
Francia, 1891 - Léonie Vernier, una ragazza di diciassette anni, e suo fratello Anatole fuggono da Parigi per rifugiarsi a Domaine de la Cade, una tenuta di famiglia a pochi chilometri da Carcassonne. Ma nei boschi che circondano la casa, Léonie scopre un antico sepolcro abbandonato. C'è qualcosa in quel luogo che la turba profondamente e Léonie decide di andare a fondo nei segreti della famiglia. Ciò che emerge pian piano è una storia terribile di mistero e di sangue, legata a un mazzo di tarocchi dotato di strani poteri. Ma anche il presente non è meno minaccioso, perché c'è qualcuno che è disposto a tutto pur di eliminare suo fratello.
Francia, 2007 - Mentre svolge delle ricerche sulla vita del compositore Claude Debussy nell'apparente tranquillità della campagna ai piedi dei Pirenei, Meredith Martin incappa nelle tracce del suo passato. Sono esili, poca cosa, una fotografia ingiallita e una pagina con una melodia, ma la conducono quasi irresistibilmente a scoprire il legame con le vicende svoltesi nella stessa zona un secolo prima: la storia di un amore tragico, di una ragazza scomparsa, di un'anima inquieta, e dei tragici eventi di una notte fatale.
Autunno 1943: dopo la disfatta di Stalingrado, Hitler sa che la guerra è oramai perduta, e sa anche che l'imminente Conferenza di Teheran tra gli Alleati si occuperà di stabilire le condizioni della inevitabile resa del Reich nazista. Rendendosi conto che la resa incondizionata chiesta da Roosevelt sarebbe una rovina per la Germania, Hitler ha lanciato dei segnali di pace, cosa che a sua insaputa ha fatto anche Himmler, pronto a tentare persino un colpo di stato che sostituisca Hitler pur di raggiungere un accordo. Roosevelt e Stalin sono pronti a negoziare. Solo Churchill si rifiuta. In breve, a Teheran la tensione raggiunge il massimo grado, e la città, tra il tentativo di un colpo di mano tedesco e i contrasti tra gli Alleati, diviene il palcoscenico di una rappresentazione pericolosa i cui termini sono di un'importanza cruciale per il futuro del mondo. Al centro di questo gioco di specchi sta il protagonista Willard Mayer, filosofo di Harvard, aggregato al Controspionaggio americano come esperto della Germania, che Roosevelt sceglie come suo collaboratore. Intellettuale fascinoso e vitale, ma con un passato da nascondere, Mayer è il personaggio perfetto per quel mondo di menzogne, tradimenti e delitti che si dispiega davanti ai suoi occhi. Con questo libro Kerr torna alla fonte di ispirazione che sta alla base della sua 'Trilogia berlinese': gli anni della Seconda Guerra Mondiale e il thriller storico nel quale convivono personaggi reali e di invenzione.
"Il padiglione sulle dune", iniziato a Londra nel 1878 e concluso a Monterey, in California, due anni dopo, fu definito dal suo autore 'un vasto lavoro di carpenteria in nove capitoli e non so quante scene'. Cassilis e Northmour si trovano a difendere loro malgrado il padre della ragazza che entrambi amano, il disonesto banchiere Bernard Huddlestone, in fuga con i soldi sottratti ai carbonari italiani. E così, mentre quel remoto angolo della Scozia in cui si compie la vicenda va man mano infittendosi delle apparizioni sinistre e minacciose degli italiani in cerca di vendetta, il racconto di Stevenson diviene sempre più un bellissimo apologo sul coraggio e sulla viltà, sulla sete di ricchezza e sul bisogno di amore.
"Pamela" uscì tra 1740 e 1741 e ottenne subito uno straordinario successo di pubblico in Inghilterra e nei paesi europei nei quali nel giro di un paio d'anni fu rapidamente tradotto: persino Goldoni ne trasse l'argomento per una fortunata commedia. Cuore del romanzo sono le vicende di una cameriera sedicenne, di grande bellezza e ancora più grande virtù, che resiste ai tentativi di seduzione del proprio padrone, del quale pure è sinceramente innamorata, fino a riuscire a condurlo al matrimonio. Una trama di sconvolgente novità per l'epoca, con una protagonista donna, di umile condizione sociale, e per di più impegnata in una battaglia per affermare la parità dei sessi in materia di etica sessuale. Un romanzo che appare ancora oggi di interesse per la narrazione avvincente e ricca di suspense, per la minuziosa descrizione della vita quotidiana settecentesca, ma soprattutto per la finezza dell'analisi psicologica. Richardson rappresenta infatti con vivacità e sottigliezza rare le emozioni della protagonista e trova nella nuova forma del romanzo epistolare il veicolo più adatto per l'espressione di quel "sentimento" che il Settecento, il Secolo dei Lumi, andava proprio allora scoprendo.
