
Il volume vuole essere un contributo alla riflessione su famiglia, vita, bioetica. La famiglia ha da sempre un ruolo fondamentale nella valorizzazione, promozione, celebrazione e servizio alla vita. Il volume prende in esame, oltre ad aspetti di meta-etica, alcuni temi di bioetica. Con una particolare attenzione a due ambiti dell'intervento educativo: la salute e la sessualità.
La capacità di affrontare il conflitto come confronto, gestione di forti contrasti e risoluzione di problemi in maniera efficace è un fattore determinante del successo o del fallimento di un’organizzazione. Il conflitto è motore e propulsore delle relazioni per la sopravvivenza e l’evoluzione dei sistemi organizzativi, un potente strumento di cambiamento organizzativo di cui vanno comprese origini, dinamiche e funzioni per una sua corretta gestione. L’obiettivo di questo lavoro è quello di fornire un contributo allo studio del conflitto nelle scienze organizzative, analizzando e rielaborando la letteratura sul tema relativa a un orizzonte temporale di circa cinquant’anni, al fine di attuare un processo di schematizzazione e giungere a una possibile chiarificazione terminologica e a un approccio del fenomeno per livelli organizzativi. Il tentativo è di dare una “visione schematica” del fenomeno senza avere la pretesa di essere completi ed esaustivi, data la moltitudine dei contributi presenti a riguardo.
Il volume è dedicato alla terza edizione della Scala Leiter, strumento per la valutazione cognitiva interamente non verbale, con adattamento e taratura italiana. Le novità della Leiter-3 sono molteplici; tra le principali, l'ampliamento del range di età e l'inserimento di nuovi subtest. Il lavoro è suddiviso in quattro parti. Nella prima si descrivono la storia della Scala e la sua architettura. Nella seconda parte sono presentate le abilità misurate dalla Leiter-3 e i subtest, con indicazioni per la somministrazione rivolte sia ai clinici con esperienza nell'uso della precedente edizione (Leiter-R) sia a quelli che si avvicinano per la prima volta allo strumento. La terza parte è dedicata alla lettura dei risultati della valutazione cognitiva: si descrivono i punteggi di Indice, quelli dei subtest, i punteggi supplementari e le differenze tra punteggi all'interno del profilo. Nell'ultima parte, infine, sono presentati alcuni studi relativi alle popolazioni speciali e diversi casi esemplificativi delle applicazioni della Leiter-3 e della stesura della relazione nella pratica clinica.
Il volume riporta le riflessioni epistemologiche e metodologiche formulate dal gruppo di ricerca sulla psicoterapia operante dal 1993 (progetto di VALutazione delle TERapie psicologiche, VALTER), e il confronto fra alcuni degli studiosi italiani, di diverso indirizzo teorico, che si occupano di ricerca sulla psicoterapia. In sintesi viene offerta una organica proposta di criteri e strumenti da analizzare per una valutazione della psicoterapia, in un'ottica sia "intramodelli" che "inter-modelli".
Moltissimi dati esistono riguardo l'efficacia delle psicoterapie, ma poco ancora si sa su come questa efficacia venga raggiunta. Questo testo presenta i risultati di alcuni studi centrati su come terapie psicologiche funzionano nei diversi contesti reali di pratica. I contributi ospitati nel volume esemplificano un metodo di studio del cambiamento terapeutico che integra analisi qualitative, fondate sulla narrazione dei casi singoli, con analisi quantitative in grado di misurare alcune variabili riferite agli stessi casi e valutate in termini psicometrici.
I test psicologici conoscono oggi una grandissima diffusione. Diviene dunque utile, e in certi casi indispensabile, saper riconoscere lo spartiacque fra una psicologia approssimativa e pseudo-scientifica - che purtroppo dilaga sui mass-media e persino nelle aule dei tribunali - e una seria psicologia scientifica impegnata nella comprensione del funzionamento della mente umana e nel prudente tentativo di "misurarne" alcuni aspetti. Questo libro fornisce le essenziali coordinate teoriche e metodologiche alla base dell'uso dei test e ne esamina le principali categorie, offrendo una gamma di esempi nei diversi campi di applicazione. I diversi capitoli approfondiscono le categorie di test intellettivi, attitudinali, di profitto e di personalità (inclusi i tanto discussi "proiettivi"), indicando il loro possibile utilizzo: dall'esame neuropsicologico alla valutazione della disabilità, dall'orientamento professionale alla psicologia del lavoro, dalle perizie agli accertamenti in ambito giuridico-forense.
