
«La vita», «Il Castello interiore», «Le Fondazioni», sino alle opere minori di Teresa d'Avila rappresentano un corpo unico capace di parlare con efficacia all'uomo del terzo millennio. Il linguaggio di Teresa, qui esigente, là consequenziale, fintamente distratto e falsamente inconsapevole, parla come parla il mondo d'oggi: per rimandi, schizzi, analisi ed effetti, che rendono difficile se non impossibile la traduzione perfetta. E non si tratta di un caso di captatio benevolentiae. Di qui, anzi, la nuova e invincibile scommessa di un volume con il testo a fronte. Descrizioni a flash diventano flashback cinematografici se un filo non conducesse lettere, parole e frasi da un saggio alla poesia, e da questa, tramite l'ironia, alle vette della spiritualità. Sì, perché i santi sono gli autentici istrioni del mondo di oggi e di sempre; Teresa ne fa parte, e con lei, in questo volume, è stata accolta la perenne sfida della parola.
Fin dall'inizio del suo pontificato, papa Giovanni Paolo II ha saputo trovare una via di comunicazione diretta, aperta e semplice con i fedeli e, più in generale, con gli uomini moderni. Dal suo invito a non temere, con cui si è presentato al mondo all'inizio del mandato, fino alle meditazioni più recenti, questo volume raccoglie i pensieri, le riflessioni, le esortazioni che hanno fatto di Giovanni Paolo II uno dei papi forse più amati nella storia della Chiesa.