
Cofanetto in tre volumi Divina Commedia.
Con il Paradiso si chiude nell'anniversario dei 700 anni dalla nascita di Dante questo progetto di rilettura e illustrazione della Divina Commedia a cura di Franco Nembrini, Gabriele Dell'Otto e Alessandro D'Avenia (che firma la prefazione).
Ristampa anastatica della edizione rilegata del celebre "Dante minuscolo Hoepliano" pubblicato per la prima volta nel lontano 1904 con postille e cenni introduttivi del prof. Raffaello Fornaciari, riveduti dal prof. Piero Scazzoso. Pensata a uso delle letture pubbliche e delle scuole, l'edizione era realizzata - come recitavano i cataloghi dell'epoca - su carta India, in legatura alla bodoniana, in rilegatura tutta Linson-pergamena, con medaglione impresso e in astuccio. Un'edizione unica nel suo genere per dimensioni e leggibilità, che ha incontrato nel succedersi dei decenni centinaia di migliaia di lettori, e che nel suo "piccolo" testimonia una lunga tradizione editoriale e - soprattutto - la grandezza del "sommo Poeta".
Ristampa anastatica del celebre "Dante minuscolo Hoepliano" in tre volumi, uno per cantica, in brossura, raccolti in un apposito astuccio. Pubblicata per la prima volta nel 1904, questa edizione del testo dantesco è arricchita dalle postille e cenni introduttivi del prof. Raffaello Fornaciari, riveduti dal prof. Piero Scazzoso e dalle decorazioni di Ezio Anichini che impreziosiscono copertine e astuccio. Una proposta che rielabora la versione minuscola hoepliana della Divina Commedia presentando ciascuna delle tre cantiche come un volume a sé stante, così da poter ancor più agevolmente maneggiare l'elevato e al tempo stesso diverso contenuto poetico e dottrinale dell'Inferno, del Purgatorio e del Paradiso.
Nell'estate del 1940, un ragazzo di undici anni ascoltò il padre che leggeva e spiegava ai fratelli maggiori l'Inferno di Dante; le due estati seguenti toccò a Purgatorio e Paradiso. Proprio quel ragazzo, che all'epoca capiva meglio il concerto delle cicale che non le terzine del poeta, mezzo secolo più tardi avrebbe spiegato e letto Dante ai microfoni della radio e in più di cinquecento letture pubbliche. Vittorio Sermonti ha consentito a "qualunque italiano dotato di cultura media, intelligenza e un po' di passione di ripercorrere il più gran libro scritto in italiano senza interrompere continuamente l'avventura per approvvigionarsi di notizie e delucidazioni." Così è nato questo "racconto-lettura" della Divina Commedia, qui raccolto integralmente. Una prosa insieme raffinata e colloquiale, accurata e ironica; letta dal principio alla fine con l'impudenza della prima volta, col batticuore dell'ultima.
Questa «Nuova Edizione commentata delle Opere di Dante (NECOD)» è stata concepita - unitamente al «Censimento» e alla «Edizione Nazionale dei Commenti danteschi», che la integrano - come massimo omaggio a Dante nel Settimo Centenario della morte: 1321-2021. A distanza di cento anni dalla «Edizione del Centenario» de Le Opere di Dante, il volume che nel 1921, in occasione del Sesto Centenario della morte, offrí ai lettori di tutto il mondo quello che è rimasto fino ad oggi il testo di riferimento dell'opera dantesca, frutto del lavoro pluriennale di un'équipe di insigni studiosi coordinati da Michele Barbi, sono sembrati maturi i tempi per un decisivo passo avanti: non solo un nuovo testo di tutte le opere, riveduto e aggiornato ai progressi piú significativi della filologia internazionale, ma finalmente un commento di grande respiro, integrato ove occorra da appendici di documenti utili a meglio illustrare il discorso storico e critico, in grado di scavare a fondo nel dettato dantesco e cogliere tutte le valenze comunicative di un messaggio estremamente complesso, talvolta studiatamente criptico, ancora in parte da scoprire e capace di suscitare emozioni forti anche nei lettori di sette secoli piú tardi. La selezione attenta dei Curatori e la supervisione di una Commissione scientifica che include alcuni tra i maggiori specialisti italiani e stranieri, un rigoroso sistema di controlli, idoneo a garantire un margine minimo di sviste o errori, insieme con un ricco apparato di indici e repertori che consenta un'agevole fruibilità dei volumi, distinguono questa «Nuova Edizione» come una proposta senza precedenti nella storia degli studi danteschi. In coincidenza con il Centocinquantenario dell'Unità d'Italia, che si compirà nel 2021 con i centocinquant'anni di Roma capitale, l'omaggio più degno della Patria al suo grande Poeta che ne ha presentito il destino di nazione, plasmandone la lingua e l'identità culturale.
