
IL LIBRO
«Identità è una parola avvelenata. Il veleno contenuto in questa parola così nitida e bella, così fiduciosamente condivisa, di uso pressoché universale, può essere tanto oppure poco, talvolta persino impercettibile e quasi innocuo. Ma anche quando è impercettibile, la tossicità è presente in numerose idee che la parola contiene e, accumulandosi, può manifestarsi alla lunga, in maniera inattesa e imprevista. Perché e in che senso identità è una parola avvelenata? Semplicemente perché promette ciò che non c’è; perché ci illude su ciò che non siamo; perché fa passare per reale ciò che invece è una finzione o, al massimo, un’aspirazione. Diciamo allora che l’identità è un mito, un grande mito del nostro tempo».
INDICE
Introduzione - I. L’identità inafferrabile - II. Soggetti: noi-noi o noi-altri? - III. Il mito, le critiche, le minacce - IV. Identità e impoverimento culturale. Contro l’identitarismo in antropologia - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi
Non c'è potere politico e finanche religioso che oggi non parli di identità e della opportunità o della necessità di difenderla, affermarla, valorizzarla. L'identità si è diffusa in modo contagioso, sembra che non si possa fare a meno di usare questa parola, sembra che se non si utilizza "identità" non si faccia parte del mondo attuale. Per farne parte, occorre tirare fuori questo termine, e ciò a prescindere da qualsiasi schieramento ideologico. Identità è un luogo comune, una nozione verso la quale non si adotta alcun atteggiamento critico, un vero e proprio mito moderno. Dire identità significa affermare che "noi" siamo costituiti da un nucleo sostanziale, che ci caratterizza in modo permanente: con la rivendicazione di identità chiediamo che questo nucleo venga riconosciuto a monte, preliminarmente. Ne facciamo una questione di principio. L'identità è quindi una potente arma di difesa, che funziona nel senso della chiusura del "noi": chiusura nel confronto degli "altri" che ci assediano e ci accerchiano. E fomenta una strategia di offesa, fa violenza sulla realtà, ne riduce la complessità e gli intrecci, la impoverisce, perché è povertà culturale prima ancora che economica. Ciò che ne ha maggiormente sofferto è la cultura della convivenza, cioè l'attenzione e la cura per lo sviluppo di interrelazioni che non siano dettate solo dall'interesse di "noi" inevitabilmente contrapposti. "L'ossessione per l'identità è ciò che rimane una volta che sia stata smantellata la cultura della convivenza".
L'osservazione del comportamento costituisce una fonte di informazione preziosa, in particolare per ciò che riguarda la valutazione dello sviluppo di bambine e bambini. Tuttavia, per osservare correttamente è necessario conoscere i fondamenti teorici e le diverse procedure che sono state elaborate nella ricerca, nella pratica educativa, nella clinica. Questa nuova edizione del volume è stata arricchita con l'aggiunta di tre capitoli che presentano alcuni strumenti di valutazione applicabili a fenomeni diversi dello sviluppo infantile: la segregazione di genere, la comprensione delle emozioni, il funzionamento sociale in età prescolare. Nei materiali on line che corredano il manuale il lettore potrà trovare test di autovalutazione ed esercitazioni attraverso cui verificare le conoscenze acquisite.
Il libro di Anne-Marie Fontaine è il frutto di vent'anni di esperienze di formazione realizzate sul campo con gruppi di educatrici dei nidi d'infanzia. L'autrice propone l'osservazione come un processo generale e una pratica costante del gruppo educativo, allo scopo di farne un percorso professionale abituale. La proposta illustrata nel volume si configura come una vera e propria strategia di lavoro innovativa nella vita quotidiana al nido, un nido che si preoccupa del benessere dei bambini e del loro «crescere bene». E lo fa proponendo un metodo di lavoro che consenta alle educatrici di porsi costantemente delle domande adottando il punto di vista del bambino. Attraverso l'"observation projet", il testo si focalizza infatti sulla necessità di un'autoformazione continua dell'equipe educativa, al fine di affrontare i diversi problemi concreti della giornata e ponendo sempre il bambino al centro dell'analisi delle pratiche. Ne risulta un manuale completo e ricco di spunti, che ben si presta ad accompagnare le educatrici e gli educatori, così come i gruppi di lavoro, nella soluzione dei problemi e delle difficoltà che possono sorgere nel lavoro educativo quotidiano.
Una guida per gli operatori del sociale, sia per chi si appresta a intraprendere la carriera di assistente sociale (studenti dei corsi triennali e magistrali in Servizio Sociale, neolaureati in Servizio Sociale aspiranti a superare le prove di ammissione all’Albo Professionale A e B dell’Ordine degli Assistenti sociali) sia per chi è già inserito nel mondo del lavoro sociale e vuole capire meglio come funzioni.
