
Il volume raccoglie i testi "costituzionali" dell'Unione europea, a cominciare da quelli che vanno sotto il nome di "Trattato di Lisbona", vale a dire il "Trattato sull'Unione Europea" e il "Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea", e a seguire con la "Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea", finalmente formalizzata da quel Trattato. Sono altresì raccolti in modo sistematico taluni testi che integrano, affiancano o comunque aiutano a comprendere quei trattati, nonché tutti i principali atti che definiscono il sistema giuridico-istituzionale dell'Unione: e segnatamente quelli relativi al complesso apparato organizzativo e ai principi fondamentali dell'Unione. L'ultima parte è dedicata ai rapporti tra l'Italia e l'Unione europea. Diversamente dalle precedenti, questa nuova edizione privilegia gli atti relativi ai profili istituzionali dell'Unione. Coerentemente infatti con le sue finalità di supporto per i corsi universitari sul diritto dell'integrazione europea, il "Codice" prende atto del fatto che oggi tali corsi si sono dovuti adattare alla realtà della straordinaria espansione di quel diritto, e quindi sempre più ormai si concentrano sugli aspetti istituzionali, lasciando ad altre discipline lo studio dei diversi settori di azione dell'Unione.
A che età e con quali modalità introdurre gli schermi - della televisione, del videogioco, del computer - nella vita dei bambini? La formula 3-6-9-12 indica quattro tappe fondamentali: 3 anni, l'entrata nella scuola dell'infanzia; 6 anni, la primaria; 9 anni, l'incontro con la letto-scrittura; 11-12 anni, il passaggio alla scuola secondaria. Così come esistono regole per introdurre nella dieta del bambino latticini, verdure e carne, allo stesso modo è possibile immaginare una "dietetica" degli schermi, per imparare a usarli correttamente. Rinunciando a due tentazioni: idealizzare queste tecnologie e demonizzarle. Un testo rivolto a genitori e insegnanti, per capire e approfondire un nodo educativo sempre più centrale.
Qual è il reale significato delle nostre pratiche comunicative e quali implicazioni sociali ne derivano? La presenza di tanti dispositivi e sistemi di comunicazione (dai cellulari ai social network sites) nella vita di tutti i giorni ci fa sembrare naturale abitare in un ambiente tecnologizzato: il mondo offline e quello online sono ormai intrecciati in modo indissolubile e annullano i confini tra reale e virtuale, tra identità personale e rappresentazioni sullo schermo. In questo complicato paesaggio culturale è necessario sviluppare un robusto approccio di Media education: una disciplina istituzionale che guida alla socializzazione con i nuovi media, compito arduo che i giovani (i cosiddetti nativi digitali) e gli adulti (gli immigrati digitali) sono costretti di solito a improvvisare, spesso in solitudine, senza le competenze necessarie per affrontare la complessità dei codici mediali e dei contenuti da essi veicolati. Questo libro costituisce un passo in avanti per capire rischi e opportunità presenti nel mondo multimediale. Mediante gli strumenti teorici forniti dalla sociologia individua alcuni temi-chiave della Media education - società postmoderna, giovani, cambiamenti nelle forme di socializzazione - in una fase dell'evoluzione sociale in cui non ci si può permettere di abbassare la guardia nei confronti dei pericoli insiti nell'uso della rete e dei social media, luoghi affascinanti e ricchi di potenzialità ma anche densi di minacce.
L'obiettivo ultimo dell'edizione di "Strategia Aziendale" consiste nell'offrire ai docenti la massima efficacia in aula, un risparmio di tempo nella preparazione delle lezioni e gli strumenti necessari affinché gli studenti possano considerare il corso estremamente piacevole, istruttivo e, in definitiva, uno dei migliori della loro carriera universitaria. L'edizione ha una struttura in dodici capitoli e include un'ampia raccolta di casi ben articolati e frutto di un'attenta ricerca, ricchi di tematiche decisionali coinvolgenti e di importanti elementi formativi. Una spiegazione efficace dei principali concetti e strumenti analitici caratterizza questo testo. Sono stati integrati i più recenti risultati della letteratura di settore e le best practices delle imprese, per mantenersi al passo con l'evoluzione sia della teoria sia delle applicazioni pratiche. Gli aggiornati inserti pillole di strategia aziendale sono arricchiti con numerosi esempi e la sezione degli esercizi di fine capitolo è stata ampliata e adeguata a standard più elevati. I contenuti dei capitoli sono equilibrati e ancorati alla tradizione, rispecchiando i più validi precetti del mondo accademico e, allo stesso tempo, i più efficaci approcci strategici della realtà professionale.
Accusata di semplicismo e colpevole d'inferiorità rispetto al cinema, spesso caratterizzata come un'immensa terra di nessuno, la televisione esercita un potere ineludibile sulla nostra cultura. Il segreto del suo successo risiede probabilmente nella notevole complessità narrativa celata dietro l'apparente semplicità, come evidenzia questo testo "classico" di Kristin Thompson per la prima volta tradotto in italiano. Dopo aver guardato alle tecniche narrative che i due media condividono, il volume si focalizza sulle sfide proprie della televisione e sulle strategie da essa elaborate al fine di organizzare il senso e mantenere vivo l'interesse del pubblico, mostrando la capacità della televisione di non limitarsi ad adattare le tecniche del cinema e di contribuire in modo autonomo a modificare le forme narrative tradizionali. Facendo riferimento a classici del grande e del piccolo schermo, ma anche a prodotti recenti, l'autrice spiega come gli adattamenti, i sequel, le serie e le saghe abbiano alterato le nozioni ampiamente acquisite di chiusura e autorialità, procedendo quindi a elaborare, attraverso il confronto tra "Velluto blu" e "Twin Peaks" di David Lynch, la nozione di "televisione d'arte" in rapporto a quella più familiare di "cinema d'arte".
