Usciti sul "Saturday Evening Post" tra il 1929 e il 1931, questi due racconti di F.S. Fitzgerald ambientati in Minnesota, sono rimasti finora inediti in Italia. In "L'esclusione" il giovane Forest Winslow s'innamora della bella Alida Rikker, figlia di un uomo d'affari dalla pessima reputazione: per lei sfiderà i pregiudizi dei genitori, trovando la felicità oltre ogni ipocrisia. In "Alla tua età", invece, il cinquantenne Tom Squires s'invaghisce di Annie e della sua giovinezza, che gli appare come un ultimo struggente fremito di primavera nel bel mezzo dell'inverno.
Il Meridiano, primo di tre che presenteranno una ricca selezione della narrativa di Roth, propone i più importanti romanzi del periodo giovanile, tra i quali spicca «Lo scrittore fantasma» (1979), preceduto dal romanzo breve «Goodbye, Columbus» (1959) e dall'esplosivo e mirabolante «Lamento di Portnoy» (1969) e «La mia vita di uomo» (1974); seguono «Zuckerman scatenato» (1981), «La lezione di anatomia» (1984), «L'orgia di Praga» (1985) e «La controvita» (1986). Il saggio introduttivo e gli apparati critici di Elèna Mortara e Paolo Simonetti contribuiscono a presentare l'opera di Roth a nuove generazioni di lettori offrendo informazioni preziose e inedite anche a chi di Roth è già lettore appassionato.
Qual è il miglior locale per capire Torino? Eccolo il midollo della questione. La domanda mi stimola. Mi stimola così tanto che la estrapolo dal contesto, dal fatto che me la sta facendo lo chef più rivoluzionario di tutti i tempi a un tavolo de "La mela stregata" mentre qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi della città. Dunque ci penso davvero. Ci penso intensamente. Seriamente. Un posto che incarni la cucina torinese. Che domanda. A parte che el matador ne ha fatti già fuori alcuni molto validi, non sono poi tanti i ristoranti che raccontino questa città. «Ascultame, Fernando - dico allo spagnolo, molto compreso nel mio ruolo di esperto - io ti direi una vecchia piola.» «Que es una piola?» «Una piola es la vechia hosteria, donde se beveva barbera e se mangiavano acciughe al verdes o tomini eletricos. Una vechia piola nel cuore de la vechia ciudad, con lo vechios silenziosos, los operajos, un piatto di peperones con las anchovas y poco altro.» Silenzio. Contrazione. Poi con un suo tipico scatto si tira su e s'allarga in un sorriso: «Me gusta mucho».
Il leggendario re Artù è morto ormai da qualche tempo ma la pace che egli ha imposto sulla futura Inghilterra, dilaniata per decenni dalla guerra intestina fra sassoni e britanni, seppure incerta, perdura. Nella dimora buia e angusta di Axl e Beatrice, tuttavia, non vi è pace possibile. La coppia di anziani coniugi britanni è afflitta da un arcano tormento: una sorta di inspiegabile amnesia che priva i due di una storia condivisa. A causarla pare essere una strana nebbia dilagante che, villaggio dopo villaggio, avvolge indistintamente tutte le popolazioni, ammorbandole con i suoi miasmi. Axl e Beatrice ricordano di aver avuto un figlio, ma non sanno più dove si trovi, né che cosa li abbia separati da lui. Non possono indugiare oltre: a dispetto della vecchiaia e dei pericoli devono mettersi in viaggio e scoprire l'origine della nebbia incantata, prima che la memoria di ciò a cui più tengono sia perduta per sempre. Lungo il cammino si uniscono ad altri viandanti - il giovane Edwin, che porta il marchio di un demone, e il valoroso guerriero sassone Wistan, in missione per conto del suo re - e con essi affrontano ogni genere di prodigio: la violenza cieca degli orchi e le insidie di un antico monastero, lo scrutinio di un oscuro barcaiolo e l'aggressione di maligni folletti, il vetusto cavaliere di Artù Galvano e il potente drago Querig...
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.
Tutto ha inizio al Marriott Hotel di Washington. Nessuno dei convocati sa qual è veramente la posta in gioco e il ruolo che ciascuno di loro avrà nel più grosso complotto internazionale degli ultimi decenni. Non lo sa nemmeno Ron J. Stewart, agente segreto americano, pronto a tutto, una vita segnata da missioni impossibili. Ma questa che sta per essergli affidata è la più mefitica e delicata in assoluto. In gioco c'è il futuro politico dell'Italia e i rapporti tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Fermare l'entrata al governo del Pci usando qualsiasi mezzo, anche le Brigate rosse: questo l'obiettivo. Tra Praga, Parigi, la Berlino attraversata dal Muro, Milano, Genova, in accordo con altri agenti segreti dell'Est e dell'Ovest, al di fuori dei canali ufficiali, Stewart dovrà infiltrarsi e aiutare i terroristi nella loro azione eversiva e destabilizzante. A farne le spese, l'uomo politico italiano più famoso. Un agente segreto francese, scoprendo la trama che si stava tessendo, cercherà invano di salvare il leader democristiano. Invano, perché "lui" doveva morire. Commissionato a Ferrari con non poche pressioni dal "Corriere della Sera" devastato dallo scandalo P2, tenuto nel cassetto per anni, questo romanzo anticipava quanto poi in parte confermato da nuove testimonianze e dalle commissioni d'indagine sul delitto Moro.
