
Rispetto a pochi anni fa, il numero degli aspiranti sceneggiatori tra gli studenti del DAMS è aumentato fino quasi a pareggiare quello dei registi. Questa svolta è dovuta in buona misura alla popolarità delle serie televisive, che sono opera innanzi tutto dello showrunner, una specie di super sceneggiatore-produttore che imprime la propria visione alla serie. È un profondo cambiamento di paradigma, che inevitabilmente ha influenzato anche il panorama degli studi universitari, dove si riscontra un crescente interesse verso la scrittura per lo schermo (grande o piccolo). Il libro presenta lo stato dell'arte in Italia, attraverso contributi dei principali studiosi del settore, che riflettono a tutto tondo su cinema, serialità televisiva, videogiochi e sulla produzione, tanto italiana quanto americana, di ieri e di oggi, a comporre un ampio affresco di uno degli ambiti più vivaci della cultura audiovisiva contemporanea.
Il libro, esito di una ricerca realizzata a Bologna grazie alla collaborazione tra la Scuola Achille Ardigò, l'Area Welfare e promozione del benessere del Comune di Bologna e il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, intende approfondire la dimensione culturale nei processi di Welfare di Comunità. In una cornice di ripensamento dei modelli di Welfare nazionali e locali, il Welfare Culturale appare, in quanto modello integrato di promozione di benessere e salute, una via possibile per forme innovative di risposte a bisogni individuali e collettivi. Nell'ottica della interdisciplinarietà e dei molteplici piani di riflessione, cui il Welfare Culturale per sua natura rinvia, il libro permette un dialogo a più voci per immaginare pratiche e politiche per le amministrazioni pubbliche e costruire piste di lavoro teoriche ed empiriche per gli studiosi della cultura e del sociale.

