
Questa VII edizione, ampliata e aggiornata, fa il punto del Diritto Pubblico Comparato, disciplina in continua e crescente evoluzione. La prima parte tratta della teoria generale alla luce delle più recenti posizioni della dottrina, soprattutto in relazione al "controllo politico" della comparazione. Sono altresì messi in rilievo i nuovi orientamenti sulla comparazione per "modelli", sulla dinamica delle fonti multilivello, sulla mondializzazione, etc. evidenziando il rischio di un uso strumentale dei dati da comparare. Nella seconda parte sono analizzati i lineamenti storico istituzionali dei principali ordinamenti di civil law e common law (Regno Unito, Stati Uniti, altri ordinamenti di common law, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Russia). Il volume, per come è concepito, si rivolge prevalentemente ai corsi universitari, ma costituisce anche una lettura critica per chiunque voglia ampliare le proprie conoscenze sulle forme di governo contemporanee.
Nelle società della tarda-modernità esistono forme differenziate di coppia, ognuna sembra dar luogo a una coppia mista: non c'è la famiglia, ma una vera e propria polifonia di famiglie. Se questa è la realtà, alla quale si accompagna l'affermarsi crescente del single come ideale di vita, è possibile parlare della famiglia come di un «esistenziale», come un tratto costitutivo del vivere umano? È la domanda-guida del libro che, nella prospettiva di una pedagogia e di una filosofia della persona, indaga il poter essere e dover essere dell'amore e del "famigliare", segnato dal principio-generosità. In ogni grado - la relazione erotica, il legame coniugale e l'alleanza sponsale - in questione è un modo d'essere che è offerta di libertà: permette nuove conquiste nel viaggio alla scoperta di sé e dell'altro. In questo orizzonte si può comprendere come l'amore di coppia possa diventare cifra dell'esistenza personale, e in che senso la comunità familiare possa custodire la genealogia della persona: dona a ogni soggetto una mente, un desiderio. Soprattutto - se definita dalla disponibilità ad accogliere «chi viene sempre da altrove» - apre una chiara intuizione della logica del dono, ritmo originario della vita. Chiave della famiglia come esistenziale è una relazionalità riconoscente. È un'antropologia che vede ed intende l'amore e la vita di famiglia come operatori di felicità e di senso; permette di poter oggi «scorgere il sacro insediarsi stabilmente nei cuori», quasi fosse profezia di un inedito umanesimo dell'intimità.
Una riflessione sul significato della virtù della saggezza, o prudenza, in età giovanile e una serie di proposte didattiche e metodologiche per aiutare gli adolescenti ad acquisirla, alla luce degli apporti più recenti di tipo teorico-filosofico e psicologico-pedagogico. «Di fronte alle scelte valoriali, alle dimensioni progettuali della vita, alle definizioni del senso delle azioni umane, una buona parte degli adulti oggi si è ritirata, lasciando gli adolescenti soli. Così si è creato un considerevole gap generazionale, che le nuove tecnologie accrescono continuamente; infatti le comunità dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti, attraverso la tecnologia digitale, hanno dato vita a meccanismi autoreferenziali con i quali governano se stesse, indifferenti al mondo lontano e poco affascinante degli adulti».
Il linguaggio giovanile è una varietà di lingua impiegata, in maniera più o meno costante, da adolescenti e postadolescenti in situazioni di comunicazione (orale, scritta, mediata dal computer) tra coetanei. Ma i giovani impiegano anche la lingua comune, spesso in via di formazione, nel contatto con i famigliari, con gli adulti, con gli estranei al gruppo dei pari. Non sempre, quindi, la "lingua dei giovani" si esaurisce nell'uso di "linguaggi giovanili", cui va peraltro stretta la definizione di gergo propriamente detto (nonostante la presenza di elementi gergali) perché l'intento di segretezza è minoritario rispetto a quello ludico e identitario, e anche di crescita e consolidamento linguistico. Alla definizione e allo studio dei diversi aspetti dei linguaggi giovanili e al loro apporto alla lingua quotidiana si sono dedicati, dai primi anni Ottanta, sociolinguisti, storici della lingua italiana, sociologi e pedagogisti. In questo volume l'autore raccoglie i suoi scritti, spesso pionieristici, pubblicati sull'argomento nell'arco di un trentennio, aggiungendovi tre saggi sulla formazione linguistica di giovani in ambiente scolastico. Alcuni, e specialmente i più lontani nel tempo, sono studi di carattere definitorio, con particolare attenzione alla collocazione di LG tra le varietà del repertorio linguistico italiano; altri riguardano ricerche dirette sul campo con questionario.
