
Il 15 febbraio 2003, un sabato, Henry Perowne si sveglia nel cuore della notte in preda a un'inspiegabile euforia. Si avvicina alla finestra e osserva per qualche istante lo spettacolo della piazza su cui si affaccia casa sua. Improvvisamente si rende conto che il cielo notturno è attraversato da una scia di fuoco. Aerei in fiamme, terrorismo, fantasmi dell'Undici Settembre: è questo forse l'attacco su Londra che tutti aspettano, specialmente ora che il governo Blair appoggia l'invasione americana dell'Iraq? Henry Perowne è un uomo soddisfatto della propria vita. Neurochirurgo in un ospedale londinese, ama il suo lavoro, ama sua moglie, un avvocato affermato, ha due figli adorabili. Cosa può minacciare una felicità conquistata con tanta tenacia?
Il dominio di Roma è durato oltre dodici secoli. Milleduecento anni di una vicenda che si snoda, dagli albori leggendari fino al tramonto della civiltà classica, con il passo dell'epos. All'interno di questa Storia Valerio Massimo Manfredi, lo scrittore archeologo, ha più volte tratto la materia per raccontare le sue storie: personaggi celeberrimi, come Caio Giulio Cesare, semisconosciuti o anche del tutto inventati. Leggere i tre romanzi compresi in questo volume - Idi di marzo, L'Impero dei Draghi e L'ultima legione significa partire per un lungo viaggio a ritroso nel tempo, ripercorrere i momenti significativi del nostro passato: assistere all'assassinio di Cesare, all'incontro di un romano con un impero diverso da quello dell'Urbe ma altrettanto affascinante, al passaggio dall'antichità al Medioevo.
Un libro, due lettori, un mondo di pericolo e desiderio... Una giovane bibliotecaria trova per caso un libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato, rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine. Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare dialogo che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto. Il libro: La nave di Teseo, l'ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka - autore prolifico quanto enigmatico - nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota. L'autore: Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo; rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie elaborate sul suo conto. I lettori: Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e che cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni, ferite, paure l'uno nelle mani dell'altro. "S." ideato, concepito, realizzato dal regista J.J. Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst, è il diario di due persone che si incontrano tra i margini di un libro per ritrovarsi invischiate in una lotta mortale tra forze sconosciute: un viaggio nell'universo della parola scritta che risucchierà i suoi lettori in una rischiosa spirale...
Nel 1998, poco prima di morire, l'autore raccolse in un unico libro i passi fondamentali delle sue opere precedenti. Ne risultò un'antologia personale nella quale è percepibile il pensiero degli antichi sciamani sulla vita, sulla morte, sull'universo e sull'energia. La ruota del tempo è una sintesi del loro sistema cognitivo dove spazio e tempo sono elementi privi di limiti.
Tutto inizia con un cadavere: quello di un uomo vestito da donna, abbandonato in un cantiere. La polizia fa ipotesi banali, solo un certo Lightborne, negoziante e collezionista di curiosità erotiche, crede di sapere la verità. La vittima sarebbe venuta in possesso di un documento unico: il filmato di un'orgia con Hitler protagonista, nel bunker sottostante il Reich, pochi giorni prima della fine del nazismo. Diverse persone - una giornalista di estrema sinistra, un agente segreto, un gallerista coinvolto nei traffici della pornografia, tre reduci del Vietnam - si lanciano alla ricerca del misterioso film.
La sanguinosa epopea delle armi da fuoco in un affresco storico sull'eclissi dell'età eroica. La fine del mondo cavalleresco e l'avvento della guerra moderna nel Rinascimento dei Borgia, di Savonarola e degli ultimi grandi capitani di ventura. Una misteriosa confraternita di uomini in armi che si oppone con ogni mezzo al tramonto delle aristocrazie guerriere e alla marcia inarrestabile della storia.
Questo testo si sviluppa come il racconto delle esperienze di un uomo che ha salvato tanti bambini e bambine dallo sfruttamento sessuale nel sud est asiatico.
