
Manuale per le istituzioni, la pubblica amministrazione, le relazioni esterne di impresa e marketing e per le cerimonie di matrimonio, battesimo, con regole di bon ton.
Errore giudiziario, crisi nazionale, momento fondante la modernità politica francese del XX secolo, il caso Dreyfus ci rimanda l'immagine concentrata delle tensioni e degli interrogativi che da allora investono le società di massa occidentali e il ruolo degli uomini di pensiero. Questo volume ripercorre le tappe essenziali di quel celeberrimo caso, dalla condanna nel 1894 alla riabilitazione nel 1906, dando la parola ai protagonisti dell'epoca e presentando per la prima volta in traduzione italiana la gran parte dei documenti proposti. Emergono così, in modo diretto, giudizi e testimonianze contrastanti su uno stesso evento, le tensioni ideali e gli argomenti che allora contrapposero dreyfusardi e antidreyfusardi, le strategie discorsive utilizzate dagli uni e dagli altri. La battaglia di una minoranza per la revisione del processo a Dreyfus è l'occasione storica in cui i ranghi prestigiosi dell'università e dell'arte reclamano il loro diritto di parola su una questione che non attiene né alla conoscenza specialistica né all'estetica. Li chiamano con disprezzo "intellettuali". Al principio di autorità contrappongono lo spirito critico, all'idea di una patria fondata su una fantomatica "razza" quella di una nazione formata da cittadini, all'ossessione per l'ordine sociale l'esigenza della verità e della giustizia, all'ingerenza della Chiesa le virtù della Repubblica laica.
La formulazione psicoanalitica, che differisce dalla diagnosi in senso stretto, implica un maggior impegno da parte del clinico, che deve valutare le difese, le identificazioni, l'autostima ecc. A ognuno di questi argomenti l'autrice dedica un capitolo, non tralasciando di chiarire i rapporti tra formulazione di un caso, primi colloqui e terapia vera e propria. Il volume è un manuale per lo studente e una guida per il professionista, impegnati nella pratica o nella formazione in psicoterapia.
Competenze, sapere, saper fare e capacità di imparare sono doti necessarie per l'individuo, ma sono anche le risorse sulle quali si costruisce il futuro di un paese. Come si possono sviluppare e favorire? Cosa può fare la scuola e qual è la situazione italiana rispetto agli altri paesi? Il volume ci fa capire a cosa serve il capitale umano nella società moderna, ma anche come lo si produce e valorizza. Il ruolo del sistema scolastico è decisivo. In quello italiano si evidenziano ritardi e disuguaglianze interne, ma anche punte di eccellenza e soprattutto una progressiva attenzione all'uso della valutazione nazionale degli apprendimenti come possibile leva per il cambiamentoi di partenza, di arrivo e dei migranti stessi. In assenza di regole concordate sul piano internazionale, per il rifiuto degli Stati di cedere anche una minima frazione della loro sovranità, viene posta a rischio la funzione positiva delle migrazioni nello sviluppo delle società.
Piero Cipollone è economista alla Banca d'Italia e attualmente presidente dell'Invalsi (Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione). Ha contribuito al volume "La nuova economia" (a cura di S. Rossi, Il Mulino, 2003). Paolo Sestito è economista alla Banca d'Italia. Tra le sue pubblicazioni per il Mulino "Disoccupati in Italia" (con S. Pirrone, 2006) e "I servizi pubblici locali" (con M. Bianco, 2010).
Quale poteva essere il frutto di una politica di promozione cinematografica nel caso di un'azienda come l'Eni? Rispondere alla domanda fa capire la logica di un'azione pubblicitaria che non puntava solo a diffondere un prodotto. Il volume, mettendo alla portata degli storici e degli studiosi del cinema una documentazione spesso trascurata, da una parte svela aspetti sconosciuti della direzione dell'Eni, delle preoccupazioni di Enrico Mattei, della produzione di documentari industriali, dall'altra mette in luce come i film dell'Eni vadano più in là di una semplice apologia dell'azienda, aprano una finestra su un Paese in piena mutazione, alle soglie di una rapida crescita industriale e di cambiamenti sconvolgenti.
La dimensione itinerante della condizione umana rende ragione del cammino della vita, che si compie attraverso tempi qualificati e non in puri istanti cronologici. Le parole che tessono la trama di questo libro intendono essere una testimonianza della «passione» per l’uomo, sollecitata, approfondita, maturata nei vari tornanti delle contingenze quotidiane, per intravedere qualche sfaccettatura significativa della «verità» dell’uomo che chiede di essere continuamente e prospetticamente cercata, manifestata e comunicata. Le pagine, che si snodano e chiedono di essere sfogliate, con delicatezza e attenzione e non distrattamente e superficialmente, coprono un ampio arco di vita, iniziato all’alba dell’età adolescenziale e permanentemente presente lungo il suo evolversi, fino all’attuale età «tarda adulta». La «passione» per l’uomo, «nonostante tutto», impone il «farsi carico» dell’umano, delle sue parole dicibili e dette, indicibili e inespresse, in tutta la loro insopprimibile inesauribilità.
In breve
Sullo sfondo della situazione politica, sociale, economica, religiosa dell'Impero, le modalità della diffusione del cristianesimo, il carattere dell'azione missionaria, la fisionomia e la vita dei cristiani, le critiche e le accuse di cui sono fatti oggetto da parte dell'intellettuale pagano o dell'uomo comune, le persecuzioni che subiscono, le risposte che danno mediante la vita e la parola. E poi, dopo la svolta costantiniana, la graduale 'cristianizzazione' dell'Impero, i risvolti sociali delle eresiee degli scismi, il drammatico incontro con i barbari.