Questo libro rappresenta il risultato della fruttuosa relazione esistente tra l'Università IULM e le aziende partner dell'Executive Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa. Più specificamente deriva da una proposta rivolta da Pirelli una delle aziende partner, ai partecipanti del Master di indirizzare i loro project work sul tema della misurazione dei risultati della comunicazione. Il libro rappresenta dunque una raccolta di progetti sul tema della misurazione dei risultati della comunicazione scritti dai partecipanti dell'edizione 2014 dell'Executive Master, scelti e curati da Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti e introdotti da Maurizio Abet Direttore della comunicazione di Pirelli. Essi offrono stimoli concettuali e spunti pratici utili sia a chi già lavora per confrontarsi su pratiche professionali diverse dalla propria, sia agli studenti che sono interessati ad approfondire il tema della misurazione dei risultati della comunicazione. L'Executive Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa è un percorso formativo di alta specializzazione rivolto ai professionisti che operano nel settore delle relazioni pubbliche e della comunicazione di imprese, enti e agenzie organizzato dalla Scuola di Comunicazione IULM in partnership con FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), ASSOREL (Associazione Italiana delle Agenzie di Relazioni Pubbliche) e con il gruppo delle diciotto aziende partner, i cui loghi sono riportati qui sotto.
Una introduzione essenziale e coerente alla pedagogia sociale articolata in tre sezioni. Il percorso storico individua i testimoni privilegiati, distribuiti nel corso dei secoli, che hanno interpretato il rapporto tra educazione e politica in modo profondo e innovativo, dall'Antico Testamento alla "pedagogia degli oppressi" di Freire e l'attenzione agli ultimi di don Milani. Alla complessa definizione di un quadro epistemologico di una disciplina ancora "giovane" è dedicata la seconda sezione, che presenta anche un'analisi dei principali metodi di intervento e di ricerca. Chiude il volume un percorso tematico, ordinato attorno al configurarsi della pedagogia sociale come scienza pratica rivolta alle condizioni che possono permettere una buona vita sociale (libertà, democrazia, legalità, cooperazione...). Un testo pensato per gli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze dell'educazione ma destinato anche ad accompagnare l'attività lavorativa.
"Con un gusto ardimentoso ed enciclopedico Ripellino passa in rassegna una folla di persone, luoghi, libri, ombre, edifici, relitti, echi e bagliori della civiltà praghese: sepolcrali ossessioni alchemiche di Rodolfo II e passeggiate notturne di Kafka, taverne picaresche del soldato S'vejk e antri del Golem, caffè letterari e chiese spettrali, tutti travolti dalla continua sopraffazione politica-etnica-religiosa che ha visto il calvario boemo sotto il tallone della Controriforma, di Hitler, di Stalin e dei suoi successori." Claudio Magris. Il libro, a metà tra saggio e romanzo, è stato pubblicato per la prima volta nel 1973.
Il manuale presenta un quadro articolato della metodologia osservativa in psicologia dello sviluppo e dell'educazione. Nella prima parte si illustrano i diversi tipi di osservazione e i principi teorici su cui si fondano. La seconda parte è dedicata agli strumenti di osservazione e valutazione del comportamento infantile nei principali domini dello sviluppo: cognitivo, comunicativo, linguistico e sociale. Una serie di apparati didattici integra utilmente l'esposizione.
Questo volume di «elementi maior», attraverso un’agile e completa panoramica dei fondamentali argomenti di diritto processuale penale, consente, grazie al linguaggio semplice e all’esposizione sintetica, una visione d’insieme del programma istituzionale.
Nel testo, tra i provvedimenti normativi intervenuti in materia, si segnalano il D.L. 26-6-2014, n. 92, conv. in L. 11-8-2014, n. 117 sui rimedi risarcitori di sovraffollamento carcerario e sui limiti della custodia cautelare in carcere, il D.Lgs. 1-7-2014, n. 101 sul diritto all’informazione nei procedimenti penali e la L. 28-4-2014, n. 67 in materia di messa alla prova.
