
Una trattazione mirata sulle Politiche dell'Unione europea: mercato interno; spazio di libertà, sicurezza e giustizia; politica agricola e della pesca; politica economica e monetaria; politica della concorrenza; politica regionale; politica commerciale; politica estera e di sicurezza comune; politica sociale e dell'occupazione; politica dei trasporti etc. La settima edizione, che tiene conto delle più recenti e numerose novità normative, riporta in particolare i seguenti provvedimenti: la decisione (UE) 2015/772 del Consiglio dell'11 maggio 2015 che istituisce un nuovo Comitato per l'occupazione, ponendosi l'obiettivo di una maggiore flessibilità delle attività di detto Comitato, soprattutto nell'ambito del ciclo del semestre europeo; la decisione (UE) 2015/773 del Consiglio dell'11 maggio 2015 istitutiva di un nuovo Comitato per la protezione sociale, al fine di rafforzare la dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria e di monitorare più adeguatamente la situazione sociale e del mercato del lavoro; la Comunicazione della Commissione adottata il 13 gennaio 2015 per sfruttare al meglio la flessibilità consentita dalle norme vigenti del patto di stabilità e crescita; la decisione del Consiglio 2014/509/UE del 23 luglio 2014 che stabilisce l'adozione dell'euro da parte della Lituania, dal 1° gennaio 2015; il percorso diretto alla costruzione di un'unione bancaria, con la direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014.
Chi sono i volontari e perché si parla di tipi differenti di volontariato nelle diverse fasi del ciclo di vita? Chi sono i giovani volontari? Quali risorse rappresentano gli anziani impegnati nel sociale? Il testo risponde ai numerosi interrogativi posti dalla comunità e dalle associazioni di volontariato circa le potenzialità di questo fenomeno in crescente espansione. Il volume si rivolge ad esperti/operatori di organizzazioni di volontariato, di psicologia di comunità e a studenti e docenti di psicologia e sociologia.
"'L'histoire de l'éducation dans l'Antiquité', apparsa a Parigi nel 1948 per le Éditions du Seuil, è l'opera centrale di Henri-Irénée Marrou (Marsiglia 1904-Parigi 1977), grande studioso del cristianesimo antico, esperto epigrafista, importante teorico della storiografia, appassionato musicologo, intellettuale impegnato in vari gruppi del cattolicesimo sociale francese. Marrou non poteva pensare di dovere gran parte della sua fama proprio a quest'opera erudita e complessa, ma come talvolta accade per testi che vengono a colmare un vuoto e per autori che costruiscono il proprio oggetto osando dove altri non si sono spinti, la Storia è diventata uno dei suoi scritti più ammirati, letti e tradotti. In Italia è stata pubblicata presto, nel 1950, da "Studium" nella collezione in cui era apparso 'Umanesimo integrale' di J. Maritain e 'Cattolicesimo' di Henri De Lubac, ed ha avuto un'eco significativa anche oltre la cerchia degli specialisti degli studi classici" (dalla Prefazione di Giuseppe Tognon).
Qual è la verità della storia? Quali sono i suoi gradi e i suoi limiti? Quali le condizioni per l'opera storiografica? In altre parole: qual è il corretto atteggiamento della ragione nella ricerca storica? Ponendo queste essenziali domande, Marrou mira a individuare i caratteri della ricerca storica e le regole pratiche che la devono informare: di fatto, nelle sue parole, egli compone una deontologia, "una sorta di trattato sulle virtù dello storico". Marrou sviluppa il suo discorso a partire dalla definizione generale di storia, per riflettere sul carattere intellettuale e creativo dell'attività dello storico, sull'uso dei documenti e sul cruciale passaggio che va dall'interpretazione del documento alla comprensione del passato.
