"Davanti al Padre suo e in colloquio con Lui, Gesù, nella preghiera che ci ha insegnato, ricorda a ciascuno di noi che non si tratta soltanto del Padre suo, ma del Padre nostro, del Padre di tutti. Non è il Padre soltanto dei cristiani devoti ma è il Padre di tutti gli uomini, dell'intera famiglia umana. Io dunque sono invitato a entrare nella mia stanza, dentro di me, dentro la mia interiorità, ma da questa devo rivolgermi in preghiera al Padre di tutti. Il Padre nostro mi ricorda di essere fratello di tutti, dei vicini e dei lontani, di coloro che non conosco come di coloro con i quali mi trovo a condividere in qualche modo il mio percorso terreno orientato alla finale 'comunione dei santi'".
"Mi metto, idealmente, di fronte a un interlocutore incredulo che, giustamente, a buon diritto, mi domanda le ragioni del mio credere in Cristo. A questo interlocutore dovrò rivolgermi con 'dolcezza e rispetto' così come mi suggerisce Pietro, il primo papa. Devo infatti pensare che chi mi sta di fronte è forse più vicino a Dio di quanto lo sia io che cerco di convertirlo. Potrebbe essere più vicino in ragione di una sua maggiore carità che esercita nei confronti di quei poveri, affamati, infermi, carcerati, nei quali, secondo il vangelo (Mt 25), il Cristo e cioè Dio di fatto è presente. Potrebbe anche trattarsi di un inquieto ricercatore di assoluto, titubante sulla soglia della fede cristiana e disponibile a varcarla, ma soltanto in modo motivato e responsabile. Mi chiedo se potrò essere di aiuto a questi miei 'compagni di viaggio' per raggiungere insieme la meta che attende tutti noi, la verità che dà significato al nostro esistere nel mondo e nel tempo." (dalla Premessa)
Le virtù sono modelli di comportamento: ideali che orientano l'esistenza, illuminandone il senso. L'autore, insistendo sull'aggettivo "quotidiano", mostra come il sostantivo "virtù" si dica in più modi: abnegazione, affabilità, ecumenicità, mitezza, ospitalità, signorilità, tolleranza... Una sorta di breviario che va al di là della tradizionale partizione tra virtù cardinali (fortezza, temperanza, prudenza, giustizia) e teologali (fede, speranza, carità), offrendo i lineamenti di un'etica minima. Minima perché nasce dal vissuto e perché ha la sua stella polare nell'imitatio Christi: Cristo modello per le nostre vicende quotidiane. Un'etica ove, non sottraendosi alle domande serie della vita, traspare la serena spiritualità del magistero di san Filippo Neri.