Marocco, 1769. Helen Gloag ha diciannove anni quando scappa dal villaggio scozzese in cui è cresciuta, in cerca di avventure nelle colonie americane. Ma la sua fuga si interrompe bruscamente quando la nave su cui è imbarcata viene assaltata dai pirati provenienti dalle coste africane, che uccidono barbaramente i passeggeri e l'equipaggio. Solo Helen e una manciata di altre donne sopravvivono. Sono merce preziosa: la loro bellezza le rende prede uniche e ricercate al mercato delle schiave, dove possono essere vendute in cambio di enormi somme di denaro. E infatti, giunta a Tangeri, grazie ai suoi capelli rossi e alla sua pelle di latte, Helen viene subito notata dal nano Microphilus, sovrintendente all'harem dell'imperatore. È l'inizio di un nuovo viaggio attraverso il deserto marocchino, fino a Marrakesh, luogo di eccessi e voluttà, tripudio di profumi e colori. È nella gabbia scintillante e claustrofobica dell'harem, un luogo in cui l'unica dote che conta per una donna è la sua abilità nel soddisfare i capricci del padrone, che Helen verrà iniziata all'arte della seduzione. Ma insieme scoprirà anche gli intrighi e i giochi di potere che regolano la vita quotidiana di centinaia di concubine.