Che significato hanno il matrimonio e la convivenza oggi? Come rappresenta il fenomeno la televisione e come incidono i ritmi di lavoro sugli equilibri familiari? Questi sono solo alcuni spunti che hanno dato vita alle ricerche contenute nel presente volume. Il lavoro, frutto dell'impegno di giovani ricercatori palermitani, mira a fornire una rappresentazione di come la società attuale condiziona e modella la vita di coppia dettando spesso tempi e modalità. Il volume è diviso in contesti e ricerche che affrontano il tema fornendo una descrizione o una interpretazione dei fenomeni con particolare attenzione al contesto palermitano. Uno spunto di riflessione e una fotografia attuale che descrivono molto bene il cambiamento socioculturale in atto.
L'autore, attingendo alla propria esperienza di ministero pastorale a contatto con tante coppie e di studio sulla parola di Dio contenuta nella Bibbia, propone una serie di riflessioni sulla vita di coppia. La prima parte contiene l'essenziale di alcuni corsi di formazione alla vita a due, con una varietà di proposte che possono illuminare il cammino di preparazione a questa scelta fondamentale della vita. La seconda parte riporta alcune esperienze di vita a due: primi passi dopo il matrimonio, novità e sorprese durante il cammino, nascita dei figli... Al termine di ogni capitolo sono suggeriti spunti per la riflessione personale.
Descrizione dell'opera
Psicologo e psicoterapeuta, esperto di formazione e pastorale familiare, l'autore guida i genitori di adolescenti (11-19 anni) nel difficile compito di accompagnarli nella crescita in questa fase delicata della vita.
Con stile agile e divulgativo, attraverso esempi concreti e suggerimenti pratici, egli tratteggia in modo sintetico e schematico le problematiche più frequenti e consiglia come fronteggiarle. Un piccolo dizionario chiude il volumetto.
«Aiutare i ragazzi più giovani a crescere significa avere tempo e dedizione per loro (…) nella convinzione che educare è un vero gesto di carità evangelica» (P. Gibertini).
Sommario
Capire l'adolescente. Anche i genitori cambiano. Un dialogo di verità. Ma dobbiamo sempre fare tutto noi? È tempo di ideali. Desiderare alla grande. I figli del divorzio. Piccolo dizionario.
Note sull'autore
ALESSANDRO MANENTI (Reggio Emilia 1948), prete diocesano, è laureato in lettere e filosofia e licenziato in psicologia. Insegna psicologia, pastorale familiare e spiritualità allo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia, di cui è stato preside. Psicologo e psicoterapeuta, ha fondato l'Istituto superiore per formatori, per l'integrazione fra psicologia del profondo e antropologia cristiana. È direttore, con A. Cencini, della collana «Psicologia e formazione» (EDB) e della rivista Tredimensioni. Psicologia, spiritualità, formazione (Àncora). Con EDB ha pubblicato numerosi studi, fra i quali: Noi per loro (22003), Vivere gli ideali (2 voll., 52002 e 22004), Coppia e famiglia: come e perché (52007), Vivere insieme (52009).
La famiglia ha ancora un futuro? Oppure il nucleo familiare dovrà cedere il passo ad altre forme di rapporto fra uomo e donna? O dovrà scoprire nuove prospettive della paternità e della maternità? In dialogo con la cultura contemporanea, il volume affronta questi interrogativi attraverso un’attenta analisi della famiglia e della sua evoluzione: dai cambiamenti generazionali alle nuove dimensioni dell’erotismo, dal difficile rapporto fra spontaneità dei sentimenti e istituzione alla relazione tra pubblico e privato.Alla sfida della società tecnologica, dove regnano il dominio e l’efficienza, la famiglia può rispondere solo se recupera la dimensione “conviviale” la capacità di esprimere gioia e serenità, di incarnare nella vita quotidiana lo stile della gratuità, sviluppando la “logica del dono” e del dialogo.
«Dov’è mio figlio?» è la domanda che sostiene il difficile cammino di tutte quelle mamme e quei papà che hanno un figlio in cielo e raccoglie, in sintesi, le infinite domande che albergano nel loro cuore: «Esiste una vita oltre la morte? Che cosa sarà successo a mio figlio? Sarà salvo? Potrò rivederlo e riabbracciarlo? Come potrò riconoscerlo senza il corpo? Come posso ancora aiutarlo? Com’è la vita in cielo, in Paradiso, in Purgatorio? Esiste l’Inferno? ecc.».
L’autrice, psicoterapeuta, che ha vissuto la perdita della figlia Camilla, desidera che le riflessioni raccolte in queste pagine aiutino le famiglie che, come lei, hanno vissuto il tremendo dramma della perdita di una figlia, o di un figlio o di una persona cara, credenti o non credenti, che sono alla ricerca angosciosa, spasmodica, di verità eterne, desiderose di conoscere più da vicino il mistero del cielo: «La vita del mondo che verrà», ossia lo stato di vita nuova che ora avvolge il proprio caro.
