
L'evangelista Giovanni illustra come la vita del Figlio di Dio sulla terra costituisca «un itinerario spirituale verso l'unione con Dio Padre». Ecco profilarsi allora la via della "mistica filiale", tema che Silouane Ponga e Rosalba Manes approfondiscono sulle orme del Vangelo di Giovanni, intrecciando abilmente esegesi e teologia spirituale. Il loro denso e appassionato studio si articola in dieci capitoli e cinque excursus che gettano luce su un tema di fondamentale importanza, alquanto trascurato in questi ultimi secoli. Gli autori avvertono l'urgenza di riscoprire la "mistica filiale" che si radica nel Battesimo e che pertanto è dono offerto a ogni uomo e donna chiamati a diventare pienamente figli e figlie di Dio (dalla Presentazione di Elena Bosetti).
Biografia degli autori
Silouane Ponga
Silouane Ponga (1970), teologo, biblista e filosofo, nato in Gabon, ha conseguito il dottorato in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Per Àncora con Rosalba Manes ha pubblicato I volti della Maddalena. La diaconia femminile nella Chiesa (2017) e ha curato Il Pastore bello. Studi in onore di suor Elena Bosetti (2025).
Rosalba Manes
Rosalba Manes è una consacrata dell’Ordo virginum di San Severo (FG) dal 2001 e professoressa straordinaria di Teologia biblica all’Università Gregoriana. Per Àncora ha pubblicato: Nel grembo di Paolo. La Chiesa degli affetti nella Lettera a Filemone (2016); I volti della Maddalena. Myriam di Magdala e la diaconia femminile nella Chiesa (2017) con S. Ponga; La melodia del silenzio. La figura sorprendente di Giuseppe di Nazareth (2021); è stata nel team delle bibliste che hanno realizzato I Vangeli tradotti e commentati da quattro bibliste (2015), Le Lettere di Paolo tradotte e commentate da tre bibliste (2020) e Atti degli apostoli, Lettere cattoliche, Ebrei e Apocalisse tradotti e commentati da sei bibliste (2023).
È tale, un viaggio, se si prefigge una meta; così è pure di questo libro, la cui destinazione è già nel titolo. Il suo tema è la santità, meglio la figura del santo cristiano, a prescindere se poi, una volta conclusa la sua vita terrena, ci sarà o no una beatificazione o una canonizzazione. Della santità, poi, queste pagine intendono illustrare il contenuto e per far questo prendono spunto da un maestro: Romano Guardini. Egli, per descrivere quella che egli chiama l'interiorità cristiana e, ancora più letteralmente, l'in-esistenza, l'intimità di Cristo nel cristiano, ha tratto ispirazione soprattutto dal testo paolino di Gal 2,20: santo è chi, come san Paolo, può ripetere: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me». Cristo-nel-cristiano: questo è la santità. Che cos'è la santità? A questa domanda si possono dare molte risposte. Quella, davvero autorevole, del prefetto del Dicastero della cause dei santi, trae ispirazione dalla riflessione di Romano Guardini su un celebre passo paolino: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me» (Gal 2,20). Cristo-nel-cristiano: questo è la santità.