Giovanni Carta è un esordiente già maturo nello stile e nella narrazione, afferra storie e le regala al lettore prima che diventino storia, romanzo, omaggiando in questo il racconto orale piuttosto che l'imperialismo del personaggio. I racconti sono però legati in una struttura a cerchi concentrici che tende a imitare l'intreccio dei cesti di giunco, manufatti ricorrenti sia nella narrazione che nella vita quotidiana di un tempo nei paesi dell'entroterra sardo. Non essendo presente in Sardegna nessuna forma di letteratura scritta in lingua (le uniche sono le trascrizioni delle poesie, improvvisate o meno), fino a poco tempo fa questi cesti, con le loro decorazioni raffiguranti scene di caccia o balli, costituivano una delle poche forme di narrazione non orale, sebbene ristretta a pochi temi. Allo stesso modo, la progressione dei racconti è concentrica: i racconti esterni (il primo, il secondo, il sesto e il settimo) sono i più recenti e concatenati, quelli interni (il terzo, il quarto e il quinto) i più lontani nel tempo. La successione delle storie costruisce una sorta di ironica Vita Rustica, ostentando i particolari toponomastici, economici e sociali in un ricco apparato di note, e calando veramente il lettore nella quotidianità sarda contemporanea: giocando con i cliche regionalistici, liberandoci così da essi.
Due organismi viventi, un cuore e un gatto, vengono occultati, creduti morti; ma nella loro tragica vitalità, entrambi danno segnali della loro esistenza. Un cuore batte sotto un tappeto, e la sua eco rimbomba terribile nelle orecchie di chi vi cammina. Soffocata tra la calce di una parete, la carogna di un gatto lancia i suoi temibili anatemi. La fervida, cupa fantasia di Poe concepisce per entrambi i racconti un identico dispositivo letterario, per cui è il segnale di sopravvivenza lanciato dai supposti organismi soppressi, la leva che non soltanto smaschera gli artefici dell'occultamento, ma anche scardina la facciata della storia, mettendo a nudo la natura violenta nascosta dietro le apparenze. Nel CD la voce narrante è di Marco Baliani.
Hap è bianco, malinconico, intellettuale e vota per Democratici. Leonard è un nero gay, va pazzo per il folk, è un po' manesco e vota per i Repubblicani. Sono amici e hanno in comune uno spiccato senso di giustizia e una capacità senza pari di andarsi a mettere nei guai. Dopo l'uragano che gli ha distrutto casa, Hap si è trasferito da Leonard. La convivenza dei due non è facile, tanto più che Hap medita di andare a stare con la sua nuova fidanzata, la bella Brett. Ed è proprio Brett a dare il via alla nuova avventura. Viene avvicinata da un nano cerimonioso e un suo losco compare che le chiedono 500 dollari in cambio di informazioni sulla figlia, Tillie. Lei va a incontrarli con Hap e scopre che Lillie è a Oklahoma, rinchiusa in un bordello.
A Buell, in Pennsylvania, il sogno americano prende la ruggine accanto alle fabbriche chiuse e alle acciaierie dismesse: sembra un paesaggio da dopobomba ma l'unica bomba che è scoppiata a Buell è quella della crisi economica, delle produzioni dislocate in Asia o in Sud America, degli impianti che chiudono e degli operai senza più un impiego e un'identità. Il lavoro che se ne va lascia dietro di sé una comunità in cui la fine del sogno di una nazione si ripete, ogni giorno, nei sogni infranti dei suoi abitanti. Come quelli di Isaac English: vent'anni, timido, insicuro, ha il cervello di un genio ma il college rimane un sogno da quando la madre si è suicidata e lui, qualche tempo dopo, ha tentato di imitarla. Sarebbe morto se non l'avesse salvato Billy Poe. Billy, da parte sua, non è molto sveglio, ma in compenso è grande e grosso: a scuola era un campione di football tanto da guadagnarsi una borsa di studio per l'università. Andarsene avrebbe significato stare alla larga dai guai (in cui ha la malsana abitudine di ficcarsi) ma ad abbandonare sua madre e la baracca in cui vivono non ce l'ha proprio fatta.
Poi un giorno, dopo anni passati ad accudire il padre invalido, Isaac decide - con una di quelle sue idee un po' ingenue e un po' lucidissime - di scappare di casa e partire per la California. Appena fuori città si imbatte nell'amico Billy e quando scoppia un temporale decidono di ripararsi in un capannone abbandonato: l'incontro con tre senzatetto darà inizio a un'imprevedibile catena di eventi che segneranno per sempre le vite di Isaac, Billy e degli altri personaggi di cui Philipp Meyer ci racconta la storia e i pensieri.
Perché anche se Ruggine Americana ha il ritmo inesorabile del noir, è nella testa dei personaggi, anzi nelle loro coscienze, che si compiono le tragedie più grandi.
«È roba forte, questa, roba che va al sodo. Philipp Meyer merita di essere preso seriamente».
Pete Dexter
«Da decenni ormai non si vedeva un romanzo di tale splendore, padronanza e originalità. Ruggine americana ha una vena oscura che inquieta il lettore mentre lo avvince con la sua vivacità».
Patricia Cornwell

