
Attraverso l'analisi delle opere degli autori più rappresentativi il percorso della speculazione teologica dal XIV all'inizio del XV secolo. Coed. Città Nuova - Jaca Book
Rivista Internazionale di Filosofia, n. 1-2/2009.
Rivista Internazionale di Filosofia, n. 3/2009.
Rivista quadrimestrale di filosofia, n. 1/2010.
La quaestio de veritate non smette di sfidare la filosofia. Il volume raccoglie una pluralità di voci che ne esplorano il profilo formale, rispetto alla più ampia ricerca sulle relazioni tra pensiero, linguaggio e realtà.
Nel pensiero della cosiddetta età postmoderna si afferma il primato nichilista della logica della negazione, che nell'espressione radicale è negazione di Dio e dell'uomo. Un progetto culturale ad excludendum, destinato ad immaginarsi come progetto assoluto e definitivo, è tuttavia implicitamente debole. L'autore affronta la questione confrontandosi con le soluzioni espresse nel pensiero occidentale contemporaneo, con il postmodernismo, il nichilismo, la scuola di Francoforte, il pensiero teologico, prendendo in esame, fra l'altro, da diverse prospettive, il dibattito fra sfera pubblica e sfera religiosa che, in particolare dopo il discorso di Ratisbona di Benedetto XVI, ha offerto significativi argomenti di riflessione.
Papini voleva essere protagonista, agognava sempre ad un ulteriore sviluppo, dedicò la sua intera esistenza alla realizzazione di un'opera perfetta, fu costantemente dilaniato fra la coscienza della situazione reale e l'illusione di potersi nuovamente reinserire nel gioco, a tratti parlò perfino come un messia che auspicava di educare le nuove generazioni, probabilmente, per una serie di errori e scelte nefaste, in ciò fallì. Né profeta, né l'autore dello scritto perfetto, ma protagonista senz'altro, e protagonista meritevole di essere restituito al contesto storico-culturale che non lo vide spettatore passivo, ma "coscienza critica" dei fermenti, delle mode, delle tendenze e delle varie istanze da cui lo stesso contesto trae la sua fisionomia.