Attingendo ai lavori di sociologi, storici della cultura, politologi, studiosi della comunicazione, Thompson traccia un itinerario attraverso una serie di temi interrelati: il sorgere dell'interazione mediata, la creazione di nuove forme di visibilità sociale, la trasformazione della tradizione, la ridefinizione del processo di formazione individuale, i mutamenti nello statuto della sfera pubblica. Il volume colloca lo studio dei mezzi di comunicazione in un contesto interdisciplinare che ha per oggetto l'affermazione e l'evoluzione dei caratteri costitutivi delle società moderne.
L'estrema complessità della teologia come "scienza" rischia di essere un ostacolo insormontabile per gli studenti che faticano a orientarsi nella pluralità delle discipline esegetiche e storiche, teoriche e pratiche. E l'oggetto proprio della teologia stessa, la fede in Dio, rischia di allontanarsi mano a mano che si penetra nel groviglio dei testi, delle correnti interpretative e delle teorie. Oltre a far comprendere l'unità interna di questa disciplina, è necessario - sostiene l'autore - attivare i legami con l'esperienza spirituale (direzione a cui conducono la riabilitazione post-moderna della nozione di "esperienza", l'interesse per la narratività e il concetto di "testimone") ed evidenziare la necessità di un approccio critico che si manifesta nella capacità di argomentare, oggi spesso soppiantata da un eccesso di narrazione e di volontà testimoniale. Al di là dell'oscillazione fra l'assenza di tradizione e la sua espressione folkloristica, che va di pari passo con una ripetizione sterile e una difesa integralista, la sfida dell'insegnamento è quella di illustrare la creatività culturale che il cristianesimo ha dimostrato volendo mantenere la sua unica e doppia fedeltà al ministero di Cristo e alle condizioni storiche dei destinatari del suo vangelo.
Un testo introduttivo che mette in condizione gli studenti di affrontare i problemi più pressanti dello sviluppo odierno fornendo loro gli strumenti concettuali e quantitativi della teoria economica contemporanea. L'economia: adotta un approccio nuovo che integra i più recenti sviluppi dell'economia, come la teoria dei contratti, l'interazione strategica, l'economia comportamentale e l'instabilità finanziaria, incoraggia gli studenti ad approfondire temi attuali come la disuguaglianza, il cambiamento climatico, l'instabilità economica, la creazione di ricchezza e l'innovazione, fornisce una trattazione integrata di micro e macroeconomia, mette in relazione i modelli e i concetti con l'evidenza empirica a partire dai temi e i problemi dell'economia reale.
Fin dalla sua fondazione, nel 1994, il Boston Change Process Study Group (bcpsg) ha privilegiato lo studio del cambiamento in psicoterapia. In questo volume sono raccolti, per la prima volta, gli articoli che illustrano le principali scoperte compiute da questo gruppo di fama internazionale. I concetti ormai ben noti di "now moment", "conoscenza relazionale implicita", "momento di incontro", "processo di riconoscimento", "qualcosa in più dell'interpretazione" trovano qui la spiegazione delle loro origini e sono inseriti in una cornice che permette di comprendere il contesto in cui sono stati concepiti e la risonanza che hanno avuto nella comunità scientifica. Gli ambiti e i temi delle ricerche condotte dal Boston Group sono stati subito considerati cruciali per gli sviluppi della psicologia e della psicoterapia. È anche merito del bcpsg se oggi tutti i ricercatori dell'età evolutiva e i neuroscienziati attribuiscono alle prime interazioni madre-bambino un ruolo fondamentale per la salute psicologica e lo sviluppo.
Nato dalla vasta esperienza dell'autrice, che da anni si occupa dell'integrazione di bambini stranieri a scuola, questo libro propone un percorso di educazione interculturale per la scuola primaria basato su giochi e attività che coinvolgono tutta la classe, con il principale obiettivo di affrontare le problematiche legate all'immigrazione, alle paura delle differenze, all'uso di pregiudizi e stereotipi. Lo scopo è quello di avvicinare gli alunni italiani ai compagni stranieri e viceversa, favorendo la conoscenza reciproca delle culture di origine attraverso giochi motori e cooperativi, giochi di ruolo, giochi sul concetto di identità, giochi linguistici, attività per imparare a conoscere la geografia del mondo, giochi per prendere coscienza dei diritti dei bambini, giochi per avvicinarsi alle tradizioni, agli usi, ai costumi e ai cibi delle altre culture. Oltre alle attività, il volume propone 10 storie i cui protagonisti sono bambini di origine marocchina, filippina, senegalese, russa, albanese, palestinese, pakistana, brasiliana, cinese e rom.