
La terza edizione italiana di "Sociologia generale. Teorie, metodo, concetti" di David Croteau e William Hoynes, curata da Francesco Antonelli ed Emanuele Rossi, è un manuale di base che presenta, unico nel suo genere nel panorama nazionale, tutti i principali aspetti della sociologia, dalle teorie classiche e contemporanee alle tecniche di indagine empirica, ai concetti fondamentali di questa affascinante disciplina. Il volume è pensato per adattarsi alle esigenze degli studenti e delle studentesse di diversi corsi di laurea e di tutti coloro i quali vogliono acquisire gli strumenti fondamentali per comprendere e analizzare il complesso mondo sociale di oggi. La terza edizione, oltre a essere stata rivista nell'architettura generale e aggiornata nei dati statistici, negli approfondimenti e negli esempi, presenta nuovi temi sempre più importanti per il futuro delle nostre società: la Rete e i processi di digitalizzazione; il capitalismo della sorveglianza; il problema del cambiamento climatico; l'interculturalità; il rapporto tra le generazioni e il mutamento sociale; la povertà e le nuove disuguaglianze. Sul piano metodologico vengono discusse strategie di ricerca emergenti come imixed methods mentre su quello teorico un rilevante spazio è dedicato ai lavori di "nuovi classici contemporanei" come Bauman, Beck, Bourdieu e Touraine.
La terza edizione italiana di "Sociologia generale. Teorie, metodo, concetti" di David Croteau e William Hoynes, curata da Francesco Antonelli ed Emanuele Rossi, è un manuale di base che presenta, unico nel suo genere nel panorama nazionale, tutti i principali aspetti della sociologia, dalle teorie classiche e contemporanee alle tecniche di indagine empirica, ai concetti fondamentali di questa affascinante disciplina. Il volume è pensato per adattarsi alle esigenze degli studenti e delle studentesse di diversi corsi di laurea e di tutti coloro i quali vogliono acquisire gli strumenti fondamentali per comprendere e analizzare il complesso mondo sociale di oggi. La terza edizione, oltre a essere stata rivista nell'architettura generale e aggiornata nei dati statistici, negli approfondimenti e negli esempi, presenta nuovi temi sempre più importanti per il futuro delle nostre società: la Rete e i processi di digitalizzazione; il capitalismo della sorveglianza; il problema del cambiamento climatico; l'interculturalità; il rapporto tra le generazioni e il mutamento sociale; la povertà e le nuove disuguaglianze. Sul piano metodologico vengono discusse strategie di ricerca emergenti come imixed methods mentre su quello teorico un rilevante spazio è dedicato ai lavori di "nuovi classici contemporanei" come Bauman, Beck, Bourdieu e Touraine.
"Sociologia generale" si propone come manuale di riferimento per studenti che affrontano la disciplina nei corsi universitari. L'impianto dell'opera si fonda sulla centralità della categoria di persona: in questa linea di pensiero, essa viene intesa come fondata sul possesso di quattro principali attributi (unicità, relazionalità, storicità e concretezza)e nella sua correlazione con la struttura sociale, distinguendola così dal concetto di individuo, concepito come astratto e fungibile. La centralità della persona evidenzia anche la scelta di considerare "la voce della scienza" un'impresa comune, sintesi di voci diverse che, insieme, costruiscono la società e la scelta di fare legittimamente propri tutti gli strumenti che la ricerca sociale ha sviluppato nel corso del tempo. Il volume è suddiviso in due parti: nella prima è presentato lo sviluppo delle idee sulla società che, nell'arco di due secoli, gli scienziati e le scienziate sociali hanno generato vivendo nel loro tempo; nella seconda vengono illustratigli ambiti nei quali gli esseri umani in società si trovano a fare esperienza di vita. In questo libro, dunque, si può trovare il pensiero della disciplina: le teorie che autori e autrici hanno contribuito a costruire producendo idee utili alla comprensione e alla spiegazione delle forme della convivenza umana. Inoltre, si può trovare la discussione sulle sfere d'azione nelle quali le persone vivono, dalle forme delle loro interazioni al lavoro, dai modi della comunicazione alla famiglia, dalla scuola al tempo libero, solo per fare alcuni esempi. Il manuale propone anche lo studio di alcune sociologhe degli ultimi due secoli: spesso il lavoro di queste donne è stato relegato in un secondo piano che non ha consentito loro di far conoscere diffusamente il proprio pensiero, oscurato da logiche escludenti. Il presente testo si propone di recuperare e proporre questa ricchezza alle nuove generazioni di studenti. Il manuale è corredato da strumenti didattici digitali per studenti e docenti, tra cui Padri e madri della sociologia un podcast pensato come percorso di apprendimento sonoro, liberamente fruibile inquadrando il codice QR posto sul risvolto di copertina.
