Questo libro è composto da tre lunghi reportage. Nel primo, William Langewiesche esplora le rovine sottostanti alle Torri gemelle. Nel secondo, ricostruisce momento per momento la dinamica del loro crollo. Nel terzo, descrive la lotta quasi per bande che nei mesi successivi all'11 settembre ha visto pompieri, poliziotti e dipendenti delle imprese edili contendersi, per ragioni molto diverse, il terreno desolato di Ground Zero. William Langewiesche è corrispondente di "The Atlantic Monthly", su cui questo libro è apparso in tre parti. La prima edizione in volume di "American Ground" è del 2002.
Pubblicata originariamente in tedesco a Zurigo nel 1934 dall'esule Silone, questa monografia appare ora in italiano in un'edizione critica curata dallo storico Mimmo Franzinelli, che in un ampio saggio introduttivo ricostruisce genesi e impatto del testo. Si tratta di una rivisitazione di importanti capitoli della storia italiana, alla ricerca delle radici del fenomeno fascista, dalla quale emerge un quadro complesso, un groviglio di fattori in cui risulta impossibile individuare un'unica causa determinante.
Individuate le radici del razzismo nell'ambiente culturale illuministico, nel naturalismo scientifico come nel pietismo religioso, Mosse ne segue il diramarsi nei vari movimenti letterari, scientifici, politici nell'Europa dell'Ottocento e del Novecento, fino a ricostruire le tappe e i modi in cui i nazisti arrivarono alle esecuzioni in massa degli ebrei. Mosse è stato uno storico del nazismo e del fascismo, di cui ha contribuito a rinnovare l'interpretazione. Ha insegnato nell'Università di Madison (Wisconsin) e nell'Università ebraica di Gerusalemme.
Fra lo scoppio della Rivoluzione francese e la vigilia della Grande Guerra, l'Europa subì una radicale trasformazione. Alla fine del XIX secolo, la stessa carta geografica del continente presentava un aspetto diverso: erano crollati imperi ed erano emersi nuovi Stati nazionali. Molti Stati si trasformarono, assumendo funzioni sociali moderne. I mutamenti economici non furono meno eclatanti. Ma come cambiò, in realtà, la vita della gente? Questo volume analizza l'influenza che i mutamenti economici e politici hanno avuto sui modi in cui le famiglie si formarono e si ruppero, sui matrimoni, sui rapporti di autorità e affetto e mostra le enormi differenze fra i vari Paesi europei. Differenze del passato che ci aiutano a capire quelle del presente.
La storia della città bizantina è quanto mai complessa. È la storia della capitale, Bisanzio, e delle città dell'impero che, dall'ultima età romana, ebbe vita fino alla metà del XV secolo e dove coesistettero centri di formazione antica accanto a città di nuova fondazione. È la storia della crisi definitiva dei modelli urbani di matrice classica e dell'affermarsi delle nuova polis cristiana, dell'abbandono dell'agorà e della difficile persistenza altomedievale entro spazi ridotti e difesi da mura spesso edificate con le spoglie smembrate delle città antiche, ma anche di un recupero avvenuto con criteri diversi da quelli dell'Occidente, responsabile in gran parte della sua interruzione.
L'opera di Toynbee, filosofo della storia, storico, politico e diplomatico inglese, si aggira con particolare intensità intorno a un solo problema: è possibile evitare la paralisi e la morte di una civiltà? Se la storia a prima vista appare come un cumulo di rovine, come un "lugubre girotondo" alla fine del quale c'è solo la dissoluzione, quale possibilità di salvezza rimane per il mondo? Per Toynbee la soluzione esiste ed è attraverso lo studio delle diverse civiltà nonché l'osservazione delle contingenze e delle attualità che questo interprete della storia giunge a risposte audacemente pragmatiche e innovative.