Di fronte ai profondi cambiamenti della famiglia, regna oggi una grande incertezza. Ci si chiede: la famiglia naturale, ovvero normo-costituita, è una istituzione del passata oppure ha ancora davanti a sé un futuro? Questo testo va alla ricerca di risposte plausibili, basate su fatti sociologici. La tesi di fondo è che la famiglia così concepita, nonostante i mutamenti in atto, rimane una istituzione del futuro. Le ragioni che vengono qui presentate sono di vario ordine, ma fondamentalmente si basano sull'argomento che la famiglia possiede un "genoma" proprio, che non è biologico, ma sociale. Se questo genoma viene seriamente modificato, fino a perdere la sua identità, la società ne risente in termini di perdita di coesione sociale e di alienazione umana. La società dopo-moderna risente di queste modificazioni, ma deve anche elaborare delle risposte di empowerment del genoma familiare. Il testo spiega come ciò avvenga, con quali conseguenze e quali siano le possibili prospettive per la famiglia di domani.
Quali sono oggi in Italia le principali trasformazioni in atto nella "prima agenzia educativa"? Come sta cambiando la morfologia della famiglia? Quali significati hanno tali cambiamenti per le esistenze dei singoli e delle comunità? Come stanno modificando il modo di intendere il cammino di ciascuno verso il proprio compimento personale e, quindi l'educazione? Il volume cerca di rispondere a domande come queste, delineando diversi possibili itinerari di vita "familiare", quindi osservando quali nodi pedagogici in essi si condensano e quali traiettorie per la prassi educativa possono dischiudersi. Questo studio offre così un'analisi critica delle cosiddette "nuove forme familiari", ma è anche il tentativo di scorgere altri aspetti inediti della famiglia contemporanea che possono farne, ancora ma in modo nuovo, il primo e originario luogo di fioritura della vita personale.
Il volume è frutto dei lavori del primo Convegno nazionale della Pastorale Familiare che mette a tema l'accompagnamento delle persone e delle famiglie che vivono la separazione.Le famiglie separate, particolarmente ferite, richiedono sempre più un sapiente accompagnamento, coniugando, come ci ha indicato più volte il Santo Padre Benedetto XVI, Verità e Carità. Il volume offre importanti riflessioni, attraverso un armonico intreccio di competenze di alto rilievo, di tipo teologico, antropologico, biblico e psicologico, il tutto arricchito dalle testimonianze di esperienze già in atto.
L'Autore, a partire da alcune figure bibliche e con un linguaggio semplice, traccia un percorso concreto in cui ciascuno potrà riconoscersi dentro il mistero della nuzialità.
La terza famiglia mette a confronto l’influenza che può avere nell’adolescenza il gruppo di amici più intimo, con quelle che esercitano l’appartenenza ad un social network e la famiglia naturale. L’importanza dei legami che l’adolescente stringe con il contesto in cui vive e cerca di realizzare il percorso di crescita personale, ha indotto le tre autrici di questo libro a definire “famigliei tre ambiti relazionali più significativi, abbiamo così le famiglie naturali, sociali e virtuali. Gli adolescenti vivono immersi in un mare di relazioni significative e ne sono influenzati in modo importante; ciò avviene in misura molto maggiore rispetto ad adulti e bambini che hanno un’autonomia di pensiero e di sentimenti maggiore o un contesto di relazioni molto limitato. Non si tratta di costruire una gerarchia nella capacità di influenzare le scelte e i comportamenti, ma di valutare l’importanza affettiva e il sentimento di appartenenza che i vari contesti relazionali posseggono agli occhi dell’adolescente.
In queste pagine sono presentate alcune coppie di cui la Bibbia racconta gli amori e i tradimenti, le storie familiari e gli amici, le attese e le delusioni, le gioie e i dolori, i dubbi e gli entusiasmi.
Vicende lontane nel tempo, ma in realtà vicine a quelle vissute oggi da tante coppie; questa sintonia permette di scoprire una verità sorprendente e consolante: l’amore tra un uomo e una donna, la vita a due, è da sempre conosciuta e amata nella buona e nella cattiva sorte, da Colui che l’ha pensata e creata.
Tra gli argomenti trattati: Adamo ed Eva: luci e ombre dell’amore Abramo e Sara: il desiderio di un figlio Isacco e Rebecca: lo sguardo sui figli Giuseppe e la moglie di Potifar: il prezzo della fedeltà Boot e Rut: l’amore oltre la vedovanza Davide e Betsabea: l’attrazione fatale Giuseppe e Maria: il segreto dell’intesa Pilato e la moglie: il diverso modo di ragionare Aquila e Priscilla: la famiglia chiesa domestica
La nostra epoca è caratterizzata da una grande incertezza educativa: le teorie sono tante e il più delle volte parziali, per cui c’è il rischio di cadere in una ragnatela paralizzante di proposte.Verso quale tipo di educazione orientarsi? E poi, educare non implica «manipolare», «coartare» i figli nelle loro scelte? Non è forse meglio dare loro molte possibilità di istruirsi, di addestrarsi in varie discipline, lasciandoli «liberi» di fare le scelte importanti una volta divenuti adulti?
L’autrice, attraverso un percorso che tocca molti temi correlati alla quotidianità dell’esperienza familiare (crescita, fraternità, ruoli genitoriali, relazione educativa, amicizia, maturazione affettiva, comunicazione...), mette in evidenza l’importanza della virtù come conquista della capacità di scegliere fattivamente il bene. Incoraggia i genitori a non desistere e a valorizzare il vissuto familiare, la ferialità e la festa, come opportunità per crescere insieme ai figli, esercitando il ruolo di guida che tocca all’educatore.