Il presente manuale è stato concepito per i giovani che si accingono agli studi giuridici e che di concetti e categorie giuridiche sono pertanto, come affatto naturale, del tutto digiuni. L'autore ha tenuto conto delle esigenze di contenuti (elementari) e di dimensioni (ridotte) imposte dal nuovo ordinamento universitario per le Facoltà di Giurisprudenza. Ma al contempo gli è parso utile integrare in qualche punto l'esposizione con argomenti in precedenza solo accennati.
Il volume raccoglie alcuni contributi sulle scienze forensi e sul criminal profiling proposti dall'autore, negli anni, soprattutto in ambito accademico. Appositamente rielaborati ed aggiornati, essi costituiscono nell'insieme una sorta di manuale introduttivo all'investigazione scientifica e alle sue problematiche. La prima parte del testo esplora le numerose branche della criminalistica ed i suoi ambiti operativi (sopralluogo sulla scena del crimine, prelievo e conservazione delle tracce ed analisi di laboratorio). La seconda propone contributi storiografici che rievocano significativi sviluppi dell'investigazione scientifica e ritraggono alcuni suoi autorevoli esponenti (Cross, Lacassagne, Locard, etc). L'ultima affronta il criminal profiling, metodica che analizza le tracce materiali rinvenute sul locus commissi delicti (ed ogni altra risultanza investigativa) al fine di individuare le peculiarità comportamentali del criminale. Prefazione di Nino Marazzita.
Oggetto di studio della semiotica è il testo, sia esso un racconto o un quadro, una fotografia o uno spot, un centro commerciale, un'intera città, ma anche una conversazione fra amici o una pratica rituale. Preoccupandosi di rintracciare le forme mediante cui le culture umane si dotano di un senso umano e sociale, la semiotica descrive testi, analizzandone i modi di funzionamento, le strategie di costituzione e di dissoluzione, le stratificazioni, le trasformazioni, le procedure di traduzione in testi ulteriori. Così facendo, essa si propone come uno sguardo critico nei confronti della società e della cultura, come analisi, interpretazione e vantazione di tutto ciò che ci circonda. Gianfranco Marrone introduce ai principali modelli d'analisi semiotica dei testi, mostrando con semplicità e chiarezza il loro uso con una serie di esempi a vasto raggio.
Il volume propone di trattare gli argomenti principali che riguardano la Psicologia clinica e la Salute mentale in una prospettiva che tenga conto anche degli aspetti di deontologia professionale. Il testo si rivolge non solo ai giovani laureati, ma anche a chi si trova a confrontarsi con un percorso universitario che richiede una correlazione profonda tra diversi e variegati aspetti di una disciplina tanto vasta come quella della psicologia clinica. Infine il volume si presta anche ad essere utilizzato come valido vademecum per coloro i quali stanno affrontando corsi di specializzazione e master di approfondimento post-universitari.
Prosegue con questo testo sui disturbi del linguaggio il percorso della collana "Logopedia in età evolutiva", che si propone di fornire un quadro globale delle problematiche legate alla comunicazione orale e scritta, dai disturbi di linguaggio a quelli di apprendimento. Il volume si rivolge ai logopedisti, ma - come gli altri volumi della collana - vuole raggiungere e coinvolgere, in un approccio multiprofessionale, tutti gli specialisti che si confrontano con le tematiche relative a queste difficoltà, in fase sia diagnostica che terapeutica. Pertanto l'opera porta i contributi delle varie figure professionali a rinforzo della necessità - sancita anche dalla nuova normativa al riguardo - di approcciare le problematiche specifiche con modalità di équipe interdisciplinari. "I disturbi del linguaggio" si articola in tre parti, fra loro strettamente collegate. La prima parte illustra le più recenti prospettive teoriche e i risultati delle ricerche in questo ambito; la seconda affronta il tema della valutazione dei bambini con disturbi del linguaggio per progettare in modo efficace il trattamento, sottolineando come sia necessario ottenere delle evidenze documentate sulla validità dei programmi di intervento. Conclude l'opera una sezione in cui vengono riportate esperienze cliniche con i bambini.

