
Quando viene a sapere che una sua vecchia amica sta morendo in un paesino ai confini con la Scozia, Harold Fry, tranquillo pensionato inglese, esce di casa per spedirle una lettera. E invece, arrivato alla prima buca, spinto da un impulso improvviso, comincia a camminare. Forse perché ha con la sua amica un antico debito di riconoscenza, forse perché ultimamente la vita non è stata gentile con lui e con sua moglie Maureen, Harold cammina e cammina, incurante della stanchezza e delle scarpe troppo leggere. Ha deciso: finché lui camminerà, la sua amica continuerà a vivere. Inizia così per Harold un imprevedibile viaggio dal sud al nord dell'Inghilterra, ma anche dentro se stesso: mille chilometri di cammino e di incontri con tante persone, che Harold illuminerà con la sua saggezza e la forza del suo ottimismo. Harold Fry è - a suo modo - un eroe inconsapevole, proprio come Forrest Gump: un uomo speciale capace di insegnarci a credere che tutto è possibile, se lo vogliamo davvero.
Notte fonda, strade tenebrose di città. Acquattato nell'ombra, invisibile al mondo, il Fantasma si prepara a proteggere i cittadini ignari dei pericoli che li attendono. Una maschera gli copre il viso, una pettorina gli protegge le spalle e il torace, il suo fido destriero è la bicicletta. Nel suo mirino: un gruppo di teppistelli di quart'ordine che sta per lanciare dei sassi dalla ferrovia. Il Fantasma avanza deciso, rimprovera i malfattori e si dilegua nell'oscurità... senza aver spaventato proprio nessuno e senza aver sortito alcun effetto. Già, perché sotto il costume da supereroe improvvisato si cela Sam Holloway, un ventiseienne goffo e abitudinario, che tre notti a settimana si lascia alle spalle la sua esistenza grigia e assolutamente ordinaria per agire da paladino della giustizia estemporaneo, a beneficio di vecchiette, cani e senzatetto. Per Sam, la maschera di Fantasma è una sorta di valvola di sfogo che gli permette di affrontare la solitudine e la sua vita insignificante, scandita da una ferrea routine e da un lavoro banale in un'azienda che rivende componenti elettronici giapponesi. Finché, un giorno, conosce Sarah, bibliotecaria che gli fa battere il cuore. Pur di conquistarla, Sam è disposto a gettare al vento ogni cautela, e la sua quotidianità semi-tranquilla piomba nel caos. Privato delle sue certezze e in balia degli eventi, Sam dovrà decidere se continuare a nascondersi nell'ombra o se togliersi la maschera, compiendo per amore il suo più grande atto di coraggio. Un romanzo che ci ricorda quanto eroismo possa esserci in un piccolo gesto di gentilezza.
Vent'anni fa una bambina è stata trasformata in una torcia umana. Il suo assassino, reo confesso, è tutt'ora in carcere. Perché, allora, un misterioso individuo perseguita Carol Chamberlain, la detective che si era occupata del caso, sostenendo di essere lui il responsabile del delitto? Carol, ormai in pensione, si rivolge a Tom Thorne in cerca di aiuto. E l'ispettore scopre che quella che sembrava una vicenda ormai sepolta, è inestricabilmente legata al presente. Un presente fatto di ulteriori omicidi, vendita di essere umani, ricatti mafiosi. Quando una X, la stessa che ha ritrovato tracciata con il sangue sulla schiena delle vittime, compare sulla sua porta, Thorne capisce che da un caso apparentemente dimenticato sta per levarsi un nuovo incendio.
Rose ha quarantasette anni ed è una donna di successo. Ha tutto quello che si può volere dalla vita: un marito adorabile, un lavoro appagante, due figli ormai grandi, una bella casa circondata da un giardino di fiori bianchi, perfetti come la sua esistenza. Lei che è abituata a pianificare ogni cosa, non si immagina di certo che tutto quello che ha costruito stia per crollare come un castello di carte. Perché una sera suo marito le annuncia di voler andare a vivere con un'altra donna e il suo direttore di volerla sostituire alla direzione della rubrica dei libri. Rose è sconvolta. Come se non bastasse la donna che le ha rubato il marito e il lavoro altri non è che la sua collaboratrice più fidata: la ventinovenne Minty.
A Cambridge, in una fredda mattina di pioggia, un corpo viene ritrovato nel fiume limaccioso che scorre intorno all’università. Galleggia tra i giunchi avvolto in un cappotto rosso; stretto in mano, un antico prisma di vetro.
Si tratta di Elizabeth Vogelsang, storica inglese ossessionata dal xvii secolo e dall’alchimia, che stava scrivendo una biografia su Newton e sui suoi possibili legami con le reti alchimistiche dell’epoca. Negli anni in cui il giovane Isaac iniziava a frequentare il Trinity College, a Cambridge si erano verificate una serie di morti misteriose, sulle quali Elizabeth stava indagando. Ora però il suo libro, "L’alchimista", resta incompiuto, le sue scoperte sepolte sotto la polvere e i mille oggetti stravaganti – antichi manoscritti, teschi di animali e conchiglie – che affollano gli scaffali del suo Studio.
Quando Lydia Brooke, giovane amica di Elizabeth, acconsente a terminare l’opera in qualità di ghost-writer, strani episodi iniziano a tormentarla. Improvvisi lampi di luce che danzano sui muri, documenti che spariscono e ricompaiono altrove e la sagoma di una figura umana che la segue di continuo e poi fugge via, avvolta in una pesante cappa. Rossa come le toghe che indossavano i professori emeriti nel Seicento.
Intanto Cambridge è colpita da una serie di episodi di violenza sempre più efferati. E quando la catena degli eventi precipita trasformandosi in una scia di sangue, Lydia si renderà conto che tra le morti di oggi e quelle di quattro secoli prima esiste uno stretto legame, e che alcuni fantasmi non possono essere messi a tacere.