Due amici scrittori, una giornalista ficcanaso, la storia di una clamorosa burla, un apologo sulla fama, sulla scrittura, sul pettegolezzo e sulle verità che andrebbero tenute nascoste. La trama: Fanny Tarrant è una giornalista pettegola e scorretta che con la sua penna ha inferto un colpo mortale alla carriera di Adrian, sceneggiatore di successo. Quest'ultimo, furibondo, si rivolge all'amico scrittore Sam e gli propone di diventare lo strumento della sua vendetta: Sam lascerà che Fanny lo intervisti, e approfitterà dell'occasione per distruggerla. Sam accetta, ma niente va secondo i piani e la trappola finirà per avere conseguenze imprevedibili per i tre protagonisti.
In "Una casa tra i limoni" Chris Stewart ci aveva fornito un resoconto della sua avventura in un piccolo paese dell'Andalusia dove si era rifugiato con la famiglia alla ricerca di una vita semplice. Ora, con "Un pappagallo sull'albero del pepe", l'ex batterista dei Genesis riprende a narrare le avventure (e le disavventure) della sua esperienza spagnola dove si ritrovano, in ordine sparso di apparizione, un pappagallo misantropo, vicini di casa in crisi amorosa, giornalisti decisamente troppo invadenti.
Dodici storie narrate da dodici personaggi e sgorgate dall'immaginazione di dodici autori: Dave Eggers, Zadie Smith, Irvine Welsh, Helen Fielding, Roddy Doyle, Melissa Bank e altri, incluso lo stesso Nick Homby, a cui si deve quest'idea. Il tono dei racconti è assai diverso, dissacrante, spiritoso, eccessivo, tagliente, specchio fedele dei personaggi che raccontano in prima persona... Un quarantenne che sprofonda in una crisi di mezz'età quando trova un topo morto in cucina; il cuoco di una prigione specializzato in "ultime cene"; un buttafuori skinhead che diventa guardia museale e si innamora di un quadro molto particolare, un collage di ritagli di giornali pornografici...
«Nel villaggio di Malbry facevano di tutto per non sognare mai. Dormivano su assi anziché su materassi, evitavano le cene pesanti, e quanto alle storie della buonanotte... be’. Questo non vuol dire che la magia fosse scomparsa. In effetti, negli ultimi quattordici anni il villaggio aveva assistito, in un modo o nell’altro, a più magia di ogni altro posto nei Mondi di Mezzo. Ed era colpa di Maddy, ovvio. Maddy Smith era una sognatrice, le piacevano i racconti, e peggio.»
Nel villaggio di Malbry non è facile essere giovani e coltivare i propri sogni. Le regole e la disciplina la fanno da padroni; i giochi e gli incantesimi sono stati proibiti. Eppure Maddy non ha mai smesso di credere nel potere dei sogni e della magia. Lei è diversa da tutti: è ribelle, curiosa, testarda, e sulla mano ha il marchio di una runa. Per molti si tratta di un segno maledetto, ma non per il Guercio, il misterioso straniero che racconta storie affascinanti, l’unico amico che Maddy abbia mai avuto. È lui a svelarle il misterioso linguaggio delle rune e a introdurla in quell’universo proibito e vietato dove sono nascosti gli incantesimi, la conoscenza e il segreto delle sue origini.
Mentre il futuro inciso sulla sua mano si avvicina giorno dopo giorno, una terribile catastrofe minaccia di distruggere per sempre quel mondo perduto.
Maddy è l’unica in grado di salvarlo: sarà un’avventura appassionante, una corsa contro il tempo, una guerra contro nemici dai poteri oscuri. Con Le parole segrete Joanne Harris continua a esplorare la realtà fantastica che l’ha fatta amare da milioni di lettori, fondendo le atmosfere di Chocolat con le antiche mitologie, a cominciare da quelle nordiche, dominate da Odino e Thor. Maddy affronta un percorso di crescita, dall’innocenza perduta alla consapevolezza del proprio destino, oltre le cupe regole dell’Ordine.