Contro la diffusa tendenza a considerare la propria civiltà oggettivamente superiore alle altre e contro l'opposta convinzione che le culture siano tutte uguali, in quanto "mondi incommensurabili" tra i quali non vi sarebbe possibilità di confronto critico ma semmai il rischio di scontro, questo volume propone una serrata difesa epistemologica ed ermeneutica del dialogo tra individui appartenenti a culture e religioni diverse. Esplorando le ragioni filosofiche del dialogo e proponendo strumenti metodologici che permettono di comprendere anche quelle che sembrano le più assurde ragioni altrui, questo lavoro vuole dimostrare come il dialogo, a prescindere dalle differenze culturali tra gli interlocutori, sia sempre in linea di principio possibile e rappresenti un insostituibile dispositivo per incrementare la capacità di problem solving. L'autore delinea l'identikit di un homo dialogicus epistemologicamente conscio che nessun valore può essere dimostrato assoluto e che interpreta il politically correct non con sospensione del giudizio su chi considera diverso, ma come libero esercizio della discussione critica. Consapevole che quella del dialogo è una scelta di vita, l'homo dialogicus rifiuta la critica ad hominem e intende trasformare le differenze in opportunità, vedendo nell'apertura a ciò che è "altro" una straordinaria occasione per ampliare il proprio orizzonte culturale, per conoscere meglio se stesso e il proprio mondo.
Nel XX secolo solo le superpotenze hanno la forza di definire le regole e la prassi del sistema internazionale. Due i protagonisti storici: gli Stati Uniti, con la forza di un capitale finanziario che influenza le relazioni globali; l'Unione Sovietica, promotrice di un'ideologia altrettanto globalizzante. È nello scontro fra modelli di sviluppo, oltre che in quello della potenza militare, che si gioca la vita internazionale del dopoguerra: fra un'idea occidentale diretta al raggiungimento di società compiutamente aperte e pluraliste e le forze che a questo progetto si sono opposte. Il XXI secolo si apre, dal canto suo, su un quadro a tinte decisamente forti; la dominazione americana sul mondo del dopo guerra fredda entra definitivamente in crisi, avanza strisciante la minaccia del terrorismo globale, compaiono nuovi protagonisti sulla scena mondiale, dalla Cina all'India all'America Centrale e Latina, si modificano il ruolo dell'Unione Europea e quello delle Nazioni Unite, che cambiano i loro rapporti con l'alleato americano.
La nuova edizione di questo volume da conto della serie di eventi che, con l'inizio del XXI secolo, ha radicalmente modificato i caratteri del sistema internazionale. Questi i principati elementi di novità: il preciso delinearsi della crisi di supremazia americana, messa in evidenza dalla mancata soluzione dei problemi mediorientali e dall'affiorare di un sistema internazionale composito; il nuovo contesto generato dall'emergere della forza economica e-o politica della Cina e dell'India; il ruolo dell'Europa dopo la bocciatura del progetto di Costituzione e in vista della ratifica del trattato di Lisbona; il declino e i caratteri della ripresa russa sotto Putin e fino alla presidenza Medvedev; il progressivo sottrarsi dell'America latina dal controllo statunitense; l'emergere in Africa dei primi segni di uscita dall'isolamento.
I mutamenti del linguaggio della politica internazionale e l'affiorare di nuove sigle o di nuove definizioni rendono spesso molto complicata la comprensione dei problemi che, nell'età della globalizzazione, sono al centro dell'interesse di studiosi, studenti, giornalisti o comuni lettori. Questo lessico cerca di dare un contributo di semplificazione. Non pretende di chiarire il significato di tutte le parole possibili né vuole essere un piccolo manuale onnicomprensivo. Le espressioni elencate sono il frutto di una scelta che omette nozioni spiegate da qualsiasi buona enciclopedia. Invece l'attenzione è concentrata su termini che solo di recente sono entrati nel lessico comune della politica internazionale o a problemi oggi attuali. Anche se marginalmente e grazie al tentativo di usare meglio parole di consuetudine diversa, il volume si propone di contribuire a comprendere meglio ciò che ha acquistato un peso risolutivo nelle questioni che regolano i rapporti internazionali, oltre a chiarire espressioni del parlare comune tipiche del gergo usato dalla diplomazia.
Una ricostruzione storica unitaria degli eventi che hanno radicalmente modificato i caratteri del sistema internazionale tra il 1919 e il 1945: il dopoguerra, contrassegnato da problemi come il revisionismo tedesco, l'insoddisfazione francese e l'ambivalenza italiana; la paura della ivoluzione russa e la grande depressione economica che paralizza gli Stati Uniti nel '29; la Germania hitleriana e l'Europa del secondo conflitto mondiale. Il rovesciamento di alleanze nel 1941, segnato dall'attacco tedesco all'Unione Sovietica, è il momento di svolta, così come un altro momento è l'attacco giapponese agli Stati Uniti con la globalizzazione del conflitto. La prima questione atomica conclude questa fase della storia mondiale.