
In questo saggio l'autore presenta una teorizzazione dell'antagonismo sociale e rivela un'originale apertura concettuale che inquadra il fenomeno dell'alterità con l'approccio culturalista su scala sia micro, che macro-strutturale. In tal senso il saggio assume un valore aggiunto nella sociologica comprensione dell'altro e arricchisce la corrente di pensiero formata da Autori come Sombart, Simmel, Park e Merton.
Le grandi iniziative verso una maggiore integrazione e cooperazione di diverse unità politiche, culturali e sociali sono contrapposte da un forte risveglio nazionalista che generano conflitti, spesso tragici. Znaniecki offre un approccio originale alla percezione di tale fenomeno, anche se con riferimenti per noi già lontani, da cui si evince un'affermazione che il sentimento nazionale, quindi anche la comunità nazionale in quanto comunità culturale non deve per definizione indulgere alla conflittualità con gli altri. Semplicemente perché l'appartenenza nazionale e, di conseguenza, il patriottismo, come forma di coscienza collettiva e d'identità culturale, va costruita sulla dicotomia noi ed altri, e non su quella noi contro altri , ossia su un attivistico antagonismo sociale.