Un libro che descrive alcune sedute di psicoterapia con bambini in difficolta, tenute nello studio dell'Autrice. Perche l'Autrice propone ai bambini in analisi: facciamo insieme una storia? Senza i personaggi immaginari della storia che crea con l'analista, il bambino non puo pensarsi: questa l'idea centrale del libro. Il libro di Dina Vallino ci consente di entrare nel suo studio e di assistere in diretta alle sedute psicoterapeutiche che ella conduce con rara maestria insieme ai bambini in difficolta e ai loro genitori... Nel corso del libro conosciamo bambini che portano in analisi sofferenze indicibili e li vediamo passo passo riprendersi l'infanzia perduta, ritrovare il piacere di giocare, di vivere, di esistere.
in questa ricerca vengono presentate esperienze cliniche nelle quali analista e paziente rimangono presi da una atomosfera affettiva comune, definita indifferenza dell anima". "
Per molto tempo, l'attenzione degli operatori nel campo dell'abuso sessuale all'infanzia è stata concentrata soprattutto sulla diagnosi. Era in primo piano la necessità di accertare una verità il più delle volte taciuta o negata dalle stesse vittime. Oggi infatti sono disponibili diversi metodi di diagnosi psicologica, che hanno trovato riscontro in numerosi casi. E' invece molto più confuso il panorama delle tecniche di intervento, successive alla diagnosi, nei confronti del bambino abusato. A questo tema specifico è dedicato il volume che intende proporre linee-guida per il trattamento, veri e propri modelli di lavoro.
Famiglia, scuola, formazione, ricerca si presentano spesso come mondi separati ed estranei. Il libro tenta invece un'operazione unificante, mettendo al centro del processo educativo il percorso di autocoscienza che si genera nella memoria e nell'intersoggettività, nell'integrazione di linguaggi e codici diversi, nella rielaborazione riflessa sui ruoli, le funzioni, le relazioni educative. Ne emerge uno stile formativo fondato sulla comunicazione, l'ascolto, lo sforzo di tradurre in esperienza didattica attiva le suggestioni della ricerca autobiografica e introspettiva in educazione.
Con risposte semplici e puntuali a questioni riguardanti la vita quotidiana della famiglia, l'autore propone come linee guida per il rapporto genitori-figli la fiducia e il considerare i piccoli non solo soggetti da guidare.
Per spiegare il comportamento quotidiano di individui e gruppi è indispensabile studiare il loro rapporto con molteplici forme di organizzazione. L'interazione in ambienti organizzati è una capacità fondamentale per i membri delle società complesse e un compito impegnativo dal punto di vista psicologico. In alcune attività organizzate, e segnatamente in quella lavorativa, sono investite risorse decisive per l'identità personale e sociale dell'individuo. Tra i primi ad occuparsi in Italia di queste problematiche, Marco Depolo traccia qui il bilancio di una disciplina di crescente rilevanza non solo in ambito psicologico: ad essa guardano infatti con interesse anche importanti settori della sociologia e dell'economia.