
Non luogo per eccellenza, il cimitero è una realtà vitalissima. Per definizione è un territorio "oltre", destinato ad accogliere i defunti che, espurghi dell'esistente, vengono ammucchiati a parte, fuori dal consesso dei viventi. Il cimitero, spazio fisico e mentale dove sono messe in gioco le angosce suscitate dal rimpianto per qualcuno che se rie è andato (o finalmente toltosi dai piedi), è il controtipo lucido e inconscio della più aulica follia umana: la sopravvivenza di se stessi. Nei cimiteri tutto si svolge sotto mentite spoglie, giacché sono soltanto i viventi che conferiscono senso al luogo più inverosimile mai inventato dall'uomo. I morti sono inerti. Possono tuttavia permettersi periodici ritorni nella mente di coloro che stanno ancora fuori dei funebri recinti: vicende che riguardano lembi di esistenza, storie di transiti, di salme, ossa, ceneri, materiali trafficati dai vivi nell'insistenza strenua, quanto inutile, di conferire ordine a quegli strani oggetti, fisici e mentali, che sono l'avanzo dei viventi di ieri. Sotto forma di culto dei morti, nel vacuo fasto delle tombe, gli ancora non estinti tentano di esorcizzare il molesto terrore di non essere più. D'altra parte il cimitero è un affare che riguarda sempre e soltanto chi non vi è ancora andato a finire.
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<tr><td align="right">Date:</td><td>Friday, October 1, 2021 at 5:08:03 PM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978884293153">/demo/obtain_abstract.php?codice=978884293153</a></td></tr> </table>
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<tr><th colspan=2>Database Error</th></tr>
<tr><td align="right" valign="top">Message:</td><td><b>WARNING:</b> No link_id found. Likely not be connected to database.<br />Could not open database: <b>libreriacoletti</b>.</td></tr>
<tr><td align="right">Date:</td><td>Friday, October 1, 2021 at 5:08:03 PM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978884293153">/demo/obtain_abstract.php?codice=978884293153</a></td></tr> </table>
La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata, all'incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto. Gente semplice, schietta, lavoratrice. Poi, all'inizio dell'Ottocento, qualcosa cambia: Giacomo Casadio s'innamora di Viollca Toska, una zingara, e la sposa. Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che raccolgono l'eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e i capelli neri di Viollca, la veggente. Da Achille, deciso a scoprire quanto pesa un respiro, a Edvige, che gioca a briscola con lo zio morto due secoli prima; da Adele, che si spinge fino in Brasile, a Neve, che emana un dolce profumo quando è felice, i Casadio vivono sospesi tra l'irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e la pericolosa abitudine di inseguire i loro sogni. E portano ogni scelta sino in fondo, non importa se dettata dall'amore o dalla ribellione, dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo. Ma soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei tarocchi in una notte di tempesta... La saga di una famiglia che si dipana attraverso due secoli di Storia, percorrendo gli eventi che hanno segnato l'Italia: dai moti rivoluzionari che portarono all'Unità fino agli Anni di Piombo.
Il volume propone una storia della vita e delle opere di Pietro Aretino (1492 - 1556) di agile lettura, ma allo stesso tempo fondata sui testi e sulle testimonianze del suo tempo. L'esistenza di uno dei maggiori scrittori del pieno e del tardo Rinascimenti italiano, dopo secoli di fraintendimenti e di diffamazioni, viene rivisitata alla luce dei nuovi studi e della pubblicazione dell'Edizione nazionale delle opere.
Il libro colloca la figura e l'opera del poligrafo aretino all'interno della densa temperie culturale della prima metà del Cinquecento, non senza indagare tra le pieghe della società italiana di quegli anni, alla ricerca della giusta valutazione degli scritti letterari del celebre libellista. L'antologia di lettere e le testimonianze coeve (specie quelle relative alla morte dello scrittore), riportate in appendice e corredate di brevi note esplicative, intendono offrire al lettore la possibilità di un agevole approccio alla complessa personalità artistica di Pietro Aretino.