Il lavoro riporta, per ogni capitolo, un utile glossario, con le definizioni delle parole più tecniche, indispensabili per facilitare la comprensione del lessico giuridico e le più frequenti questions per mettere in evidenza gli aspetti più problematici della disciplina.
Questo volume di "elementi maior" vede la luce in una fase in cui le innovazioni nell'ambito dell'organizzazione e delle attività delle pubbliche amministrazioni si susseguono a ritmo vorticoso, con l'obiettivo di consentire una visione aggiornata e d'insieme del diritto amministrativo. La trattazione, infatti, ha ad oggetto tutti quegli argomenti che, per la loro importanza o per la frequenza con cui costituiscono domanda d'esame, rappresentano gli snodi essenziali di una buona preparazione e, grazie ad un linguaggio semplice e ad una esposizione sistematica, il testo viene incontro alle esigenze di studenti e concorsisti, sempre in lotta con il poco tempo a disposizione. Esso è stato totalmente ripensato alla luce delle numerose novità legislative che, in tempi recenti, hanno interessato la P.A.: si segnalano, tra le altre, per la loro rilevanza, la cd. legge Delrio, L. 7-4-2014, n. 56, che ha dettato prescrizioni su Città metropolitane, Province, Comuni, unioni e fusioni di Comuni, nonché il D.L. 24-6-2014, n. 90, conv. in L. 11-8-2014, n. 114, cd. riforma P.A. Renzi-Madia, recante disposizioni urgenti per la semplificazione, la trasparenza e l'efficienza degli uffici giudiziari. L'opera si giova, infine, di una serie di "questions", finalizzate ad evidenziare gli aspetti più problematici, e di numerosi box di approfondimento. Un breve glossario di termini specialistici (o riferiti ad altri rami del diritto), posto a conclusione dei capitoli, facilita la comprensione degli argomenti trattati.
La definizione sociale di ciò che costituisce un problema è storicamente e culturalmente relativa. E in tutti i contesti di vita si configurano come problemi sociali fenomeni che irrompono all'interno dei confini fisici e simbolici dell'ambiente societario e ne chiedono la ridefinizione. Nella società contemporanea a far problema è ancora innanzitutto ciò che esprime la diversità, considerata fonte di preoccupazione, se non una minaccia, per la comunità di appartenenza e i valori che questa condivide. Nel processo di problematizzazione della differenza e dei soggetti che la esprimono, i sistemi culturali svolgono un ruolo determinante. In particolare, il sistema mediale interviene potentemente non solo per la sua capacità di portare l'attenzione su particolari problemi, ma anche per quella di orientare l'opinione pubblica sulle possibili soluzioni. Da qui l'importanza di una lettura critica delle questioni sociali che a fatica cercano di uscire dai coni d'ombra dell'informazione o che rischiano di entrare nelle routines produttive solo in funzione degli interessi espressi dalle arene politiche contingenti. Assumendo una prospettiva di sociologia della differenza, il volume si interroga su cosa sta cambiando nell'incontro fra i vissuti difficili di particolari soggetti e le minacce percepite dal sistema, nonché nella rappresentazione che ne offre la stampa italiana.
Fra i dodici e i ventiquattro anni si verificano nel nostro cervello cambiamenti decisivi, non sempre facili da affrontare. Daniel J. Siegel, psichiatra di fama internazionale, sfata qui una serie di luoghi comuni sull'adolescenza, descrivendola come una fase di grande vitalità. È durante l'adolescenza che apprendiamo abilità importanti: diventiamo autonomi dalla famiglia, impariamo a correre rischi per affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Siegel descrive come il comportamento degli adolescenti sia influenzato dall'intenso sviluppo cerebrale che avviene in questa fase della vita. Basandosi sulle più recenti scoperte nel campo della neurobiologia interpersonale, l'autore propone una serie di strategie stimolanti per applicare nella pratica le conoscenze riguardanti il funzionamento cerebrale: sono strategie che aiutano gli adolescenti a rendere più gratificanti i rapporti con gli altri e che servono ad alleviare il disagio e la solitudine che a volte assalgono genitori e figli in ugual misura. Una guida per comprendere la mente dei ragazzi, che aiuterà adolescenti e genitori a dare il meglio di sé anche oltre questa fase della vita.