Londra, 1880. Quando suo padre muore all'improvviso, Frances Irvine, cresciuta negli agi della buona società inglese, si ritrova a diciannove anni sola e sommersa dai debiti. È quindi costretta ad accettare la proposta di matrimonio del cugino Edwin Matthews, medico giovane e ambizioso per il quale iei non prova alcuna attrazione, e a raggiungerlo in Sudafrica dove lui ha deciso di esercitare la sua professione. Nel corso del lungo viaggio in nave che la condurrà dal futuro marito, Frances conosce William Westbrook, un uomo affascinante e misterioso del quale si innamora follemente. Giunta a destinazione sposa comunque il cugino, ma la vita nelle aride e inospitali distese del Karoo è molto diversa da quella cui era abituata a Londra. Frances è così concentrata su se stessa e sulle proprie sventure che presta poca attenzione all'incredibile e maestosa bellezza della natura che la circonda, ma soprattutto si lascia trascinare in una torbida storia d'amore illecito, cieca di fronte all'integrità e al valore dell'uomo che ha sposato. Edwin, infatti, preoccupato dall'epidemia di vaiolo che sta decimando gli indigeni impiegati nelle miniere di diamanti di Kimberley, denuncia molto coraggiosamente chi li sta sfruttando, mettendo così a repentaglio i grandi patrimoni dei ricchi proprietari bianchi.
Novembre 1890, Londra è stretta nella morsa di un freddo impietoso. Al 221B di Baker Street il fuoco arde nel caminetto e Sherlock Holmes sta bevendo il tè insieme al dottor Watson quando un uomo vestito con grande eleganza si presenta inaspettatamente, in preda a una grande agitazione. È Edmund Carstairs, un giovane mercante d'arte che si rivolge a Holmes in cerca d'aiuto teme infatti per la sua vita, poiché da settimane un losco figuro con un'orribile cicatrice sul volto lo segue. Intrigati dal racconto di Carstairs, Holmes e Watson decidono di indagare e all'improvviso si ritrovano coinvolti in una serie di eventi indecifrabili e inquietanti, che si dispiegano dalle strade buie di Londra al sottobosco criminale di Boston. Il caso si infittisce e tutto riconduce puntualmente alla misteriosa e sinistra "Casa della Seta", un'entità di cui sembri impossibile definire natura e contorni, una cospirazione pericolosa al punto da rischiare di distruggere le fondamenta della società stessa. Grazie all'intreccio diabolico e alla caratterizzazione dei personaggi, Anthony Horowitz riporta alla ribalta la figura di Sherlock Holmes in un nuovo romanzo concepito per i lettori di oggi senza però tradire minimamente lo spirito delle opere originali di Arthur Conan Doyle.
Prendi il quartiere a nord-ovest di una città. Prova ad attraversarlo, molte volte, fino a sentirlo familiare. Prova a conoscere i suoi abitanti: ci troverai gente che da quelle parti è nata e cresciuta e altri che si sono appena trasferiti, gente che sta dalla parte del potere e gente che non ne ha un briciolo, uomini che vivono in un posto speciale e uomini che un posto nemmeno ce l'hanno. E poi troverai tutti gli altri, quelli che stanno nel mezzo. Ogni città è così. Un mucchio di persone che vivono gomito a gomito, restando mondi separati. Ma fai attenzione, se guardi meglio verso il quartiere a nord-ovest, ti accorgi che ci sono anche uomini che capitano da quelle parti come un'apparizione, estranei che spuntano dal nulla e attraversano il confine, senza avvisare nessuno, senza permesso, e la loro semplice presenza rischia di sconvolgere l'intero sistema. Così accade un pomeriggio d'aprile, quando una sconosciuta si presenta alla porta di Leah Hanwell in cerca d'aiuto, obbligandola a uscire dal suo isolamento... Zadie Smith la segue, segue a nord-ovest quattro londinesi - Leah, Natalie, Felix e Nathan - e il loro tentativo di costruirsi una vita da adulti al di fuori di Caldwell, il quartiere popolare della loro infanzia. Dalle case ai parchi, dagli uffici ai pub, la loro Londra è un posto complicato. Un luogo meraviglioso ma anche crudele, dove le strade principali celano un labirinto di vie nascoste...
Quando finisce una storia, ne inizia un'altra. Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi si ama? Come si può ricostruire la propria vita, voltare pagina? Per Louisa Clark, detta Lou, come per tutti, ricominciare è molto difficile. Dopo la morte di Will Traynor, di cui si è perdutamente innamorata, si sente persa, svuotata. È passato un anno e mezzo ormai, e Lou non è più quella di prima. I sei mesi intensi trascorsi con Will l'hanno completamente trasformata, ma ora è come se fosse tornata al punto di partenza e lei sente di dover dare una nuova svolta alla sua vita. A ventinove anni si ritrova quasi per caso a lavorare nello squallido bar di un aeroporto di Londra in cui guarda sconsolata il viavai della gente. Vive in un appartamento anonimo dove non le piace stare e recupera il rapporto con la sua famiglia senza avere delle reali prospettive. Soprattutto si domanda ogni giorno se mai riuscirà a superare il dolore che la soffoca. Ma tutto sta per cambiare. Quando una sera una persona sconosciuta si presenta sulla soglia di casa, Lou deve prendere in fretta una decisione. Se chiude la porta, la sua vita continuerà così com'è: semplice, ordinaria, rassegnata. Se la apre, rischierà tutto. Ma lei ha promesso a se stessa e a Will di vivere, e se vuole mantenere la promessa deve lasciar entrare ciò che è nuovo.

