
Saggio introduttivo di Ezio Raimondi
A cura di Davide Monda
“Nel cammino verso l’Europa, l’esperienza manzoniana rappresentava a un tempo una promessa e una conferma, con la forza vitale di una voce e di un luogo.”
Ezio Raimondi
Alessandro Manzoni fu il primo grande scrittore italiano di respiro europeo. Lo testimoniano le sue prose, nelle quali il lavoro compositivo e l’impegno etico-civile e spirituale offrono i frutti migliori. Fra Sette e Ottocento, gli ideali romantici che circolavano in Europa, anche propugnando una letteratura intesa come attiva partecipazione al divenire politico e sociale, si diffondono specialmente in Lombardia. Vedono così la luce opere come le Osservazioni sulla morale cattolica, in cui Manzoni delinea l’intima esigenza di saggiare la forza del proprio cristianesimo. Nel contempo, va articolandosi la meditazione su cui si fonda la Storia della Colonna infame, cupamente dominata dagli amari dilemmi della giustizia umana e della responsabilità individuale. Dall’amicizia quasi trentennale con Antonio Rosmini nascono poi il Dialogo dell’Invenzione e – a opera di Ruggiero Bonghi – le Stresiane, quattro dialoghi filosofici di rara profondità di pensiero e sentimento. Infine, diversi punti nodali della concezione manzoniana dell’arte e dell’esistenza sono espressi con vivida efficacia nei Pensieri sparsi, dati alle stampe dopo la morte. L’essenza più viva e universale di un tale sforzo enciclopedico converge e si armonizza nella prosa limpida e calibrata dei Promessi sposi, un romanzo davvero europeo nel quale gli abissi della storia e i labirinti del cuore si dischiudono con trasparenza ineguagliata.
Ezio Raimondi, professore emerito di Letteratura italiana presso l’Università di Bologna, è uno dei maggiori filologi italiani.
Davide Monda ha dedicato numerosi volumi alla civiltà letteraria europea dal Rinascimento al Romanticismo.
Dal debutto di Franco Lucentini con il romanzo breve "I compagni sconosciuti" (1951) al congedo di Carlo Fruttero col poemetto "La linea di minor resistenza" (2012), il percorso di questo doppio Meridiano descrive un arco simmetrico che, oltre a offrire al lettore l'insieme dei testi più significativi di Fruttero e Lucentini, firmati insieme o singolarmente, svela la parte nascosta del loro lavoro, svolto in solitudine oppure, nella maggioranza dei casi, in coppia, dimostrando le molteplici possibilità dello "scrivere in due". Dei due autori, accanto al resoconto della loro formazione intellettuale e del sodalizio editoriale che li ha uniti a lungo nell'inesausto lavoro di ricerca in campi diversi - dal giallo alla fantascienza al fumetto -, la ricca, documentata curatela di Domenico Scarpa registra in presa diretta le idee e le vicissitudini compositive delle molte opere qui presentate. Scarpa ritaglia inoltre nei "backstage" uno spazio supplementare per le "chiacchiere di bottega" sui cui poggiano gli indimenticabili capolavori di Fruttero & Lucentini, dal primo grande successo, "La donna della domenica" (1972), alle nuove indagini del commissario Santamaria raccontate in "A che punto è la notte" (1979), e fino ai testi teatrali e poetici meno noti al grande pubblico.
Dal 1997, anno in cui uscirono le "Opere" in due tomi nella NUE, gli studi su Primo Levi hanno permesso di reperire molti materiali prima sconosciuti o dispersi fra le pagine di giornali, riviste e archivi. E dunque la presente edizione, sempre curata da Belpoliti, propone un corpus di opere significativamente superiore. Inoltre il dibattito su Levi, le mostre, gli accertamenti del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, le "Lezioni Primo Levi" pubblicate annualmente dal 2010, e anche la recente edizione americana dei "Complete Works", hanno fatto sì che anche a livello di commento Belpoliti abbia potuto tener conto di molte nuove acquisizioni, che gli hanno permesso di ampliare, modificare e in alcuni casi riformulare completamente le note ai testi. A livello di testi, la nuova edizione si apre con la versione di "Se questo è un uomo" pubblicata da De Silva nel 1947, seguita ovviamente da quella "classica" Einaudi 1958. Nella sezione "Pagine sparse" vengono aggiunti venticinque testi fra racconti, recensioni e testimonianze. E in appendice viene presentata la tesi di laurea di Levi, le versioni radiofoniche di "Se questo è un uomo" e "La tregua", le note di Levi alle edizioni scolastiche dei suoi libri.
Un cofanetto che presenta un monumentale lavoro critico condotto sull'intera produzione di Svevo. I testi sono ordinati distinguendo gli editi dagli inediti e quelli completi da quelli incompiuti. Un lavoro critico di controllo sui dattiloscritti e sugli autografi dei testi non pubblicati dall'autore definisce un percorso "genetico" che permette di ricostruire il modo in cui Svevo stendeva le sue opere e vi apportava poi successivi interventi correttori. Nel caso delle opere pubblicate si è fatto il confronto di varianti fra diversi testimoni. In entrambi i casi, il lavoro filologico corregge i non pochi arbitri commessi in precedenza e offre un apparato critico di carattere esplicativo, interpretativo e di rimando intertestuale.
Questo volume contiene: Introduzione (di Maria Corti); Cronologia; Parte prima: "Diceria dell'untore", "Museo d'ombre", "Argo il cieco", "L'uomo invaso", "Le menzogne della notte"; Parte seconda: "L'amaro miele"; Parte terza: "Cere perse", "Il malpensante", "La luce e il lutto"; Appendice: istruzioni per l'uso (di "Diceria dell'untore"), La panchina; Note ai testi; Fortuna critica; Bibliografia.
Questo primo volume delle "Opere" di Giovanni Testori, curato da Fulvio Panzeri e prefatto da Giovanni Raboni, contiene le opere narrative e teatrali più famose dello scrittore lombardo. Dai lavori drammatici delle origini ("La morte. Un quadro" e "Tentazione nel convento") ai capolavori della maturità ("La Maria Brasca" e "L'Arialda"); dai classici racconti del "Dio di Roserio", del "Ponte della Ghisolfa" e della "Gilda del Mac Mahon" ai romanzi "Il fabbricone" e "Nebbia al Giambellino".
Questo volume contiene un'introduzione di Luigi Malerba e le seguenti opere di Cesare Zavattini: Parliamo tanto di me; I poveri sono matti; Io sono il diavolo; Totò il buono; Ipocrita 1943; Come nasce un soggetto cinematografico; Straparole; Toni Ligabue; Non libro; Stricarm'in d'na parola; Le voglie letterarie; Al macero; La notte che ho dato uno schiaffo a Mussolini; La veritàaaa; Gli altri.
Questo volume contiene: Introduzione (di Maria Corti); Cronologia; Parte prima: "Diceria dell'untore", "Museo d'ombre", "Argo il cieco", "L'uomo invaso", "Le menzogne della notte"; Parte seconda: "L'amaro miele"; Parte terza: "Cere perse", "Il malpensante", "La luce e il lutto"; Appendice: istruzioni per l'uso (di "Diceria dell'untore"), La panchina; Note ai testi; Fortuna critica; Bibliografia.