Presentazione del volume
I servizi sociali vengono erogati da una vera e propria selva di enti: comuni, ASL, Prefetture, Ministero della Giustizia, organizzazioni no profit. Ognuno di essi è regolato da norme diverse e ha diverse modalità operative. Questo volume si propone come guida agli operatori del sociale: una guida sia per chi si appresta a intraprendere la carriera di assistente sociale (studenti dei corsi triennali e magistrali in Servizio Sociale, neolaureati in Servizio Sociale aspiranti a superare le prove di ammissione all'Albo Professionale A e B dell'Ordine degli Assistenti sociali) sia per chi è già inserito nel mondo del lavoro sociale e vuole capire meglio come funzioni.
Il testo si divide in due parti: nella prima si offre un'analisi generale delle prestazioni e delle organizzazioni che operano nel sociale, con un'attenzione particolare alle competenze necessarie per espletare la professione di assistente sociale nei vari enti, distinte tra quelle da acquisire in aula e quelle da acquisire durante il tirocinio. Per quanto riguarda l'organizzazione dei tirocini, si è fatto riferimento alle prassi in vigore in Germania e in Svizzera, paesi noti per essere dotati di sistemi di formazione duale, con un'alternanza, cioè, tra formazione in aula e apprendimento on the job.
La seconda parte approfondisce invece la tematica del rapporto tra sociale e sanitario, assumendo la prospettiva dell'assistente sociale che deve saper dare una risposta ai suoi utenti; in questa seconda parte il modello esaminato è quello della Regione Toscana.
Massimo Balducci, esperto in public management, insegna Organizzazione dei servizi sociali nel corso di laurea triennale in Scienze del servizio sociale e Auditing e controlling dei servizi sociali nel corso di laurea magistrale in Disegno e gestione dei servizi sociali dell'Università di Firenze.
Lucetta Tre Re, già direttrice dell'Istituto degli Innocenti di Firenze e Direttore del Settore Servizi Sociali del Comune di Firenze, vicepresidente dell'Associazione "Progetto Villa Lorenzi", è esperta nei rapporti tra strutture sociali e sanitarie e, in qualità di cultrice della materia, eroga un modulo dell'insegnamento di Organizzazione dei servizi sociali nel corso di laurea triennale in Scienze del servizio sociale dell'Università di Firenze.
Indice
Massimo Balducci, Lucetta Tre Re, Presentazione
Parte I. Massimo Balducci, L'assistente sociale nel mondo del lavoro
Massimo Balducci, Premessa
Massimo Balducci, Il quadro normativo in evoluzione
Massimo Balducci, Le organizzazioni che erogano le prestazioni sociali
(I Comuni; Le ASL; L'assistente sociale e il sistema penitenziario; Gloria Pieroni, Il Ministero della Giustizia e la UEPE: il servizio sociale nell'esecuzione penale adulti; Elisa Balducci, L'assistente sociale nei SerT degli Istituti di Pena; Christiane Colinet, Il terzo settore; Le Aziende di Servizi alle Persone (ASP); La giungla; Antonella Righini, L'assistente sociale nelle prefetture; Massimo Balducci, Il libero professionista e il principio del "terzo pagante"; Massimo Balducci, Il tirocinio e le competenze necessarie all'assistente sociale nelle varie organizzazioni)
Massimo Balducci, I due principali modelli di comportamento organizzativo
(Le componenti dell'organizzazione; La modellistica organizzativa)
Barbara Bonini, L'assistente sociale professionista e la gerarchia amministrativa
(Bibliografia; Sitografia)
Elisa Balducci, Il segretariato sociale e diritto all'informazione
(I fondamenti giuridici del diritto all'informazione; La comunicazione sociale nella normativa nazionale e regionale di settore; Alcuni presupposti per l'attuazione del diritto all'informazione; Bibliografia; Principali fonti normative)
Parte II. Lucetta Tre Re, L'integrazione tra sociale e sanitario, ovvero l'assistente sociale tra amministrazione comunale e ASL
L'assistente sociale tra amministrazione comunale e ASL
(Le due domande fondamentali che deve sempre porsi l'assistente sociale; Il contesto delle scelte sociali e socio-sanitarie territoriali; L'impianto giuridico dei due sistemi a confronto; Il sistema normativo della Regione Toscana)
L'integrazione socio-sanitaria ovvero l'assistente sociale tra Comune e ASL
(L'integrazione professionale; L'organizzazione del Comune e della ASL si interfacciano; La non autosufficienza: esempio di integrazione socio-sanitaria in Toscana; La Società della Salute in Toscana; Continuità Ospedale Territorio)
I Livelli Essenziali di Assistenza e la compartecipazione del cittadino
(I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); La compartecipazione del cittadino)
Le responsabilità del prescrittore
(Nozioni di contabilità degli enti locali e delle ASL)
Risposte particolari per particolari categorie di cittadini
(Il progetto "mamma segreta"; Il progetto "affido"; Interventi per la popolazione anziana fragile; Favorire la "vita indipendente"; Il "dopo di noi"; L'amministratore di sostegno)
Il nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi sociali
Gli Autori.
