
Nei primi mesi dello scorso anno sembrava ormai superata la grave crisi che per oltre un decennio aveva colpito l’economia mondiale: gli Stati occidentali stavano recuperando competitività e la ripresa appariva generalizzata e sembrava interessare — con velocità diverse — tutti i settori e la maggior parte dei Paesi.
L’Italia, tuttavia, a causa del fortissimo debito pubblico e della crisi del settore bancario, cresceva più lentamente e non in maniera uniforme nei diversi comparti produttivi.
A distanza di quasi un anno la situazione del nostro Paese non ha sortito grossi progressi e il rischio di una nuova stagnazione e di una recessione preoccupa Governo e mercati.
Le elezioni politiche del 2018 hanno modificato gli equilibri politici e la nuova maggioranza “5Stelle-Lega” ha portato alla nascita del Governo Conte che si propone di dare una forte scossa all’economia e assicurare una ripresa attraverso il sostegno alle famiglie e alle imprese e l’introduzione di strumenti e istituti innovativi quali il reddito di cittadinanza, la modifica della Legge Fornero, il pensionamento anticipato in base alla c.d. “quota cento”, la riorganizzazione dei meccanismi di reclutamento nel settore pubblico e privato.
Occorreranno mesi per verificare se le soluzioni individuate sortiranno effetto: di certo nel terzo trimestre dell’anno 2018 la produzione industriale è calata e le previsioni di crescita per il 2019 sono state fortemente ridimensionate. Per altro verso, continua ad aumentare l’esportazione e l’occupazione, soprattutto quella giovanile, è lievemente cresciuta.
In questo contesto, come già accaduto con i precedenti esecutivi, il Governo ha utilizzato — tra i tanti strumenti messi in campo — la leva fiscale, con finalità ed obiettivi diversificati: riduzione del carico fiscale delle piccole imprese e dei professionisti con la introduzione limitata della flat tax, varo della fatturazione elettronica generalizzata, attuazione di una vasta e articolata sanatoria per venire incontro soprattutto ai contribuenti in difficoltà e al tempo stesso assicurare importanti entrate erariali, modifica di istituti e meccanismi di controllo, riduzione di adempimenti fiscali, semplificazione per le imprese (si pensi alla dichiarazione IVA precompilata).
Molto lungo l’elenco degli interventi, contenuti soprattutto:
— nel D.L. n. 87 del 12 luglio 2018, convertito dalla L. 98/2018 (c.d. Decreto Dignità);
— nel D.L. n. 119 del 23 ottobre 2018, convertito dalla L. 136/2018 (Decreto fiscale);
— nella L. n. 145 del 30 dicembre 2018 (Legge di Bilancio per il 2019).
La numerosità e rilevanza delle disposizioni hanno reso, nel breve periodo, obsolete e superate le raccolte normative attualmente presenti sul mercato. Di qui la scelta editoriale di pubblicare una nuova edizione, la XIX, del Codice Tributario Minor, che tanto successo ha riscosso presso i nostri qualificati lettori.
Il volume si fa apprezzare per completezza ed accuratezza, aggiornamento puntuale, maneggevolezza e facilità di consultazione; costituisce, perciò, uno strumento di lavoro essenziale e “comodo”.
Il Codice contiene, oltre alle leggi che disciplinano i singoli tributi erariali, regionali e locali, anche le disposizioni più significative in materia di accertamento, riscossione, violazioni tributarie e contenzioso; costituisce, perciò, un compendio organico del complesso sistema fiscale italiano. Si affianca, in tal modo, al Codice Maior (Vol. 519) pubblicato da questa Casa editrice, che presenta un maggior livello di approfondimento e dettaglio.
Il volume è completato da una ricca e curata appendice che contiene le norme fiscali più significative emanate negli ultimi mesi. Ovviamente, tutte le disposizioni modificative di leggi fiscali riportate nel volume risultano già inserite all’interno dei testi normativi.
Infine, per una consultazione mirata e veloce, sono stati predisposti un indice analitico alfabetico ed un indice cronologico.
Il Codice, giunto alla XXI edizione, è un compendio organico e sistematico del sistema fiscale italiano e contiene, oltre alle leggi che disciplinano i singoli tributi erariali, regionali e locali, anche le disposizioni più significative in materia di accertamento, riscossione, violazioni tributarie e contenzioso. Per queste sue caratteristiche opportunamente si affianca al Codice Maior (Vol. 519) pubblicato da questa Casa editrice, che presenta un maggior livello di approfondimento e dettaglio nei richiami normativi ed una diversa sistematica delle sezioni. Ovviamente, tutte le disposizioni modificative di leggi fiscali riportate nel volume sono state inserite all’interno dei testi normativi. Le altre disposizioni più significative di carattere tributario emanate negli ultimi mesi, sono raccolte in una ricca e curata appendice. Tra le disposizioni più significative di quest’ultimo periodo di cui il codice tiene conto segnaliamo: il D.L. 30-4-2019, n. 34, conv. in L. 58/2019 (Decreto crescita); il D.L. 26-10-2019, n. 124, conv. in L. 157/2019 (Decreto fiscale 2020); la L. 27-12-2019, n. 160 (Legge di bilancio 2020);il D.L. 5-2-2020, n. 3 (Decreto taglio cuneo fiscale). Infine, per una consultazione mirata e veloce, sono stati predisposti un indice analitico alfabetico ed un indice cronologico.