La previsione sociale cattura solo raramente l'interesse dei sociologi contemporanei. Ma non è sempre stato così. I "classici" della sociologia si sono cimentati con successo nella proposta di un futuro possibile alla luce di un'analisi accurata del loro presente. Questa agile antologia tematica lo dimostra raccogliendo brani originali di Durkheim, Pareto, Simmel, Tonnies, Weber, Sorokin, Veblen e Parsons tratti dai loro scritti più conosciuti ma anche da quelli di nicchia". Oltre a permettere un contatto diretto con gli autori, il testo, che si apre con un approfondimento teorico sul senso e sui metodi della previsione sociologica, vuole offrire ai cultori dello studio della società un modello di riferimento per delineare gli scenari futuri senza aver timore di guardare al domani perché ignoto. Lo scopo è quello di evitare che la ricerca si limiti a registrare con dovizia di dettagli solo ciò che di inequivocabilmente vulnerabile è presente nel contesto contemporaneo e di permettere allo scienziato sociale di "guardare oltre" con l'attenzione di chi prova a trarre il massimo vantaggio dalle potenzialità che il futuro presenta.
I sentimenti dominanti nelle società europee contemporanee sono paura, diffidenza e ostilità verso lo straniero. Questi atteggiamenti rivelano in fondo le difficoltà delle società europee di oggi e le incertezze sul loro futuro. La chiusura verso la diversità culturale, di cui gli stranieri sono portatori, esprime la paura verso le dinamiche della società globale del XXI secolo. Questo libro è uno strumento utile per rispondere ai tanti interrogativi riguardanti la figura sociale dello straniero.
Docente di Sociologia generale e Sociologia dei processi migratori nella facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Genova, Maurizio Ambrosini presenta con questo libro un'introduzione a una disciplina sempre più frequente nei curricula universitari. Pur insistendo sulla dimensione socio-economica, l'autore ha dato il necessario rilievo a quegli aspetti del problema che riguardano la famiglia, l'educazione dei minori, le politiche migratorie, i problemi della devianza e della xenofobia.
In quanto fenomeno globale le migrazioni pongono in discussione diversi fondamenti impliciti del patto di convivenza sociale: ci obbligano a ridefinire chi sono i nostri simili, a decidere chi intendiamo riconoscere come concittadini, a interrogarci sui rapporti tra cittadinanza economica e cittadinanza sociale, a rileggere i percorsi che producono integrazione o marginalità. Questo manuale - qui presentato in una nuova edizione aggiornata - fornisce i concetti e gli strumenti interpretativi necessari per una conoscenza più precisa e argomentata delle migrazioni, viste nel contesto di una società che sta diventando sotto vari aspetti postnazionale, pluralistica, culturalmente intrecciata e complessa.
L'ipotesi di questo libro è che la violenza sia una forza sociale e non solo uno strumento del potere. La violenza genera potere e con esso si confonde: è una forza sociale che conferisce significato all'azione. Senza dimenticare autori classici come Elias e Foucault, Simmel e Coser, Gurr e Pizzorno, l'autrice analizza la violenza "modernista" paradossale ma non inspiegabile e gli elementi che la qualificano: il legame tra pensiero e emozione, la differenza con la devianza, la relazione con il sacro, il lavorio sul corpo della vittima e la forte soggettività dell'aggressore, sul piano sociale e mediatico. Due fenomeni collettivi - gli stupri di massa in Bosnia e il comportamento dei kamikaze - sono analizzati nel dettaglio, perché la comprensione della violenza è basata sui modi concreti in cui si manifesta. Il libro si chiude con una riflessione sulle capacità della sociologia nel percepire e osservare l'irruzione del male nella storia.
L'ipotesi di questo libro è che la violenza sia una forza sociale e non solo uno strumento del potere. La violenza genera potere e con esso si confonde: è una forza sociale che conferisce significato all'azione. Senza dimenticare autori classici come Elias e Foucault, Simmel e Coser, Gurr e Pizzorno, l'autrice analizza la violenza "modernista" paradossale ma non inspiegabile e gli elementi che la qualificano: il legame tra pensiero e emozione, la differenza con la devianza, la relazione con il sacro, il lavorio sul corpo della vittima e la forte soggettività dell'aggressore, sul piano sociale e mediatico. Due fenomeni collettivi - gli stupri di massa in Bosnia e il comportamento dei kamikaze - sono analizzati nel dettaglio, perché la comprensione della violenza è basata sui modi concreti in cui si manifesta. Il libro si chiude con una riflessione sulle capacità della sociologia nel percepire e osservare l'irruzione del male nella storia.
Con l'espressione "relazione sociale" indichiamo qualcosa che a volte appare superficiale e a volte determinante per la nostra vita. Le scienze sociali affermano che questo è proprio il loro oggetto di studio, tuttavia sovente non riescono a darne una rappresentazione adeguata. Nell'approfondire i modi in cui la nostra società modifica continuamente le relazioni interpersonali e strutturali, cercandone una umanizzazione, il volume propone una teoria generalizzata della relazione sociale, utile in tutte le discipline sociali.
Perché ci sono i poveri, chi sono, come si è trasformata storicamente la loro condizione e come è stata descritta? Questo volume affronta il tema della povertà secondo una prospettiva sociologica, illustrando con chiarezza gli strumenti che misurano il fenomeno nelle sue varie dimensioni. La seconda edizione si avvale dell'esperienza didattica fatta negli anni scorsi grazie all'utilizzo del libro nei corsi di laurea triennale e magistrale. Il testo, completamente rivisto e aggiornato, si arricchisce adesso di due nuovi capitoli: uno sulla ricerca qualitativa, l'altro sul rapporto tra spazio e povertà. Sono stati anche aggiunti nuovi paragrafi sul modello italiano di povertà e su Simmel.

