
A metà tra meditazione e narrazione, questo libro nasce dalle suggestioni che l'autore ha ricavato nel vivere il Vangelo nei luoghi che ne hanno fatto da scenario storico e geografico. Le storie bibliche, dalle antiche profezie agli eventi della nascita di Gesù, vengono ripercorse attraverso gli occhi di Serafino, un asinello cocciuto ma angelico, che diventa testimone della nascita del Re dei Re e la offre al lettore in maniera personale, ma profondamente ancorata alla verità storica e alla realtà geografica. È attraverso la curiosità di questo ciuchino che la vicenda di salvezza si arricchisce di spiegazioni su aspetti della cultura ebraica, piccole leggende, quotidianità del mondo antico. Perché Gesù è, oltre che Vero Dio, un Uomo Vero immerso nel Suo tempo. Serafino, insieme al lettore, compie un vero e proprio cammino spirituale, nel quale si rispecchia la riflessione dell'autore sulla vita credente, prima, e poi sul ruolo di "pastore di gregge", in questi tempi che chiedono, a gran voce, risposte e misericordia. Serafino sa porsi domande per cercare risposte; quelle risposte che chiede, con animo grato, alla stella che illuminerà la notte di Betlemme, custodendo la vita di quel bambino fino all'epilogo, più di trentatré anni dopo, a Gerusalemme.
Il libro racconta in maniera avvincente l'incredibile ma anche criticato viaggio della Pietà di Michelangelo dalla Basilica di San Pietro a New York per l'Esposizione Universale del 1964. Tutto inizia il 4 aprile, il giorno in cui la scultura, per la prima e unica volta, esce dal Vaticano e viene caricata su un camion alla volta di Napoli, dove arriverà dopo circa dodici ore di viaggio a marce ridotte. Ad attendere il prezioso carico lungo la banchina del porto la Cristoforo Colombo, sul cui ponte la cassa con la Pietà sarà collocata a cielo aperto e fissata in maniera tale da poter sopportare qualsiasi sollecitazione e guardata a vista per tutta la traversata. Dopo circa otto giorni di navigazione l'arrivo a New York, dove la Pietà viene collocata nel Padiglione della Santa Sede dell'Esposizione Universale del 1964, che fino all'ottobre successivo sarà visitato da oltre 27 milioni di persone letteralmente affascinate dall'opera michelangiolesca. Attraverso le voci dei testimoni di ieri e di oggi, Orazio La Rocca ci fa rivivere, con una certa trepidazione, i preparativi del viaggio, l'ardita traversata transatlantica, il clamore mediatico suscitato dall'iniziativa, la nostalgia per l'assenza da San Pietro di quell'amata scultura e finalmente, dopo diciannove mesi, il suo felice rientro in Vaticano.
La cattedrale parigina di Notre-Dame è il simbolo della gloriosa stagione europea delle cattedrali gotiche. Grandiosa per concezione e per le sue originali soluzioni architettoniche, è al centro di Parigi ed è protagonista della sua storia, nel bene e nel male. Quando, nel XII secolo, nel pieno della rinascita dell'Europa delle città e dei commerci, la capitale del regno di Francia divenne un punto di riferimento per la vita politica, culturale e religiosa del nostro continente, gli stessi cittadini, in pieno accordo con il vescovo e con il sovrano, diedero mano all'edificazione di un tempio che fosse casa comune dei credenti e prova della volontà della nazione di appartenere alla tradizione cristiana per sempre. Dopo il terribile incendio che il 15 aprile 2019 ha minacciato di distruggerla, oggi, ancora una volta, Notre-Dame è rinata vittoriosa e più bella che mai.
La chiesa più grande d'Italia, monumento nazionale, capolavoro di architettura e di ingegneria la cui costruzione sembra non avere mai fine, il Duomo di Milano, con le sue numerose statue e guglie, con le sue vetrate e i tanti tesori che contiene, è un gigante di marmo, "una grande macchina" nella definizione di Renzo nei Promessi Sposi, ma anche "una poesia incisa nel marmo", come ebbe a dire Mark Twain, uno dei tanti illustri viaggiatori che in visita a Milano sono rimasti affascinati dalla cattedrale. Dalla guglia più alta del Duomo, "tuta d'ora e piscinina", l'Assunta - nota con l'affettuoso appellativo di "Madunina" - rivolge il suo sguardo verso il cielo e tiene le braccia aperte a implorare la benedizione di Dio sulla città.
Cinecittà è la fabbrica dei sogni. Inaugurata a Roma nel 1937, nei suoi grandi teatri di posa vengono girate decine di film ogni anno, fino a quando la Seconda guerra mondiale travolge ogni cosa. Al termine del conflitto, dove prima scenografi e costumisti, attori e registi creavano l'incanto del cinema, prendono posto migliaia di profughi che non hanno più una casa dove tornare. Proprio lì, in una realtà difficile da sopportare, un gruppo di bambini si incontra e riscopre il tesoro di Cinecittà: l'arte di recitare, di raccontare una storia, di creare interi universi con l'immaginazione. Età di lettura: da 11 anni.
Ogni porta aperta è un segno luminoso per l'umanità, che oggi si presenta come un popolo di pellegrini di speranza alla ricerca della pace, della giustizia, di un mondo più rispettoso dell'altro e del creato. Il volume, curato da don Nicola Gaglio - che ha messo a disposizione le immagini della stupenda Porta del Paradiso di Monreale - intende valorizzare la ricchezza della tradizione liturgica e artistica ed è arricchito da un approfondimento del teologo don Giuliano Zanchi sul tema della soglia nello spazio liturgico. Varcare la porta santa è sempre un affacciarsi sull'anticipo di quel Regno che è già in mezzo a noi grazie alla presenza viva del Risorto. In tal senso, ogni porta che introduce nello spazio liturgico può essere una porta del Paradiso.
Le opere d'arte non sono solo una ricchezza per gli occhi e per la cultura di ogni tempo, ma uno sguardo spirituale offerto in maniera evidente e capace di ispirare anche i più semplici. Questo è il viaggio che Enrico Impalà, con rigore storico e passione narrativa, propone nel presente volume al lettore, raccontando la costruzione della Basilica di Assisi e il suo significato per il movimento francescano e per l'umanità tutta in cerca di senso. Il libro combina la biografia del Santo con un'analisi attenta del patrimonio artistico che la sua figura ha ispirato, offrendo così una prospettiva unica su uno dei personaggi più amati della cristianità.
In un tempo come il nostro, in cui l’immagine è ovunque ma spesso svuotata di significato, riscoprire la forza del simbolo è più che mai necessario. Questo volume nasce dal desiderio di restituire profondità al linguaggio visivo della fede cristiana, ripercorrendo la storia millenaria dei segni e delle immagini che, fin dalle origini, hanno veicolato il mistero del Vangelo. Dalle catacombe paleocristiane agli affreschi rinascimentali, attraverso la pittura, l’epigrafia, l’arte musiva e l’architettura, il lettore è accompagnato in un viaggio che non è solo artistico, ma spirituale e culturale. La croce, l’acqua, il fuoco, l’eucaristia e la risurrezione vengono analizzati nella loro valenza simbolica, con uno sguardo attento sia alle opere più celebri sia a quelle meno note, ma non per questo meno eloquenti.

