
Dell'intelligenza artificiale si parla spesso in termini estremi: c'è chi immagina scenari apocalittici e chi, al contrario, le attribuisce potenzialità quasi salvifiche. Questo volume intende adottare piuttosto un approccio equilibrato, volto a valutare con consapevolezza sia i rischi sia le opportunità che l'IA porta con sé. In questa prospettiva, se ne esplora la natura sotto due aspetti: come possibile soggetto etico e come fattore capace di trasformare il nostro agire. Nel primo senso, si indaga la possibilità che l'IA comprenda il linguaggio, diventi creativa e sviluppi una coscienza; nel secondo, si analizzano rischi e opportunità connessi all'esercizio dei diritti politici, civili e socioeconomici, nonché al futuro dei sistemi democratici. Il libro si rivolge a tutti coloro che si interessano all'intelligenza artificiale tanto nell'ambito tecnico-scientifico quanto in quello delle scienze umane e sociali.
Che cos'è la giustizia sociale? Quali sono i suoi scopi? Un'equa distribuzione? La promozione dell'eguaglianza e del riconoscimento reciproco? Le risposte a tali interrogativi cruciali si organizzano oggi intorno a due filoni principali. Se per l'approccio socio-relazionale è centrale l'eguaglianza intesa nel senso delle relazioni tra persone, l'egualitarismo della sorte sviluppa una concezione di giustizia sociale come giustizia distributiva, integrando la preoccupazione per l'eguaglianza con la considerazione della responsabilità individuale. Attraverso un'attenta analisi dei due approcci, l'autrice approda a una nuova prospettiva basata sul rispetto, una nozione che - correttamente intesa - può davvero promuovere la giustizia, dandole forma nelle concrete pratiche sociali e istituzionali.

