
La valutazione d'azienda è una materia che trova una crescente affermazione nella prassi professionale e che è oggetto di ampio, costante approfondito dibattito nell'ambito della Dottrina economico-aziendale, anche in conseguenza dell'assenza di normativa specifica. Tale vuoto legislativo, in particolare, ha permesso l'elaborazione di diversi metodi valutativi da parte di studiosi, professionisti e società di consulenza italiane ed estere, che si trovano ad affrontare, seppure da punti di vista diversi, le problematiche connesse ai processi valutativi in questione. Lo scopo principale del presente contributo è quello di fornire, con rigore scientifico e riferimento alla migliore bibliografia in materia, basi teoriche correlate con la presentazione di esempi pratico-applicativi sui principali metodi di valutazione del capitale economico invalsi nella prassi. A tale fine, l'approccio seguito è di tipo teorico-pratico, adatto, a nostro avviso, ad integrare compiutamente fondamenti dottrinali e aspetti operativi relativi alla valutazione d'azienda, con particolare riferimento alle metodologie applicabili. Il volume, frutto di esperienze didattiche, accademiche e professionali, è rivolto in particolare agli studenti universitari e a tutti coloro che operano nel settore della consulenza in materia di valutazione d'azienda, con l'auspicio che possa rappresentare un utile supporto didattico e un efficace strumento di lavoro.
Nel dicembre 2020, con l'ordinanza ministeriale 172 che elimina il voto numerico su base decimale in favore dei giudizi descrittivi, la Scuola primaria ha raggiunto un traguardo importante. L'ottica è quella della "valutazione per l'apprendimento", che ha carattere formativo poiché permette di adattare l'insegnamento ai bisogni educativi concreti degli studenti. I contributi presenti in questo volume, espressione dei maggiori atenei italiani, dell'Istituto Indire e del mondo della scuola, sono firmati da voci che hanno contribuito in varia misura alla stesura e alla diffusione delle Linee guida emanate insieme all'ordinanza e, più in generale, di una nuova cultura della valutazione. Il lettore vi troverà spunti operativi e riferimenti teorici su ogni aspetto del percorso valutativo: la progettazione, con la formulazione di obiettivi coerenti e significativi, la documentazione, l'utilità del feedback, la creazione di verifiche adeguate, l'importanza dei compiti autentici, il corretto uso delle rubriche valutative e l'autovalutazione, oltre al tema della comunicazione con le famiglie e al ruolo chiave del dirigente scolastico.
La valutazione per l'apprendimento riguarda tutte quelle attività e strumenti che offrono a insegnanti e studenti indicazioni e riscontri per modificare i processi di insegnamento e apprendimento. L'ipotesi discussa nel volume è la seguente: l'informazione può giocare un ruolo centrale nella valutazione assumendo una funzione informativa per gli insegnanti e una funzione formativa per gli studenti. Meno evidenti, tuttavia, sono le strategie con le quali raccogliere e restituire tale informazione. Il lavoro propone quattro approcci: il feedback formativo, le prove di competenza, le rubriche di competenza, la valutazione tra pari. Di ciascuno si discutono i riferimenti teorici e la traduzione nel lavoro in classe. Gli spunti operativi offerti dal volume sono da considerare come risorse aperte: prima della loro applicazione è bene valutare i necessari adattamenti e integrazioni. Tale raccomandazione affonda le sue ragioni nella seguente osservazione: i percorsi di ricerca-formazione che li hanno generati hanno puntato sulla bontà del processo formativo piuttosto che sulla perfezione degli strumenti valutativi o delle attività didattiche realizzate con i docenti.
Nel dicembre 2020, con l'ordinanza ministeriale 172 che elimina il voto numerico su base decimale in favore dei giudizi descrittivi, la Scuola primaria ha raggiunto un traguardo importante. L'ottica è quella della "valutazione per l'apprendimento", che ha carattere formativo poiché permette di adattare l'insegnamento ai bisogni educativi concreti degli studenti. I contributi presenti in questo volume, espressione dei maggiori atenei italiani, dell'Istituto Indire e del mondo della scuola, sono firmati da voci che hanno contribuito in varia misura alla stesura e alla diffusione delle Linee guida emanate insieme all'ordinanza e, più in generale, di una nuova cultura della valutazione. Il lettore vi troverà spunti operativi e riferimenti teorici su ogni aspetto del percorso valutativo: la progettazione, con la formulazione di obiettivi coerenti e significativi, la documentazione, l'utilità del feedback, la creazione di verifiche adeguate, l'importanza dei compiti autentici, il corretto uso delle rubriche valutative e l'autovalutazione, oltre al tema della comunicazione con le famiglie e al ruolo chiave del dirigente scolastico.
Nella clinica dei disturbi del linguaggio e della comunicazione la valutazione del caso è un passaggio indispensabile: infatti, è solo mediante la valutazione che diventa possibile raccogliere i dati che descrivono la situazione del soggetto e delineare di conseguenza un piano di trattamento. Questo libro offre una ricognizione dei principali concetti teorici e degli strumenti di base della valutazione. Rivolto agli studenti dei corsi di laurea in logopedia e a tutti coloro che si occupano della clinica dei disturbi linguistico-comunicativi, rappresenta il primo riferimento sull'argomento nel panorama italiano, in cui la letteratura specifica risulta ancora assai carente.
Il volume riporta le riflessioni epistemologiche e metodologiche formulate dal gruppo di ricerca sulla psicoterapia operante dal 1993 (progetto di VALutazione delle TERapie psicologiche, VALTER), e il confronto fra alcuni degli studiosi italiani, di diverso indirizzo teorico, che si occupano di ricerca sulla psicoterapia. In sintesi viene offerta una organica proposta di criteri e strumenti da analizzare per una valutazione della psicoterapia, in un'ottica sia "intramodelli" che "inter-modelli".
Il volume analizza lo sviluppo sociale nei bambini di età prescolare, partendo da una riflessione teorica sul ruolo che le caratteristiche individuali, familiari e, più in generale, contestuali giocano nell'influenzare tale sviluppo. Dopo aver analizzato gli specifici ambiti relazionali all'interno dei quali il bambino costruisce la propria competenza sociale, ampio spazio è dedicato alle questioni relative alla valutazione e misurazione di tale costrutto. Il lettore viene, infine, guidato nella scelta degli strumenti più idonei a cogliere aspetti specifici del funzionamento sociale del bambino e nell'utilizzo del metodo osservativo nei contesti in cui l'individuo sperimenta gli scambi sociali, primo fra tutti la scuola dell'infanzia.
Costrutto tra i più importanti e utilizzati in psicologia, la motivazione ricorre in diversi ambiti di intervento: si parla ad esempio di motivazione alla psicoterapia, al cambiamento personale, all'apprendimento, al lavoro. Ma che cosa è la motivazione? Di quante e quali motivazioni si può parlare? Chi o che cosa può dare motivazione? Esistono deficit motivazionali specifici, diagnosticabili e su cui è possibile intervenire? Si può misurare la motivazione? In che modo possono essere colti gli stimoli o i bisogni che motivano il nostro agire? Il volume illustra gli strumenti con cui valutare la motivazione partendo dalla prospettiva secondo cui motivazione e calo di motivazione possono essere collocati a diversi livelli: dalla mancanza di interesse per l'attività alla convinzione di non farcela, dalla ridotta perseveranza all'idea che la situazione non possa essere modificata dal proprio comportamento. L'autore propone una serie di metodi e di scale di misura e, attraverso esempi pratici e studi di casi, ne illustra l'applicazione.