
L'analisi delle relazioni interpersonali trova una collocazione tutt'altro che egemone nel quadro complessivo delle scienze sociologiche, soprattutto nella tradizione accademica italiana. Il presente volume intende operare una ricognizione dei paradigmi e delle teorie che in sociologia, e in parte in psicologia sociale, si dimostrano efficaci nella riflessione intorno ai comportamenti privati nella contemporaneità, offrendo un punto di vista complementare a quelle discipline che spesso marginalizzano le dimensioni sociali dell'affettività e della sessualità. Allo stesso tempo si vuole proporre un contributo metodologico del tipo multicriterio multitecnica implementato nell'indagine ivi presentata su un panel di giovani della provincia di Latina basato sulla continuità semantica tra le nozioni di attore, gruppo e rete sociale: in questa prospettiva gli indicatori individuali e le misure costruite su base sociometrica e relazionale si integrano nella logica delle procedure di analisi, aprendo per le scienze umane orizzonti cognitivi nei quali soggetto e struttura non siano necessariamente irriducibili.
Il concetto di interazione sociale, ampiamente trasversale a numerosi settori delle scienze del comportamento, è tra i più densi di evoluzioni teoriche, ma allo stesso tempo esposto a generalizzazioni manualistiche non sempre adeguate alla quotidianità del postmoderno. Inversamente, tutti i processi sociali e psicologici implicanti sequenze dinamiche di azioni e reazioni tra individui e gruppi devono misurarsi con rapide ristrutturazioni degli assetti culturali tradizionali, in cui occupa un ruolo di primo piano la funzione pratica e simbolica delle nuove forme di comunicazione. Dopo aver inquadrato la nozione di interazione secondo la prospettiva di rete e quindi come base delle relazioni sociali (interconnessioni prossimali e distali dotate di senso), il volume approfondisce due fenomeni sociali particolarmente sensibili ai mutamenti della contemporaneità: la devianza e l'intimità. In questo contesto, comportamenti tradizionalmente ascritti a fattori individuali (aggressività, sessualità), vengono declinati come interazione patologica e interazione di genere, rilevandone i modelli teorici naturalmente confluenti nel paradigma della postmodernità.