
I contributi del volume offrono una panoramica sulle tradizioni dolciarie delle province del Friuli Venezia Giulia, mettendo in luce le forti interrelazioni fra la cucina e la cultura regionale. Il patrimonio gastronomico dolciario friulano è infatti conseguenza dei numerosi influssi culturali e politici che, nel corso dei secoli, sono stati esercitati su queste zone, laboratorio anzitempo di quello che oggi si definisce "multiculturalismo". Ne deriva la caratteristica principale della gastronomia regionale: la contaminazione fra ricette d'influenza veneta, d'ispirazione austroungarica, di provenienza slava, greca, turca ed ebraica
Il volume propone le ricette e descrive le caratteristiche botaniche, i sistemi di propagazione e coltura, gli usi tradizionali della nepitella, una pianta aromatica officinale tipica del bacino del Mediterraneo, usata fin dall'antichità in medicina e cosmetica, ornamenti e cucina.
Il libro è un percorso attraverso le opere di Giovanni Arpino alla ricerca di sapori, profumi, sollecitazioni sensoriali. La Langa appare gloriosa nel trionfo dei colori e delle portate che l'hanno resa famosa nel modo. Torino si confonde con i suoi caffé e gusti dolci. Queste atmosfere, legate alla campagna e alla città sono per Arpino linfa per le sue storie e i suoi personaggi che assaggiano, gustano, si inebriano di portate succulenti,"Cibo da re", si può ben dire. L'autrice scandaglia romanzi, racconti, fiabe, articoli dello scrittore alla ricerca del gusto e del profumo del cibo, "assaggia" metaforicamente le storie, secondo un percorso mentale, che rende il cibo elemento importante ai fini dell'intreccio.
L'ironia come misura del "vero" e come conoscenza del "cuore", é forse la protagonista dei promessi sposi, e all'ironia fanno da supporto, rendendola ancora più efficace, parecchi comprimari reali. Quali? La polenta in casa di Tonio, lo stufato all'Osteria della luna piena, i raveggioli, il pane e la farina, il vino e altri cibi ancora abbondanti o scarsi, tutti fieramente attivi nel romanzo di Manzoni.
L'idea di fondo é quella di immaginare di essere portati a spasso per bistrot, brasserie, café e ristoranti della ville lumiere da Maigret in persona. Al centro tutte le ricette amate da Maigret.
"Di Voi, Signore e Signorine, molte sanno suonare bene il pianoforte o cantare con grazia squisita, molte altre hanno ambitissimi titoli di studi superiori, conoscono le lingue moderne, sono piacevoli letterate o fini pittrici, ed altre ancora sono esperte nel tennis o nel golf, o guidano con salda mano il volante di una lussuosa automobile. Ma, ahimè, non certo tutte, facendo un piccolo esame di coscienza, potreste affermare di saper cuocere alla perfezione due uova al guscio." Ada Boni così iniziava, quasi settanta anni or sono, la dedica alle lettrici in una delle prime edizioni de "Il Talismano della Felicità" manuale di cucina, che raccoglieva in maniera ordinata e sistematica tutte le ricette da lei pubblicate, sin dal 1915.
Ogni stagione dell'anno ha i suoi piatti: questione di clima, di tradizioni, di ingredienti. E la cucina, per essere davvero gustosa e genuina, deve rispettare i tempi della natura. Ecco perché il terzo libro della coppia formata da Antonella Clerici e Anna Moroni ha come filo conduttore le ricette stagionali. Una nuova infornata di segreti gastronomici per capire, oltre a come, anche quando preparare e mettere in tavola piatti prelibati in grado di soddisfare gli occhi e il palato degli ospiti.

