Cinquant'anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, un libro schietto e appassionato che ricorda chi ha combattuto per la libertà. Un libro che non tace le atrocità dei fatti, anzi li racconta con la lucidità di chi li ha vissuti in prima persona. La storia, le battaglie, le riflessioni di un italiano che l'8 settembre non buttò le armi.
Dopo l'8 settembre '43, Carla Liliana diciassettenne, mentre quattro fratelli sono prigionieri, si impegna con le sorelle maggiori Teresa, Lidia e Renata, nell'assistenza e salvataggio di soldati italiani e alleati allo sbando, operando nella rete di solidarietà che aveva il suo riferimento in padre Placido Cortese, frate francescano della Basilica del Santo, morto poco dopo, martire. Liliana, con la sorella Teresa, viene arrestata il 14 marzo del 1944. Condotte in carcere a Venezia, quindi nei lager di Mauthausen, Linz, Grein a.d. Donau. Rientrano nella loro casa di Padova nel giugno 1945. Solo molti anni dopo questi eventi Carla Liliana è riuscita a parlarne e per la prima volta ne scrive in questo libro per «cancellare l'odio con l'amore».
Destinatari
Per tutti, per non dimenticare.
Autore
Carla Liliana Martini nasce nel 1926, undicesima di dodici fratelli. Dopo l'8 settembre '43 opera nella rete di solidarietà che aveva il suo riferimento in padre Cortese. Dopo la Liberazione sarà riconosciuta partigiana della Brigata Pierobon. Terminati gli studi, si sposa e si dedica all'insegnamento. Negli anni recenti Carla Liliana si è recata in moltissime scuole e biblioteche a parlare ai giovani della Resistenza e di quanto accadutole.
Un grande affresco storico, un'opera pionieristica, che ha suscitato un enorme interesse in Italia e nel mondo. Georges Duby e Michelle Perrot sono due maestri riconosciuti della storiografia contemporanea.
Quando culture differenti entrano in contatto, l'impatto sul corso della storia può essere sconvolgente e drammatico. Questo volume fa rivivere gli episodi chiave dei contatti culturali nella storia del mondo, dagli albori della civiltà ai tempi odierni. Vengono considerate la divulgazione di religioni come il Buddismo e l'Islam, le migrazioni degli ebrei e degli africani, l'impatto del colonialismo in India e in Africa e la recente diffusione della cultura del "consumismo". Per ognuno di questi esempi, originali cartine delimitano le diverse aree geografiche, rendendo ancora più forte l'impatto col fenomeno dell'interculturalità.
Testimone e complice delle vicende umane da oltre centocinquant'anni, la fotografia ha un rapporto privilegiato con l'indagine poliziesca e scientifica. Lo storico - per il quale una fonte che unisca magicamente passato e presente (restituendoci l'impronta di un istante irripetibile) dovrebbe rappresentare un occasione più unica che rara - nutre da sempre verso l'immagine tecnica una diffidenza solo in parte motivata. Fonte per la storia e (inseparabilmente) agente di storia, la fotografia attende ancora una riflessione metodologica e soprattutto ricerche sul campo che ne verifichino la leggibilità e ne promuovano l'inserimento tra gli strumenti di lavoro dello storico.
Nell'estate del 1942 e nel febbraio del 1943 alcuni studenti della facoltà di medicina di Monaco di Baviera distribuiscono volantini firmati «Rosa Bianca» che incitano alla resistenza contro Hitler e chiedono libertà per il popolo tedesco. Perché rischiano la vita? Che cosa li unisce? Da dove nasce in loro il coraggio e il giudizio? La «Rosa Bianca» non è innanzitutto un gruppo di resistenza, quanto piuttosto un gruppo di persone unite da una profonda amicizia: Alexander Schmorell, Sophie Scholl, Hans Scholl, Willi Graf, Kurt Huber, Christoph Probst, Traute Lafrenz e altri. «Del gruppo che qui ho messo assieme avrai già sentito parlare. Gioiresti di questi volti, se tu li potessi vedere. L'energia che uno dedica a quei rapporti rifluisce tutta intera nel proprio cuore», scrive Hans Scholl. Catalogo della mostra organizzata in occasione della XXVI edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli (Rimini).
La riforma protestante di Martin Lutero. Terzo quaderno. Con il titolo Radicamento della Riforma e Riforma radicale in terra tedesca" si vuole da un lato circoscrivere l'attenzione alla realta tedesca della Riforma, dall'altro s'intende sottolineare il rapporto tra la proliferazione delle correnti radicali della Riforma e il consolidamento della posizione luterana nell'ufficialita della chiesa omonima. "
Le figure di Zwingli e di Calvino che in Svizzera e a Strasburgo hanno riformato" il riformatore Lutero. " Nel periodo che segui all'azione riformatrice di Lutero in Germania, altri personaggi seguirono il suo esempio. Alcuni di questi riformatori trovarono fertile terreno per la loro opera nel territorio dell'attuale Svizzera e a Strasburgo. Tra essi i piu importanti furono Ulrich Zwingli, che opero a Zurigo e che mori combattendo; e Giovanni Calvino che a Ginevra avvio un interessante esperimento di governo teocratico riformista. Breve esposizione delle liturgie utilizzate nelle Chiese Riformate.
In questo libro l'autore intende ricondurre l'esperienza totalitaria alle sue origini metafisiche. La liberta per l'uomo non e semplicemente una prerogativa, neppure la piu importante delle prerogative. La liberta e l'essenza dell'uomo: negata la liberta, e negato l'uomo. Per cio i regimi totalitari sono disumani. Nell'intento di realizzare il paradiso per l'uomo lo uccidono, non innanzitutto fisicamente, ma pneumaticamente, facendo dell'anima l'agente di altre autorita. Il totalitarismo e al vertice della propria coerenza: la liberta comporta il male, chi vuole sconfiggerlo deve annientarla. Solo un Dio potrebbe redimere dal male senza strappare la liberta". Seguendo questo itinerario l'autore intende ricondurre l'esperienza totalitaria alle sue origini metafisiche. "