
Con la fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del Muro di Berlino, abbiamo creduto nella vittoria definitiva della nostra visione del mondo, dominata dall'individualismo liberale, dal cosmopolitismo e dalla democrazia dei diritti umani. Ma oggi nel mondo diverse culture si oppongono con fermezza ai principi occidentali prima considerati universali. La democrazia è denigrata e degradata, l'autocrazia difesa con forza in Cina e a Singapore, in alcuni Paesi musulmani e in Russia. Inoltre, in seno allo stesso Occidente, sono emersi governi cosiddetti populisti o illiberali, che si oppongono al liberalismo e all'individualismo postmoderni. Questo dibattito conflittuale, sia in Occidente che nel resto del mondo, si traduce in un nuovo scontro tra la visione tradizionale del mondo e la visione progressista e individualista. È l'ennesimo episodio del dissidio tra moderni e antimoderni, quella che nel secolo scorso Max Weber aveva definito la "Guerra degli dèi", un conflitto impossibile da risolvere, conseguenza dell'evoluzione delle nostre società, nelle quali non esiste più un'autorità in grado di emettere sentenze accettabili per tutti. Come possiamo allora, in queste condizioni, "vivere insieme"? Come risolvere i conflitti tra soggettività irriducibili?
Il futuro dell'Occidente è pagano. Siamo in un declino da spossatezza, barbarie e cancel culture. Sedici secoli di cristianesimo stanno per finire e oggi siamo testimoni di un'inversione normativa e filosofica che inaugura una nuova era; un'era che non sarà atea o nichilista, come molti credono, ma pagana. La cristianità ha esaurito il suo tempo lasciando spazio a nuove religioni, ad un politeismo che venera gli alberi, la terra, le balene. La transizione è brutale, difficile da accettare per i difensori di un'epoca in via di estinzione. Dovremmo rimpiangere i tempi passati quando il divorzio era proibito come così l'istruzione superiore delle ragazze? Dobbiamo vivere nella speranza che la cristianità risorga dalle sue ceneri affermando la sua forza morale? Chi vive in questa malinconica nostalgia è già stato cancellato da un mondo che, nel bene o nel male, ormai è cambiato radicalmente. Il grande Pan è tornato. Il cristianesimo deve inventarsi un altro modo per sopravvivere. Quello del semplice testimone. Dell'agente segreto di Dio.