascia, stupefatti, smarriti, schiacciati dall'impotenza, lì. E ora? In questo luogo di abbagliante bellezza, abitato da famiglie di pinguini, otarie, albatri, topi, su questo pezzo di terra selvaggia sulla quale grava ancora, nera, l'ombra della caccia alle balene, loro due sono soli. Su Stromness c'è il niente, e per riuscire a mantenersi al centro di questo niente serve una forza mai immaginata. L'amore, tutto il loro amore, non è detto che basti. Isabelle Autissier, navigatrice di fama internazionale, prima donna a compiere in solitaria il giro del mondo in barca a vela, porta in scena il racconto di un'esperienza estrema con cristallino realismo. La scrittura scorre scarna, asciutta, ferocemente concreta, illuminando per nitidi fotogrammi i colori freddi e pallidi di una natura satura di se stessa, e il rosso cupo del cuore lacerato di una donna.
Alternando i diari di bordo, Isabelle Autissier, velista di lungo corso, e Erik Orsenna, membro dell'Acadèmie Francaise, descrivono la loro esplorazione dell'Antartide, una terra che non finisce mai di stupire. Alla scoperta della sua origine geologica e il motivo per cui su di esso le temperature sono più basse che in qualsiasi altro luogo della Terra. Vengono descritte, poi, le mille declinazioni della parola "ghiaccio", dagli iceberg alla banchisa, che danno forma (e sfumature di colore infinite) a fenomeni di straordinaria bellezza, pur costituendo un grave pericolo per i naviganti. Tutto, insomma, diventa materia d'osservazione: l'intensità delle correnti, la forma delle nuvole, la varietà di pesci e volatili. Più di ogni altra cosa, però, sulle tracce di personaggi leggendari come Charcot, Shackleton e Nordenskjold, è un viaggio alla scoperta della storia delle esplorazioni antartiche, rivissute percorrendone rotte e luoghi, con un rispetto profondo per tutto ciò che vive: uomini, animali, natura.
Quattordici scrittori da tutto il mondo si incontrano ad Atene e buttano giù l'idea di un romanzo "globale", che coinvolga stili, culture e realtà differenti. La sorte stabilisce a chi, tra loro, tocchi l'arduo compito dell'inizio. La sorte sceglie Antonio Skármeta, e via via gli altri lo seguiranno, ciascuno per due volte: tra gli altri, Niccolò Ammaniti, Michel Faber, Lena Divani, Pavel Kohout, Yasmina Khadra, Ingo Schulze, Juan Manuel de Prada. La storia inizia in un fantomatico angolo del Sudamerica, dove Teresa Almendros sta per sposare Juan Marino Salaberry, figlio di un ex rivoluzionario ora dittatore del suo Paese. Ma il matrimonio non si può celebrare senza Hugo Almendros, padre di Teresa... Una "Odissea" di oggi, un gioco letterario fatto di humour, avventura e colpi di scena. Una gara narrativa tra scrittori di tutto il mondo, che tesse una trama misteriosa dal finale inatteso.
Ammaniti insegue un chirurgo dalle strane abitudini in una scatenata caccia per le strade di Roma. Camilleri mette in scena una storia d'amore finita troppo presto. Carlotto ci fa sentire quanto lontano può portare, nel cuore di un poliziotto, la "Morte di un confidente". Nel sottobosco milanese di Dazieri comici e assassini in gara cercano tutti "L'ultima battuta". De Silva ci porta a Napoli: chi si nasconde nel "Covo di Teresa"? De Cataldo dipinge una favola con italiani pessimi ed extracomunitari inconsueti. Chi è davvero "L 'ospite d'onore" di Faletti? Forse non farà carriera il commissario Curreli ostinandosi a cercare "Quello che manca", di Fois. Forse era meglio non avere sentito "Il terzo sparo", per la poliziotta presa nell'intrigo di Lucarelli.