In questo saggio Foucault analizza le varie forme in cui in ogni società la produzione del discorso è al tempo stesso controllata e selezionata, in modo da scongiurarne i pericoli e da padroneggiarla. Il volume contiene anche la "planchette" di candidatura al Collège de France, intitolata "Titoli e lavori", in cui lo studioso offre una sintesi di tutte le sue ricerche anteriori, illustrando il cammino percorso fino ad allora e delinea alcuni dei problemi e dei campi che avrebbero dovuto essere oggetto delle sue indagini e del suo insegnamento negli anni a venire. A completare il saggio due interventi di Jules Vuillemin, autore della presentazione alla titolarità nel Collège di Foucault.
La precedente edizione di questo libro risale al 2007, ossia all'anno nel quale ha avuto inizio la crisi, prima finanziaria e poi reale, che tuttora attanaglia l'economia del mondo occidentale e, nell'ambito di questa, l'economia italiana. Queste vicende hanno inciso in misura piuttosto contenuta sulle linee di fondo dell'ordinamento bancario italiano, così come formatosi nei "ruggenti" anni Novanta, a differenza di quanto avvenuto, almeno sulla carta, in altri paesi. Il volume, che ormai costituisce un classico della letteratura sull'ordinamento bancario, offre una ricostruzione accurata delle vicende che hanno portato alla formazione dell'ordinamento bancario accolto dal testo unico del 1993, un'analisi puntuale e sistematica di questo ordinamento e un quadro completo delle modificazioni intervenute successivamente; presta la necessaria attenzione alle riforme che stanno maturando, come risposta alla crisi, nell'ambito del Comitato di Basilea e, soprattutto, dell'Unione Europea.
Periferia di Milano, anni Settanta. Gli anni del terrorismo e della droga, dei sogni di Oriente e di liberazione. Una mattina, nella classe di un Istituto Agrario, fa la sua apparizione Giulia, una giovane professoressa di lettere che parla di letteratura e di poesia con una passione sconosciuta. È quell'incontro a "salvare" Massimo Recalcati che, in questo libro dedicato alla pratica dell'insegnamento, riflette su cosa significa essere insegnanti in una società senza padri e senza maestri, svelandoci come un bravo insegnante sia colui che sa fare esistere nuovi mondi, che sa fare del sapere un oggetto del desiderio in grado di mettere in moto la vita e di allargarne l'orizzonte. È il piccolo miracolo che può avvenire nell'ora di lezione: l'oggetto del sapere si trasforma in un oggetto erotico, il libro in un corpo. Un elogio dell'insegnamento che non può accontentarsi di essere ridotto a trasmettere informazioni e competenze. Un elogio della stortura della vite che non deve essere raddrizzata ma coltivata con cura e riconquistata nella sua singolare bellezza.
Evitando di sposare una specifica teoria dell'opinione pubblica, questo volume discute tutto quello che sull'argomento è indispensabile sapere. I temi passati in rassegna attingono a una molteplicità di discipline: la nascita e la storia del concetto, i diversi modi di intendere i due termini che lo costituiscono, alcuni problemi classici, le dinamiche sottese alla formazione dell'opinione pubblica e gli attori che vi partecipano, le tecniche di ricerca usate per rilevarla.
Le Nazioni Unite costituiscono un sistema in costante evoluzione, plasmato dai mutamenti intervenuti nella comunità internazionale dal secondo dopoguerra ad oggi. Il volume illustra le istituzioni giuridiche delle Nazioni Unite, tenendo presente il rapporto tra diritto dell'ONU e diritto internazionale, nel cui ambito il primo ha avuto origine e continua ad operare. Questa nuova edizione dà conto delle sfide che l'Organizzazione ha dovuto affrontare nell'ultimo decennio.
Ci troviamo sempre più vicini a una soglia critica nella storia della nostra specie: molto presto l'intelligenza artificiale sarà tutto intorno a noi, organizzerà le nostre vite, gestirà attività complesse e le principali strutture di governo. Vivremo in un mondo dove sarà possibile stampare il dna, dove il dibattito su agenti patogeni ingegnerizzati e armi autonome sarà all'ordine del giorno, dove dotarsi di assistenti robot sarà lo standard e dove l'energia non mancherà. La realtà di domani è questa, eppure nessuno di noi è pronto ad affrontarla. Cofondatore della pionieristica società di intelligenza artificiale DeepMind, parte di Google, Mustafa Suleyman è stato al centro di questa rivoluzione. Il prossimo decennio, sostiene, sarà caratterizzato da una vera e propria ondata di nuove e potenti tecnologie in rapidissima evoluzione. L'onda che verrà mostra come il cambiamento che ci attende genererà un'immensa ricchezza, ma al tempo stesso rappresenterà una minaccia per l'ordine globale. Oggi, mentre i nostri fragili governi vanno incontro al disastro come sonnambuli, l'umanità si trova di fronte a una prospettiva inquietante. Riusciremo a tracciare una via di fuga?