L'Impero è necessario al buon governo del mondo? È esclusivo appannaggio di Roma? Infine: la sua autorità deriva da Dio o dal papa? È Dante stesso a porre le questioni dottrinali che intende affrontare nel suo trattato. Forme e lingua - il latino - sono quelle tradizionali della trattatistica del suo tempo; rivoluzionarie invece le tesi sostenute, quelle intemptate veritates che fanno della "Monarchia" l'espressione dell'eterna tensione tra due poli, lo spirituale e il temporale, e l'innovativa, originalissima rielaborazione di un ampio retaggio d'idee e di dottrine. Il testo dantesco è qui presentato con il ricco commento di Diego Quaglioni, noto studioso di diritto medievale.
La Divina commedia – la sua opera più conosciuta, apprezzata e amata – è una sorta di portabandiera di Dante Alighieri, dell’Italia e del mondo, nel segno della poesia che tutti accomuna e illumina nel viaggio della vita. In questo viaggio dove nulla si perde dell’incontro fatto con l’uomo sulla terra, ma tutto si completa e illumina nella luce di Dio, sono però molte le cose che non è facile capire, interpretare, collocare nel loro contesto o nella loro esatta prospettiva.Anzi, si può dire che, senza commenti e guide sicure, c’è il rischio di perdersi nel labirinto di fatti, personaggi e riferimenti d’ogni genere che Dante dissemina a piene mani nel corso del suo lungo itinerario nell’aldilà.
Pur conoscendo molti, a memoria, tanti celebri versi del poema, spesso sfugge il significato profondo dell’insieme. Allora è necessario indagare per approfondirlo, in modo da cogliere il filo che lega insieme tutte le vicende della storia umana e spirituale di Dante. Per questo, ogni anniversario dantesco è sempre an- che un tentativo di fare un passo avanti nell’aiutare a penetrare il significato del messaggio che il poeta consegna come eredità da vivere.
In vista del 700° anniversario della morte di Dante (2021), le Edizioni San Paolo propongono un’edizione speciale in tre volumi del capolavoro di Dante, la Divina commedia, con il commento di Giuliano Vicini, le illustrazioni in bianco e nero di Nino e Silvio Gregori e gli indici, cantica per cantica, di tutte le parole di Dante, a cura di Lara Piffari,Vincenzo Santarcangelo e Giuliano Vigini.
In vista del 700° anniversario della morte di Dante (2021), un’edizione speciale in tre volumi del capolavoro di Dante, la Divina commedia, con il commento di Giuliano Vigini, le illustrazioni in bianco e nero di Nino e Silvio Gregori.
La Divina commedia è una sorta di portabandiera di Dante, dell’Italia e del mondo, nel segno della poesia che tutti accomuna e illumina nel viaggio della vita. In questo viaggio dove nulla si perde dell’incontro fatto con l’uomo sulla terra, ma tutto si completa e illumina nella luce di Dio, sono però molte le cose che non è facile capire, interpretare, collocare nel loro contesto o nella loro esatta prospettiva. Anzi, si può dire che, senza commenti e guide sicure, c’è il rischio di perdersi nel labirinto di fatti, personaggi e riferimenti d’ogni genere che Dante dissemina a piene mani nel corso del suo lungo itinerario nell’aldilà.
In vista del 700° anniversario della morte di Dante (2021), un’edizione speciale in tre volumi del capolavoro di Dante, la Divina commedia, con il commento di Giuliano Vigini, le illustrazioni in bianco e nero di Nino e Silvio Gregori.
La Divina commedia è una sorta di portabandiera di Dante, dell’Italia e del mondo, nel segno della poesia che tutti accomuna e illumina nel viaggio della vita. In questo viaggio dove nulla si perde dell’incontro fatto con l’uomo sulla terra, ma tutto si completa e illumina nella luce di Dio, sono però molte le cose che non è facile capire, interpretare, collocare nel loro contesto o nella loro esatta prospettiva. Anzi, si può dire che, senza commenti e guide sicure, c’è il rischio di perdersi nel labirinto di fatti, personaggi e riferimenti d’ogni genere che Dante dissemina a piene mani nel corso del suo lungo itinerario nell’aldilà.