In questo volume l'autore intende fornire una lettura metodologica e fattuale dell'intera storia politica dell'Iraq, dalle sue radici quale provincia dell'impero ottomano e dal suo combattuto sviluppo come Stato autonomo prima monarchico e poi repubblicano, fino all'affermazione del partito Ba'th e all'ascesa politica di Saddam Hussein. Il libro mette in evidenza il complesso intreccio dei problemi politici e strutturali della "nazione" irachena: le tensioni e i conflitti derivati dalla composizione demografica tra sunniti, sciiti e kurdi; i motivi e le conseguenze della supremazia dei sunniti; l'inestinguibile lotta per il potere tra leader di clan rivali; le ragioni dei conflitti con i Paesi vicini.
"Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti" è il secondo volume di un'opera di quattro che si pone come obiettivo quello di affrontare un periodo lungo dieci secoli, illustrando le interferenze e le interazioni fra la storia delle espressioni artistiche e la storia sociale, politica e culturale e quelle che potremmo chiamare le storie strutturali (storia del territorio, dell'economia...). Questo volume si concentra sulle tecniche, gli artisti, gli artigiani, i committenti con contributi di studiosi italiani e stranieri. Tra questi: Beat Brenk, Carlo Tosco, Roberto Greci, Giuseppe Sergi, Chiara Piccinini, Arturo Carlo Quintavalle, Costanza Segre Montel, Matthias Exner, Francesca Dell'Acqua.
Alla fine degli anni Quaranta 695 fascicoli processuali sui crimini di guerra nazi-fascisti "scomparvero" dagli archivi della Procura generale militare; contenevano notizie su eccidi, omicidi, saccheggi compiuti in Italia durante l'occupazione tedesca. Recuperati solo nel 1994, hanno rivelato una verità troppo a lungo taciuta: la rappresaglia contro i civili non era per i tedeschi e i repubblichini solo un modo per reagire agli attacchi partigiani, ma una vera e propria tattica terroristica preventiva.
Georges Duby, uno dei massimi storici del Medioevo, offre in questo volume un rapporto sulla sessualità e il matrimonio nell'età medioevale, attraverso un racconto che ci conduce nelle stanze più segrete dei castelli, tra cortei nuziali e amori ancillari, matrimoni regali e altrettanto nobili divorzi.
Questo libro propone un punto di vista molto particolare per leggere i temi religiosi e spirituali delle opere d’arte: la raffigurazione dell’abito e del corpo.
Mediante la ricerca sulle fonti, sui colori, sulle decorazioni e sulle forme degli abiti è possibile approfondire il senso di alcune immagini sacre, e apprezzarne le più intime e recondite sfaccettature.
Questa originale chiave di lettura è utilizzata per percorrere il tema morale e spirituale del peccato attraverso tre figure femminili tra le più rappresentate nell’arte sacra: Eva, Salomè e Maria Maddalena. Venti tavole di opere di artisti famosi (come Donatello o Masolino) e di autori meno scontati, ma non per questo meno rappresentativi, ci guidano a cogliere negli abiti (o nella nudità) il segno rivelatore di una concezione del corpo, della morale, della donna che ha segnato la storia dell’Occidente cristiano.
L'11 settembre 2001 è cominciata una guerra che non ha precedenti nella storia dell'uomo. E' lo stadio finale di quella "postmodernità" in cui abbiamo creduto di vivere. Questa guerra è l'ultima fase della globalizzazione americana, l'ultima sua conseguenza. Non è una guerra per il controllo delle risorse e non è neppure un'operazione per l'estensione del controllo geopolitico. Queste erano le caratteristiche delle guerre precedenti, condotte da potenze economiche e militari in lotta tra loro. Adesso non ci sono più potenze, poiché ce ne è una sola. Questa è una guerra per il dominio mondiale. C'è però un interrogativo aperto: questa guerra si può anche perdere.
La guerra civile o guerra di secessione che si combatté fra il Nord e il Sud degli Stati Uniti dal 1861 al 1865 fu un conflitto che lasciò sul terreno oltre seicentomila morti e che ebbe conseguenze enormi sulla società e sull'economia del paese, a partire dall'emancipazione degli schiavi neri. Reid Mitchell ripercorre la storia della guerra di secessione, esponendone in primo luogo l'andamento dal punto di vista militare, e poi collocandola all'interno della politica dell'Unione e dei Confederati. Una particolare attenzione è data agli aspetti sociali della guerra e alle differenti conseguenze che essa ebbe su uomini e donne, sulla popolazione bianca e su quella nera.
Lo scontro frontale tra Romani e Unni nella pianura dei Campi Catalaunici, l'attacco inglese a Kabul, la disastrosa sconfitta del generale Custer, la carneficina di Stalingrado, la conquista di Costantinopoli, l'assedio di Dien Bien Phu nel Vietnam del Nord, dimostrano che la storia è stata marchiata a fuoco non solo da impavidi eroi e geniali strateghi, ma soprattutto da fatali imprevisti, da banali dimenticanze, da clamorosi episodi di incompetenza. Dalle sanguinose zuffe corpo a corpo dell'antichità ai tecnologici conflitti contemporanei, il "fattore chiave" che ha determinato le sorti delle battaglie è spesso stato rappresentato da elementi minimi, regolarmente trascurati dalla storiografia ufficiale.