
Il volume, in lingua italiana e inglese, offre una vasta panoramica sull'arte fra il XIII e il XVIII secolo. Dal Medioevo al tardo Cinquecento i temi dell'Annunciazione, della Natività e dell'Adorazione dei Magi stimolarono la fantasia di pittori e scultori che, su commissione o liberamente ispirati, interpretarono gli episodi sacri nei modi più diversi. La Madonna assunse nei secoli le connotazioni più varie: umile e timida fanciulla, dolcemente protesa verso Gesù Bambino o ricca dama avvolta in stoffe preziose. Il lettore potrà confrontare la sobrietà di Arnolfo di Cambio con lo sfarzo del Pinturicchio, l'intima religiosità della pittura di Beato Angelico con il fasto di quella del Parmigianino, in un viaggio nell'arte dei maggiori autori europei.
Il volume è un saggio, ampiamente illustrato e ricco di dettagli narrativi, che analizza il virtuosismo illusionistico e la grande fantasia decorativa di Giambattista Tiepolo, dalla formazione alle grandi opere della maturità. Il volume è corredato dal catalogo completo delle opere dell'artista settecentesco, aggiornato in base agli ultimi studi critici dopo le grandi mostre di Venezia e New York del 1996.
Rykwert si interroga sul modello di città che gli abitanti elaborano o sognano. E lo fa analizzando anzitutto la situazione che coincide con l'origine stessa della città in senso moderno, il "rito etrusco" che fondava la città romana. Rykwert dimostra come la configurazione dell'urbe, con le sue mura, le porte, il foro, i templi, costituisse anche e soprattutto una forma simbolica nella quale si rispecchiavano i miti, i rituali, le credenze di tutta una civiltà. E si tratta di credenze collegabili, con accostamenti illuminanti a fenomeni e testi di varie civiltà arcaiche: indiane, africane, amerindie.
Le opere d'arte, i musei italiani pubblici e privati, ma anche il paesaggio, i siti archeologici, gli archivi, le dimore storiche e lo sconfinato patrimonio ecclesiastico costituiscono l'enorme ricchezza dei nostri beni culturali. Questo libro fa il punto della situazione sotto il profilo dei nuovi strumenti normativi ed evidenzia l'importanza di scoprire i beni culturali come risorsa economica.
L'uomo oggi si trova sotto il fuoco incrociato delle più diverse e sconcertanti manifestazioni artistiche e delle più contrastanti teorizzazioni estetiche. È per molti difficile trovare in questa situazione un filo conduttore, l'impostazione di un discorso che orienti questa frantumata fenomenologia. Il volume di Dorfles vuol rispondere a un'esigenza di orientamento largamente sentita e costituisce una messa a punto della situazione estetica quale si è configurata nella cultura mondiale nel corso della seconda metà del Novecento.