Anni Venti. Una banda variopinta di esemplari della jeunesse dorée inglese, che il ricchissimo e affascinante Max ha invitato a sue spese a una partita di piacere in Francia, si è data appuntamento alla stazione. Un topos classico della narrativa: ma "questo libro non somiglia a nessun altro" avverte Tim Parks nel saggio che lo accompagna. Una fitta nebbia gravita sulla stazione e sulla storia; una materia grigia che pervade tutto in modo subdolo, provocando scompiglio e disorientamento. Henry Green, "maestro del sottinteso" oltre che "santo del mondano", coglie le sfumature del parlato perforando, nelle quattro ore in cui si svolge la vicenda, le pareti della coscienza, anche quella di classe, così peculiare della società britannica.
È autunno inoltrato, a Edimburgo, e lo è anche per la carriera in polizia dell'ispettore Rebus. Mentre cerca di tirare le fila delle indagini irrisolte, a dieci giorni dalla pensione, ecco spuntare un caso misterioso che pare non avere né capo né coda. Un poeta russo dissidente, Aleksandr Todorov, viene ucciso con un colpo alla nuca, guarda caso mentre una delegazione di uomini d'affari russi è in città. Le alte sfere premono per archiviare il caso quanto prima. Ma un altro violento omicidio a breve distanza dal primo, che ha come vittima un tecnico del suono letteralmente bruciato vivo, convince Rebus che ci sia sotto ben altro. Ancor più quando nella vicenda sembra essere coinvolto Big Ger Cafferty, un tempo re della malavita di Edimburgo e vecchia conoscenza di Rebus, che nei suoi confronti ha una vera e propria ossessione. Rebus è sicuro che i crimini siano collegati: troppe le coincidenze, troppe le persone coinvolte che sembrano conoscersi - cosa quanto meno sospetta, se tutti non fanno altro che tentare di nasconderlo. Ma qual è il filo che lega le loro vite? In casi del genere, è difficile non pestare i piedi a qualcuno per arrivare alla verità, si tratti pure di malviventi russi. E c'è chi pensa di affibbiare a Rebus una sospensione, pur di tenerlo lontano dai guai...
Damian Baxter ha fatto davvero fortuna. Il suo nome compare spesso sul Sunday Times, nelle pagine della finanza. Con tutta la sua ingente fortuna, Baxter, però, non può nulla contro la malattia che lo sta consumando. Cancro al pancreas inoperabile, tre mesi di vita o giù di lì: è la sentenza accolta con britannico aplomb. L'unica cosa che gli rimane, nel poco tempo a disposizione, è esaudire un desiderio che si è fatto strada nella sua mente molti anni dopo l'arrivo di una lettera anonima: sapere se esiste da qualche parte un altro Baxter, un giovanotto cui lasciare il suo patrimonio, cinquecento milioni di sterline al netto delle imposte di successione. Quando si è sposato non ha tardato a scoprire la sua sterilità, conseguenza di una parotite che si era beccato durante un avventuroso viaggio giovanile in Portogallo. Ma prima della sfortunata malattia? Del resto, stando alla lettera a firma "La matta" che gli era arrivata, proprio una cosa simile potrebbe essere accaduta. Perché dunque non appurare la verità? Chiedendo l'aiuto magari del vecchio amico di Cambridge, lo scrittore non-troppo-famoso che sta con un'agente immobiliare irlandese? Certo, ci ha litigato con lo scrittore, durante un'esplosione di giovanile e incontrollata collera, acuita poi a bella posta dal desiderio di bruciarsi i ponti alle spalle. Ma chi altri potrebbe dargli una mano, visto che Damian Baxter non ha amici, poiché l'amicizia è sempre stata per lui un "tipo di rapporto incomprensibile"?
È il 1857, a Londra, e il capitano Kewley, pur di sfuggire a una condanna per contrabbando, accetta di seguire il geologo dilettante Wilson in Tasmania, dove lo scienziato crede, con l'aiuto di una piccola spedizione, di poter trovare le prove dell'esistenza scientifica dell'Eden biblico. Comincia così un'avventura che porterà il capitano in una terra inospitale e selvaggia, dove fra ribellioni, ammutinamenti ed episodi di sangue la vita di ognuno verrà sconvolta in maniera imprevedibile.