Il codice è aggiornato a: D.L. 14 febbraio 2016, n. 18, recante misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio; D.Lgs. 11 febbraio 2016, n. 24, di attuazione delle direttive 2013/42/UE e 2013/43/UE in tema di frodi in materia di IVA e applicazione facoltativa e temporanea del meccanismo dell'inversione contabile a determinate operazioni a rischio frodi.
L'opera è aggiornata con: la L. 11 marzo 2014, n. 23, Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente ed orientato alla crescita; la L. 21 febbraio 2014, n. 9, Legge "Destinazione Italia"; la L 27 dicembre 2013, n. 147, Legge di stabilità 2014; il D.M. 23 dicembre 2013, n. 163, nuove disposizioni sul processo tributario telematico. Questo volume si rivolge a: avvocati, studenti, commercialisti, operatori del diritto tributario.
La crisi recessiva che ha colpito l'economia mondiale continua ad incidere negativamente in Italia ed i segni di ripresa, spesso variamente enfatizzati, appaiono timidi e poco significativi. In questo contesto, molto complesso e preoccupante, il Governo ancora una volta ha utilizzato - tra i tanti strumenti messi in campo - la leva fiscale, con finalità ed obiettivi diversificati. Numerose sono state le norme agevolative per sostenere le imprese in affanno (riduzione del carico fiscale, concessione di crediti d'imposta etc.) e supportare le famiglie più deboli attraverso l'erogazione di bonus fiscali o la concessione di particolari detrazioni. Al tempo stesso è proseguito lo sforzo di creare un rapporto di maggior fiducia e minore conflittualità tra cittadini e Fisco (cd. cambia verso), ridisegnando la procedura di interpello e fornendo ai contribuenti informazioni e notizie che permettono ad ognuno di conoscere la propria posizione fiscale e rivedere le scelte operate. Ancora più significative appaiono poi le norme tese a ridisegnare il sistema della riscossione coattiva: è stata istituita una nuova Agenzia cui saranno affidate - a far data dal 1° luglio 2017 - le attività di riscossione fino ad ora curate da Equitalia. In questa fase di transizione sono state introdotte disposizioni per la rottamazione delle vecchie cartelle esattoriali. Ed infine, per assicurare ulteriori entrate alle asfittiche casse erariali, sono stati riaperti i termini per il rientro dei capitali dall'estero. Tra le norme più significative segnaliamo su tutte: il D.L. 22-10-2016, n. 193, conv. in L. 225/2016 (cd. Decreto fiscale) e la L. 11-12-2016, n. 232 (Legge di Bilancio 2017). Il Decreto fiscale contiene un corposo pacchetto di semplificazioni tra le quali rimarchiamo: la soppressione di Equitalia con la contemporanea istituzione dell' Agenzia delle Entrate-Riscossione; la definizione agevolata (rottamazione delle cartelle) dei carichi affidati agli agenti della riscossione negli anni compresi tra il 2000 e il 2016; l'abolizione dello "spesometro" e l'introduzione di due nuovi adempimenti con periodicità trimestrale: la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute e la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA; l'emissione elettronica delle fatture per il tax free shopping; la riapertura dei termini della procedura di collaborazione volontaria; l'abolizione degli studi di settore e la loro sostituzione con gli indici sintetici di affidabilità fiscale. La Legge di Bilancio 2017 si caratterizza per una serie di norme tese al rilancio dell'economia quali ad es.: la proroga delle agevolazioni edilizie; la proroga e l'estensione degli ammortamenti per gli investimenti in tecnologie avanzate; la sterilizzazione della clausola di salvaguardia sugli aumenti delle aliquote IVA; il taglio dell'aliquota IRES di tre punti percentuali; l'inserimento a regime del Gruppo Iva, attraverso il quale - a partire dal 2018 - le imprese collegate da legami finanziari, economici e organizzativi potranno agire come unico soggetto passivo ai fini del pagamento dell'imposta; l'istituzione di un regime di cassa per le ditte in contabilità semplificata; l'istituzione dell'imposta sul reddito delle imprese, con aliquota fissa al 24 per cento; - l'introduzione - in chiave antielusiva - di una lotteria nazionale legata agli scontrini fiscali. Le numerose e spesso complesse disposizioni introdotte hanno reso del tutto superate ed obsolete le raccolte normative attualmente presenti sul mercato.
Dai codici francese, tedesco e svizzero a quello italiano del 1942, dai codici latino-americani al caso di Cuba, dove sopravvive l'ultimo codice socialista, dalle codificazioni nella realtà cinese fino al dibattito sull'opportunità di un codice europeo: sono alcuni dei temi di un itinerario di studio che del codice civile finisce per confermare l'attualità come strumento dell'esperienza del diritto.