Indice
Premessa – – PARTE PRIMA – I Le origini – II. L'impero romano e la difiusione del cristianesimo – III. Il mondo ellenistico-romano di fronte al cristianesimo – IV. Le reazioni del potere politico e la risposta dei cristiani – V. Le comunità ecclesiali – VI. Modi e limiti di una presenza cristiana nella società tardoantica – PARTE SECONDA – VII. L'età costantiniana – VIII.Politica, teologia e società – IX. Impero e Chiesa da Costanzo II a Teodosio – X. Cristiani e pagani del IV-V secolo tra Oriente e Occidente – XI. L'Occidente e i barbari – XII. La Chiesa e l'impero d'Oriente – Prospetto cronologico e sinottico – Bibliografia – Indice dei nomi propri e di alcune cose notevoli
Per troppo tempo, anche nella modernità, l'Occidente ha percorso i sentieri tracciati dal pensiero utopico e di matrice costruttivista, che costituiscono una negazione delle società aperte. Dopo il drammatico risveglio avvenuto alla fine dello scorso millennio, è giunto il momento di riconsiderare analisi meno pretenziose, che non hanno immaginato società perfette, ma semplicemente sistemi possibili e migliorabili. Questo studio ripercorre un itinerario a lungo dimenticato, quello dei diritti, la cui prima formulazione risale a quel mondo latino che, non a caso, sarà alla base delle speculazioni di Montesquieu, Vico, Hume e di quanti gettarono le basi di quei sistemi politici nei quali, pur tra tanti difetti e problemi, abbiamo la fortuna di vivere. Il testo ripercorre il tormentato cammino delle società aperte che, nonostante difficoltà e resistenze, sono riuscite ad affermarsi in alcuni paesi, mostrando a coloro che le osservano con attenzione quanto sia delicata la libertà e come sia necessario e arduo difenderla. Il presente studio affronta poi nel merito il dibattito sulla modernità, considerando su quali presupposti essa si fondi e come sia frutto di un faticoso e non sempre lineare cammino. Con lettere di K.R. Popper, I. Berlin e H. Putnam.
Per troppo tempo, anche nella modernità, l'Occidente ha percorso i sentieri tracciati dal pensiero utopico e di matrice costruttivista, che costituiscono una negazione delle società aperte. Dopo il drammatico risveglio avvenuto alla fine dello scorso millennio, è giunto il momento di riconsiderare analisi meno pretenziose, che non hanno immaginato società perfette, ma semplicemente sistemi possibili e migliorabili. Questo studio ripercorre un itinerario a lungo dimenticato, quello dei diritti, la cui prima formulazione risale a quel mondo latino che, non a caso, sarà alla base delle speculazioni di Montesquieu, Vico, Hume e di quanti gettarono le basi di quei sistemi politici nei quali, pur tra tanti difetti e problemi, abbiamo la fortuna di vivere. Il testo ripercorre il tormentato cammino delle società aperte che, nonostante difficoltà e resistenze, sono riuscite ad affermarsi in alcuni paesi, mostrando a coloro che le osservano con attenzione quanto sia delicata la libertà e come sia necessario e arduo difenderla. Il presente studio affronta poi nel merito il dibattito sulla modernità, considerando su quali presupposti essa si fondi e come sia frutto di un faticoso e non sempre lineare cammino. Con lettere di K.R. Popper, I. Berlin e H. Putnam.
Negli ultimi trent'anni, le organizzazioni si sono evolute da "orologi" a "organismi", da "castelli" a "reti". Molto è cambiato nella concezione delle strutture, dei sistemi di coordinamento e controllo, dell'organizzazione del lavoro, dei ruoli, della cultura di imprese e pubbliche amministrazioni. Continue sono le innovazioni che si succedono oggi nelle organizzazioni. Ma la strada per costituire un nuovo modo di produzione e di consumo della stessa pervasività e potenza del taylor-fordismo è ancora lunga. Questo volume frutto di decenni di attività del suo autore nel campo dello sviluppo e della progettazione di organizzazioni pubbliche e private e nel campo della formazione universitaria e manageriale - è una guida alla gestione dell'innovazione e del cambiamento nelle organizzazioni complesse. Ciò è cruciale per uscire dalla crisi e rafforzare competitività e socialità del sistema produttivo italiano, forse per trovare una italian way. Rifacendosi a una ricca case-history di prima mano, Federico Butera offre al lettore gli strumenti necessari per cambiare e progettare le organizzazioni, favorendo il passaggio da strutture organizzative monolitiche a reti estese, basate su cooperazione autoregolata, condivisione di conoscenza, comunicazione estesa e comunità di lavoro.
Fin dalla sua fondazione, nel 1994, il Boston Change Process Study Group (bcpsg) ha privilegiato lo studio del cambiamento in psicoterapia. In questo volume sono raccolti, per la prima volta, gli articoli che illustrano le principali scoperte compiute da questo gruppo di fama internazionale. I concetti ormai ben noti di "now moment", "conoscenza relazionale implicita", "momento di incontro", "processo di riconoscimento", "qualcosa in più dell'interpretazione" trovano qui la spiegazione delle loro origini e sono inseriti in una cornice che permette di comprendere il contesto in cui sono stati concepiti e la risonanza che hanno avuto nella comunità scientifica. Gli ambiti e i temi delle ricerche condotte dal Boston Group sono stati subito considerati cruciali per gli sviluppi della psicologia e della psicoterapia. È anche merito del bcpsg se oggi tutti i ricercatori dell'età evolutiva e i neuroscienziati attribuiscono alle prime interazioni madre-bambino un ruolo fondamentale per la salute psicologica e lo sviluppo.