Non sono uno storico né un esperto di filosofia ebraica, e nemmeno uno studioso del sionismo e dell'Olocausto; non pretendo di giungere a delle conclusioni scientifiche su questi argomenti. Il positivo sviluppo di nuovi orientamenti all'interno delle scienze ebraiche non può esentare il singolo dall'esprimere un giudizio su questi problemi, per arrivare a una visione del mondo chiara e personale. La diaspora, l'Olocausto, le questioni morali legate al contrasto arabo-israeliano e in particolare a quello con i palestinesi non sono questioni da lasciare esclusivamente a ricercatori e esperti, ma costituiscono una parte della nostra esistenza e della costruzione dell'identità di ognuno di noi. (A. B. Yehoshua).
Chi legge questo libro scoprirà l’ampiezza della propria ignoranza, sarà fortemente impressionato dalla descrizione di fatti sconvolgenti per la coscienza cristiana; non ne sarà tuttavia schiacciato, vi attingerà piuttosto il desiderio di un incontro con il popolo ebraico nella verità, scoprirà con stupore il cammino già percorso dai tempi di papa Giovanni XXIII fino a papa Giovanni Paolo II dopo il decisivo impulso dato al concilio Vaticano II. Libro utile dunque per correggere i nostri istintivi giudizi cristiani, i nostri pregiudizi riguardo al popolo ebraico. Libro opportuno per fondare le nostre relazioni su un autentico rispetto della memoria e di conseguenza per entrare in una più giusta conversione delle nostre intelligenze e dei nostri cuori.
Raccolta di studi sui rapporti tra spiritualita francescana e quella dell'ebraismo.
Una guida all'ebraismo autorevole ed informata.
Primo quaderno sull'ebraismo. Cenni storici, la Torah, il culto e la preghiera di Israele, la mistica ebraica.
Léon Bloy fu scrittore scandaloso e violento, e non ha perso a tutt'oggi nulla della sua forza, anche perchè protetto dalla corazza dello stile, da una lingua vibrante e corrusca.
"Per l'ebreo che vede nell'al di qua il luogo della creazione, della giustizia e della salvezza divina, Dio è in modo eminente il signore della storia e quindi "Auschwitz", per il credente, rimette in questione il concetto stesso di Dio che la tradizione ha tramandato. Auschwitz rappresenta quindi per l'esperienza ebraica della storia una realtà assolutamente nuova e inedita, che non può essere compresa e pensata con le categorie teologiche tradizionali. Quindi chi non intende rinunciare sic et simpliciter al concetto di Dio (e il filosofo può legittimamente rivendicare il diritto a non rinunciarvi), deve pensare questo concetto in modo del tutto nuovo e cercare una nuova risposta all'antico interrogativo di Giobbe. Ove decidesse di farlo, dovrebbe anche lasciar cadere l'antica concezione di Dio signore della storia: perciò, quale Dio ha permesso che ciò accadesse?"
“Su tre cose il mondo sta:
sulla Torà,
sul culto
e sulle opere di misericordia”
In questa raccolta, Rabbi Jehudà – vissuto nel secondo secolo e.v. – volle fissare tutta la sapienza dei maestri d’Israele che l’avevano preceduto e offrire alle generazioni a venire il cuore dell’etica ebraica colto dalla bocca dei Padri. Da queste pagine – e dai commenti rabbinici medievali che le accompagnano – emerge il mistero che sta al centro dell’ebraismo: non “chi è” Dio, ma “cosa vuole” Dio. Un mistero a favore dell’uomo perché la volontà di Dio è benedizione per l’uomo. Pagine di grande profondità e freschezza che aprono ancora oggi squarci di luce e di consolazione sull’esistenza quotidiana di ogni uomo.
Alberto Mello (Biella 1951), monaco della Fraternità di Bose a Gerusalemme e biblista, unisce alla conoscenza delle Scritture la passione per la sapienza di Israele. Oltre ad aver curato Un mondo di grazia. Letture dal Midrash sui Salmi, si è recentemente soffermato sui tesori del Salterio in L’amore di Dio nei Salmi. Sempre per Qiqajon ha curato un commentario all’Evangelo secondo Matteo e ha approfondito il messaggio profetico in La passione dei profeti, attingendo alle ricchezze della tradizione ebraica.