
Gli autori forniscono un quadro esaustivo dei fattori che contribuiscono al funzionamento della personalità e allo svolgimento delle transazioni dinamiche tra gli individui e l'ambiente socioculturale. In questa prospettiva, grande attenzione è dedicata ai sistemi psicologici che mettono le persone in grado di regolare le proprie azioni, e perciò di contribuire allo sviluppo delle proprie potenzialità. Il volume, destinato in primo luogo agli studenti di psicologia, è rivolto anche ai professionisti impegnati nei settori dell'economia, dell'istruzione, della tutela della salute, settori che esigono una conoscenza approfondita dei processi che regolano il funzionamento della personalità.
Quando un gruppo di lavoro riesce a esprimere accordo e collaborazione, avendo successo nei risultati che si prefigge, mostra di possedere la competenza del gioco di squadra. Ma benché i gruppi di lavoro nei diversi ambiti siano una realtà diffusa, non si può dire che tale competenza sia radicata e consolidata. Il volume si propone di offrire una riflessione su questo tema che da un lato focalizzi gli elementi in causa nelle situazioni in cui si tratta di costruire condivisione e consenso e dall'altro suggerisca regole e principi che rappresentino un riferimento di metodo nell'analisi dei problemi così come nella ricerca di soluzioni e nella presa di decisioni.
"Questo libro nasce da anni di esperienza nell'insegnamento della musica nelle più diverse situazioni e con i più diversi allievi: bambini, adolescenti, adulti, genitori, insegnanti, persone più o meno negate per la musica. L'idea alla base è che la musica può costituire un'occasione stimolante per giocare: si può scomporre e ricomporre in modo diverso, e si può stravolgere e deformare per creare altri suoni, altre melodie.I giochi, adatti per la scuola elementare e media, sono divisi in tre gruppi, che ruotano attorno ai concetti di ascoltare, perché non saper ascoltare ciò che si suona significa rendere l'esecuzione fredda e automatica, fare, soprattutto riprodurre i suoni che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, e inventare la musica, proponendo un brano completamente nuovo oppure rielaborandone uno già conosciuto, utilizzando la scrittura musicale o qualunque altro mezzo che non sia il suonare. All'interno di ogni sezione le attività sono organizzate in ordine di difficoltà e indipendenti l'una dall'altra, in modo che l'insegnante possa decidere autonomamente quale percorso seguire. Un libro divertente e innovativo, che invoglia i bambini ad avvicinarsi alla musica attraverso giochi divertenti."
Giuseppe Chinnici. Docente di Economia della Comunicazione e di Organizzazione ed Economia dello Spettacolo, opera da oltre trent'anni nella vasta area delle comunicazioni. Autore di numerose pubblicazioni, Giuseppe Chinnici è stato Direttore delle Relazioni esterne di multinazionali. Svolge attività di consulenza in Italia e all'estero ed è impegnato in organizzazioni di volontariato.
Il concetto di globalizzazione costituisce una chiave teorica decisiva per comprendere i radicali mutamenti sociali in corso a livello mondiale. A partire dagli anni Novanta anche la sociologia ha contribuito a dare una maggiore definizione analitica del fenomeno globalizzazione, cercando di allargare lo sguardo oltre la dimensione nazionale per dar vita ad una nuova sociologia, che renda conto dei fenomeni di unificazione e diversificazione a livello globale. L'autore rivisita la riflessione di alcuni dei maggiori sociologi contemporanei come Bauman, Beck, Gallino, Giddens, Robertson, Wallerstein, mettendo a confronto le diverse tesi degli autori sulla società dell'era globale e fornendo un quadro del dibattito che ne è seguito.
Lajos Egri, ungherese trapiantato a New York negli anni Trenta, ha fatto parte di quella generazione di immigrati europei che hanno contribuito a fare grande il cinema americano. Scrittore e regista teatrale, fu il primo ad affrontare il problema di come analizzare e scrivere un copione in maniera strutturale ma senza regole né formule. Il libro, pubblicato nel 1942, divenne immediatamente un cult-book ed è un testo base ancora oggi nelle cattedre di scrittura creativa di tutte le principali università americane, da Yale a Harvard a Stanford, dalla Columbia di New York all'UCLA di Los Angeles. Nel 1965 era già stato tradotto in diciassette lingue e da allora, dopo la "Poetica" di Aristotele, è rimasto il libro più citato e apprezzato da tutti i grandi maestri della scrittura cinematografica, da Robert McKee a Linda Seger. Un classico di cui, nella prefazione americana del libro, il produttore teatrale Gilbert Miller scrisse: "È la prima volta che leggo un libro che mi dice perché un play non funzionerà in scena, e tutto questo molto tempo prima che io abbia firmato contratti con artisti ben pagati e che abbia messo in moto una produzione che mi costerà quanto una villa a Long Island. [...] La migliore delle molte cose che io posso dire su "The Art of Dramatic Writing" è che da ora in poi l'uomo comune, incluso me stesso, non avrà più scuse [...]. Leggendo il libro di Lajos Egri, saprete perché un romanzo, un film, un testo teatrale, un racconto vi risulta noioso. O appassionante".