
Il volume introduce il lettore alle caratteristiche della comunicazione in rete, sia sincrona, che asincrona, come un ibrido sia linguistico che comunicativo e sociale, fra oralità e cultura. Il testo presenta contributi di studiosi di formazione linguistica sui diversi aspetti della comunicazione mediata dal computer ed è integrato da un breve glossario sulla comunicazione in rete.
Questo volume di Wolfgang Waldstein, più volte richiamato da Benedetto XVI in occasione del Suo epocale Discorso al Parlamento tedesco del 22 settembre 2011 (vedi infra, Appendice), spalanca, nell’odierno dibattito scientifico, orizzonti assai vasti anche per il nostro Paese, segnato dal prevalere del positivismo giuridico.
Nel volume sono raccolti, e presentati per la prima volta al pubblico italiano, i discorsi e gli scritti politici di Ketteler (1811-1877). Esponente di spicco del cattolicesimo, Ketteler sfidò lo Stato tedesco sul terreno delle libertà fondamentali e della sussidiarietà. Seppe spiegare le ragioni del cristianesimo nel clima ideologico di lotta accesa fra il socialismo e il liberalismo e particolarmente incisiva fu la sua iniziativa a difesa della classe operaia e delle sue legittime rivendicazioni.
"L'invisibile rivoluzione conformistica di cui Pasolini parlava con tanto accanimento e sofferenza dal 1973 al 1975, non era affatto un fenomeno invisibile. Cbi ricorda anche vagamente le polemiche giornalistiche di allora, a rileggere questi 'Scritti corsari' può restare sbalordito. Il fatto è die per Pasolini i concetti sociologici e politici diventavano evidenze fisiche, miti e storie della fine del mondo. Finalmente, così, Pasolini trovava il modo di esprimere, di rappresentare e drammatizzare teoricamente e politicamente le sue angosce... di parlare in pubblico del destino presente e futuro della società italiana, della sua classe dirigente, della fine irreversibile e violenta di una storia secolare." (Dalla Prefazione di Alfonso Berardinelli)
Come accade per molti oggetti del passato, quasi nessuno di questi materiali era pensato per arrivare fino a noi, ed è per questo che ciascuno di essi permette di vedere molto di più del testo che tramanda: non solo le incertezze, i dubbi, le idee alla base della scrittura ma anche l'epoca da cui provengono, i modi di condivisione della letteratura, l'evoluzione della lingua. Scopriremo così manoscritti molto diversi tra loro: alcuni arrivati fino a noi in modo lineare, altri invece attraverso le vicende più avventurose; in alcuni casi noti da subito come di mano dei rispettivi autori, più spesso riconosciuto solo dopo molto tempo. E, viaggiando di biblioteca in biblioteca, ci sembrerà di essere alle spalle di questi grandi, e di poterli osservare al lavoro, chini su uno scrittoio, a scrivere a mano quei fogli che li renderanno immortali.
Chiunque abbia a che fare con la parola scritta sta attraversando una vera e propria mutazione genetica: la rivoluzione digitale ha scompaginato i palinsesti, sconfessato il marketing tradizionale e travolto i vecchi paradigmi dell'informazione, della pubblicità, della narrazione politica e d'impresa. È come se il nostro scrivere avesse perso la capacità di fissarsi, e una volta in rete le nostre parole smarrissero i propri riferimenti, volassero via, ormai prive di contesto, e si trasformassero in altro. Scrivere bene sembra non bastare più; oggi è fondamentale cambiare l'atteggiamento progettuale, e la grammatica dei social network può insegnarci una nuova sintassi. Con "Scripta volant" Paolo Iabichino ha creato un nuovo abbecedario della comunicazione, per imparare a scrivere una pubblicità migliore per tutti, a prescindere dai media che la ospitano.
Il nuovo testo, curato da Francesco Giavazzi e Alessia Amighini, si basa sulla quarta edizione americana. Oltre ad aver aggiornato i dati e rivisto alcuni punti specifici, Blanchard ha riconsiderato un po' tutta l'esposizione della materia. Questo primo volume, per il corso di macroeconomia del triennio, mantiene il carattere introduttivo e comprende 18 capitoli così organizzati: i "basics" (capitoli 1-15) e gli "assaggi" di questioni un po' più complesse (capitoli 16-18). Nella riedizione italiana si è tenuto conto dei risultati di un sondaggio svolto presso gli adottatori, finalizzato a conoscere i punti ritenuti poco chiari e le eventuali carenze riscontrate. Olivier Blanchard insegna Macroeconomia al Massachusetts Institute of Technology.
Scoprire significa vedere qualcosa che c'è ma che fino a quel momento non si vedeva. Associamo di solito questa parola alle grandi conquiste di conoscenza compiute dall'umanità: il fuoco, l'America, la gravità. Se ci pensiamo un momento, arrivare a comprendere e a usare la propria lingua materna e poi a riflettere su di essa fino a svelare i segreti dei complessi meccanismi che la regolano, non è altro che una straordinaria scoperta. Un viaggio affascinante che ci coinvolge e ci attrae fin da bambini, ma che ha bisogno di guide che scelgano le tappe del cammino adatte alle forze del gruppo, che aiutino a trovare le soluzioni di fronte agli ostacoli, che siano consapevoli della potenza dello strumento linguistico e riescano a trasmettere l'entusiasmo della ricerca. In questo manualetto di linguistica italiana la materia è stata scelta e proposta tenendo conto dei bisogni degli insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria, in modo che i futuri insegnanti sappiano aprire varchi, illuminare passaggi oscuri, stimolare i propri allievi allo smontaggio e riassemblaggio dei pezzi che compongono la lingua, facendo così emergere in superficie tutto quello che i bambini sanno e sanno fare senza averne consapevolezza.
Frutto di un poderoso lavoro di ricerca, "La scoperta dell'inconscio" chiarisce e documenta le origini, l'evoluzione e il significato culturale delle diverse scuole di psichiatria dinamica. L'opera si propone due risultati fondamentali. Da un lato, dimostra come le attuali concezioni rappresentino la formulazione di un'antica aspirazione terapeutica che si manifestò nel magnetismo e nell'ipnotismo trovando poi, fra Ottocento e Novecento, le sue più organiche definizioni nei sistemi di Janet, Freud, Adler e Jung. D'altro lato, ricostruendo l'ambiente culturale in cui vissero i padri della psichiatria dinamica, Ellenberger mostra come e in che misura nella loro opera siano presenti le grandi linee che attraversarono tutta la cultura europea.
Quali sono le grandi civiltà che stanno entrando in conflitto nello scenario globale? Da un lato c'è naturalmente il modello americano. Ma quali sono gli altri protagonisti? Qual è il peso della potenza militare e quale quello della potenza economica in questa partita per la supremazia mondiale? Che ruolo può avere l'Europa? Quale sarà il peso dell'Asia e delle economie emergenti? Il libro rappresenta un saggio di ampio respiro sugli scenari della politica e della cultura mondiali.