Una palestra comunale, decine di cadaveri che saturano l'aria di un «orribile tanfo putrido». Siamo a Gwangju, in Corea del Sud, nel maggio 1980: dopo il colpo di Stato di Chun Doo-hwan, in tutto il paese vige la legge marziale. Quando i militari hanno aperto il fuoco su un corteo di protesta è iniziata l'insurrezione, seguita da brutali rappresaglie; "Atti umani" è il coro polifonico dei vivi e dei morti di una carneficina mai veramente narrata in Occidente. Conosciamo il quindicenne Dong-ho, alla ricerca di un amico scomparso; Eun-sook, la redattrice che ha assaggiato il «rullo inchiostratore» della censura e i «sette schiaffi» di un interrogatorio; l'anonimo prigioniero che ha avuto la sfortuna di sopravvivere; la giovane operaia calpestata a sangue da un poliziotto in borghese. Dopo il massacro, ancora anni di carcere, sevizie, delazioni, dinieghi; al volgere del millennio stentate aperture, parziali ammissioni, tardive commemorazioni.
Nel 1992 la Guerra Mondiale ha ucciso milioni di persone, e condannato all'estinzione intere specie, costringendo l'umanità ad andare nello spazio. Chi è rimasto sogna di possedere un animale vivente, e le compagnie producono copie incredibilmente realistiche: gatti, cavalli, pecore. Anche l'uomo è stato duplicato. I replicanti sono simulacri perfetti e indistinguibili, e per questo motivo sono stati banditi dalla Terra. Ma a volte decidono di confondersi tra i loro simili biologici. A San Francisco vive un uomo che ha l'incarico di "ritirare" gli androidi che violano la legge, ma i dubbi intralciano a volte il suo crudele mestiere, spingendolo a chiedersi cosa sia davvero un essere umano.
Il Vietnam dilaniato dalla guerra e dal comunismo; New York - il simbolo dell'America - ferita dalla violenza e dall'intolleranza; l'omosessualità come condizione di diversità ed emarginazione. Trentacinque poesie, ispirate al vissuto di questo giovanissimo autore vietnamita, emigrato in America ancora bambino. Ad animare "Cielo notturno con fori d'uscita", la sua prima raccolta poetica, è una lingua nuova, di commistione e creazione, in cui l'amore per il classicismo - il mito, l'estetica, l'armonia, la fede nell'ordine e nella simmetria - si fonde con la ricerca di nuove forme, sempre fedeli al verso libero e a un dialogo fra prosa e lirismo sorprendente e vitale.
Elinor era affettuosa. E i suoi sentimenti erano saldi: ma sapeva come controllarli. Marianne era sensibile e brillante però entusiasta in tutto; le sue pene e le sue gioie non conoscevano misura. Era tutto tranne che prudente. Età di lettura: da 13 anni.
Da tempo, al nome di Omar Di Monopoli ne sono stati accostati alcuni altri di un certo peso: da Sam Peckinpah a Quentin Tarantino, da William Faulkner a Flannery O'Connor. Per le sue storie sono state create inedite categorie critiche: si è parlato di western pugliese, di verismo immaginifico, di neorealismo in versione splatter. Nonché, com'è ovvio, di noir mediterraneo. Questo nuovo romanzo conferma pienamente il talento dello scrittore salentino - e va oltre. Qui infatti, per raccontare una vicenda gremita di eventi e personaggi (un vecchio pescatore riciclatosi in profeta, santone e taumaturgo dopo una visione apocalittica, un malavitoso in cerca di vendetta, due ragazzini, i suoi figli, che odiano il padre perché convinti che sia stato lui a uccidere la madre, una badessa rapace votata soprattutto ad affari loschi, alcuni boss dediti al traffico di stupefacenti e di rifiuti tossici, due donne segnate da un destino tragico, e sullo sfondo un coro di paesani, di scagnozzi, di monache), Omar Di Monopoli ricorre a una lingua ancora più efficace, più densa e sinuosa che nei romanzi precedenti, riuscendo a congegnare sequenze forti, grottesche e truculente in un magistrale impasto di dialetto e italiano letterario - sino a farla diventare, questa lingua, la vera protagonista del libro.
Don Yoannis Lahzi Gaid, speaker per la lingua araba nelle udienze generali del Santo Padre e attuale suo segretario personale, con questo testo ci offre la possibilità di poter pregare il Rosario tenendo conto della tradizione orientale unita a quella occidentale. Il libro vede la luce in lingua italiana dopo essere uscito in arabo in Egitto. I copti cattolici in Egitto sono una piccola comunità, tuttavia questo testo ha raggiunto in arabo una diffusione di quasi 100.000 copie. Il libro contiene inoltre, in esclusiva, il pensiero sulla preghiera del Rosario di papa Francesco, autografato di suo pugno. Al lettore è quindi offerto un “excursus” storico, teologico e spirituale che certamente lo potrà aiutare in una devozione mariana autenticamente vissuta.