
Il volume, opera di sedici tra i migliori studiosi di teatro di lingua inglese, intende offrire a un pubblico non specialista, un'esposizione in linea con le più aggiornate tendenze della storiografia teatrale d'oggi.
La nuova commedia di Dario Fo. Le "centoventi bugie" del pentito Marino, le prove mai provate contro Sofri, Bompressi, Pietrostefani. Lo spettacolo grottesco e tragico dell'italia dei misteri, dalle bombe di piazza Fontana ai giorni nostri.
"Nel laboratorio del teatro", una nuova serie che fornisce le più aggiornate conoscenze storiche e teoriche sugli elementi fondamentali che concorrono a 'fare' lo spettacolo: dallo spazio all'attore, alla regia, alla drammaturgia. Tra seconda metà del Settecento e seconda metà del Novecento, la storia dei modelli drammaturgici nelle sue tappe rilevanti e nelle sue singole personalità, ma anche la storia del teatro nel confronto tra progetti di riforma e realtà del palcoscenico. Luigi Allegri insegna Storia del teatro e dello spettacolo presso l'Università di Parma.
Il viaggio raccontato da Gian Piero Brunetta è quello dei "navigatori delle immagini" cioè di coloro che sono riusciti a diffondere e interpretare con strumenti e apparecchi ottici forme e rappresentazioni di mondi reali e immaginari nei secoli che hanno preceduto l'invenzione del cinema. Questo rito di iniziazione popolare ha origini lontane nel tempo ma, a partire dal Cinquecento, si viene diffondendo in tutta Europa grazie agli spettacoli ottici che favoriscono la partecipazione a una pratica di viaggio sedentario e immaginativo i cui esiti diventano ben presto sensazionali riuscendo a fondare una cultura visiva che raccoglie genti e popolazioni diverse per credo politico e religioso, lingua, cultura e appartenenza sociale. I racconti e gli spettacoli di magia luminosa iniziano infatti a modificare mentalità e modalità della visione e della percezione, creando, con la proliferazione anche di "luoghi delle immagini", quella cittadinanza comune e quell'habitat senza i quali certo il cinema non avrebbe potuto svilupparsi. I venditori ambulanti di stampe popolari che partivano dal Trentino o i lanternisti savoiardi, i grandi illustratori degli spettacoli di Panorama e Diorama o i piccoli impresari di Mondo Nuovo o di Cosmorama ci appaiono così i discendenti dei narratori omerici e gli eroi di un'epopea finora mai realmente considerata, che seppe creare un forte tessuto connettivo nella storia dell'Europa moderna e stabilire un ponte tra cultura alta e popolare.