Questo dizionario nasce dal desiderio di colmare una lacuna. Esistono già altri dizionari che riuniscono le più recenti acquisizioni della ricerca sul medioevo, ma un libro del genere mancava. Sessantatre autori hanno scritto più di ottanta voci, da Aldilà a Violenza, passando per Amore cortese, Cattedrale, Cavalleria, Immagini, Impero, Islam, Predicazione, Ragione, Re, Simbolo, Sogni, Stato, Terra, per ricostruire l'Occidente medievale e suggerire possibili percorsi di lettura. In questo volume, il primo, sono proposte le voci da Aldilà (a cura di Jacques Le Goff) a Lavoro (dello stesso Le Goff).
Questo libro racconta il ruolo dell'Islam nell'immaginario europeo, i fraintendimenti, le menzogne, le mistificazioni, gli errori, le calunnie. Dal Maometto "cristiano eretico" all'Islam "religione diabolica", dal "feroce Saladino" al Turco "nemico della croce", i rapporti e gli scambi tra Europa e Islam - che furono molti, intensi, fecondi, amichevoli - si configurano come quasi sempre vissuti e pensati alla luce di un pregiudizio duro a morire. Tanto che, alla fine del Novecento, è riemerso quasi intatto dopo circa due secoli di apparente oblio.
"Ci vuole la straordinaria competenza e immaginazione di uno studioso come Anthony Grafton per rendere giustizia alla mente vivace, al pensiero brillante, alla personalità eccezionale di Leon Battista Alberti. Nello specchio del suo ingegno multiforme, Grafton, con assoluto dominio della materia, ricostruisce tutta un'epoca di civiltà" (David Quint, Yale University).
Storicamente sembra molto lontano il tempo di queste lettere, ma leggendole con attenzione le troveremo vicine ai nostri sentimenti, alle nostre convinzioni. Vicine al nostro modo di amare, alle nostalgie, al timore della solitudine, alla ribellione contro le ingiustizie e anche, per chi crede, alla forza di una fede alla quale si affida ogni pena e ogni speranza. Sono sessanta lettere scritte da Alcide De Gasperi alla moglie Francesca, prima dal carcere di Regina Coeli e poi dalla clinica dove egli viene trasferito a causa della sua precaria salute, ma tenuto sotto stretta sorveglianza in attesa di giudizio e poi fino al termine della pena. Gli scritti vanno dal marzo 1927 all'ottobre 1928. Dopo le edizioni degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta queste lettere vengono ora riproposte al pubblico non solo per rinnovare la conoscenza di un uomo che ha lasciato nel nostro paese una traccia profonda, qualunque sia il giudizio che se ne vuole dare, ma per indicare alle giovani generazioni una strada ancora valida da percorrere nelle sue qualità di serietà politica, di virtù morali e di rispetto di quei valori che rendono degna la vita di un uomo.
GLI AUTORI
Alcide De Gasperi è il più grande statista italiano del 900’, nel dopo guerra ha guidato l’Italia nella grande impresa della ricostruzione. Nel periodo fascista ha lungamente sofferto, e queste lettere ne sono testimonianza. La figlia Maria Romana raccoglie gli scritti del padre e ne è riferimento ufficiale, curerà la grande mostra itinerante che sarà la manifestazione più importante delle celebrazioni indette per ricordare lo statista a cinquanta anni dalla morte. L'inaugurazione della mostra avverrà a Roma in Ottobre con l'intervento del Presidente della Repubblica.
La vita di Frida Malan, partigiana combattente, poi assessore a Torino e attiva fino alla fine nel movimento delle donne. La storia di una famiglia evangelica che compie la scelta partigiana nelle valli valdesi occupate dai nazisti e nella Torino operaia e antifascista. Nelle interviste incrociate a Frida e ai suoi fratelli Roberto e Gustavo, dalla viva voce dei protagonisti viene delineandosi, senza alcuna retorica, il romanzo corale di un popolo in lotta per la libertà.