Questo terzo volume delle opere di Cesare Zavattini contiene "Una, cento, mille lettere" (1988), curato da Silvana Cirillo, e "Cinquant'anni e più. Lettere 1933-1989" (1995), curato da Valentina Fortichiari. Il primo raccoglie 300 lettere a Bertolucci, Bernari, Falqui, De Sica, Bompiani ecc. e ricostruisce gli anni dell'attività editoriale e quelli del neorealismo. Il secondo raccoglie le migliori lettere che "Za" e Valentino Bompiani si scambiarono fra il 1933 e il 1989. Biglietti privati, lettere-manifesto, piani ragionati ed entusiasti, piccoli racconti: tutto insieme, all'insegna di un pathos primigenio che resta la caratteristica essenziale del carattere di quell'uomo geniale di cinema e letteratura che fu, appunto, Cesare Zavattini.
La presente edizione riunisce l'opera completa di Pier Vittorio Tondelli. In questo libro, il primo di due volumi, sono presentate le opere letterarie, dai romanzi ("Altri libertini", "Pao Pao", "Rimini", "Camere separate") ai testi teatrali (Dinner Party), dalle prose letterarie (Biglietti agli amici) ai racconti (la serie de "Il diario del soldato Acci" e quella dei racconti raccolti nel volume "L'abbandono"). Le opere letterarie sono presentate secondo l'ordine cronologico di pubblicazione. Nella sezione Racconti vi è anche un testo inedito, il soggetto cinematografico "Sabato italiano", uno degli ultimi scritti letterari di Tondelli.
"Quando 'Entrò Carla' nel romanzo italiano, quando il giovane Moravia, a sedici anni poco più, in una clinica di Bressanone, prese a scrivere quella tragedia in forma di romanzo che sarebbe diventata "Gli indifferenti", sapeva pochissimo di ciò che avrebbe scritto e sapeva ancora meno quanto avrebbe significato quel suo libro". (Dall'Introduzione - Enzo Siciliano). In questo cofanetto sono raccolte le opere di Moravia che vanno dal 1927 al 1940, ed in particolare: Gli indifferenti, La bella vita, Le ambizioni sbagliate, L'imbroglio, I sogni del pigro, Racconti dispersi.
Questo volume contiene: Introduzione (di Maria Corti); Cronologia; Parte prima: "Diceria dell'untore", "Museo d'ombre", "Argo il cieco", "L'uomo invaso", "Le menzogne della notte"; Parte seconda: "L'amaro miele"; Parte terza: "Cere perse", "Il malpensante", "La luce e il lutto"; Appendice: istruzioni per l'uso (di "Diceria dell'untore"), La panchina; Note ai testi; Fortuna critica; Bibliografia.
"Gli anni Quaranta sono, per molti versi, uno dei periodi più ricchi della creatività di Alberto Moravia. L'espressione va intesa non solo in senso puramente quantitativo (i ritmi di scrittura moraviani permangono costantemente alti), anche se, già da questo punto di vista, i cinque romanzi ("La mascherata", "Agostino", "La romana", "La disubbidienza", "L'amore coniugale") e i numerosi racconti testimoniano, con la loro stessa mole, di una generosità creativa probabilmente senza pari nel nostro Novecento. Senza pari soprattutto ove si guardi, poi, alla qualità delle opere." (dall'introduzione di Piero Cudini)
Questo primo volume delle "Opere" di Giovanni Testori, curato da Fulvio Panzeri e prefatto da Giovanni Raboni, contiene le opere narrative e teatrali più famose dello scrittore lombardo. Dai lavori drammatici delle origini ("La morte. Un quadro" e "Tentazione nel convento") ai capolavori della maturità ("La Maria Brasca" e "L'Arialda"); dai classici racconti del "Dio di Roserio", del "Ponte della Ghisolfa" e della "Gilda del Mac Mahon" ai romanzi "Il fabbricone" e "Nebbia al Giambellino".
Il volume raccoglie le seguenti opere di Achille Campanile composte tra il 1932 e il 1974: "Battista al Giro d'Italia" e "Il diario di Gino Cornabò, due testi che risalgono agli anni Trenta e Quaranta del Ventesimo secolo, "Manuale di conversazione" e "Gli asparagi e l'immortalità dell'anima" che si situano fra gli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta, e il "Trattato delle barzellette".

