Le tesi di Alfred Tomatis stanno conquistando uno spazio sempre più ampio anche in Italia e ruotano attorno alla riflessione sulla centralità dell'ascolto come elemento essenziale per la comprensione dell'uomo. In questo saggio, Tomatis amplia la sua riflessione e ricorda come il parlante sia anche il primo ascoltatore della propria voce, il cui utilizzo coinvolge tutto il corpo. Il linguaggio verbale non può quindi essere isolato dal problema dell'ascolto e dalla comprensione dell'individuo nella sua globalità psico-fisica. Tutte le affermazioni di Tomatis sono fondate su una lunga pratica di ricerca e di applicazione terapeutica. Medico otorinolaringoiatra, specializzato nel trattamento dei disturbi dell'udito e del linguaggio, Tomatis ha sviluppato una cancezione globale e articolata dell'uomo, suscitando l'interesse di psicologi, teologi e filosofi. Il successo che i Centri Tomatis stanno avendo anche in Italia è la conferma del grande interesse che queste terapie suscitano.
Prefazione di Flavia Ravazzoli
Da sempre gli studiosi psicoanalitici cercano di dare un senso all'universo dell'inconscio. "L'inconscio come insiemi infiniti" rappresenta il tentativo di rifondare i concetti base della teoria psicoanalitica in un trattato discorsivo in cui si partecipa dal vivo ai ragionamenti, alle dimostrazioni. Ne scaturisce un percorso che è al tempo stesso un originale ampliamento del discorso freudiano e una riflessione critica sui fondamenti del pensiero scientifico. Vengono insomma definite le regole peculiari dell'universo dell'inconscio, per cui l'insieme delle sue immagini e dei suoi eventi diventa catalogabile, comprensibile: l'insieme delle percezioni inconsce raccoglie elementi tra cui esistono relazioni simmetriche cui si può dare un ordine.
Rispetto al passato l'orizzonte di riferimento di questa problematica appare profondamente mutato: da una parte il bambino non viene più percepito in negativo, come portatore di spinte egoistiche da contrastare e reprimere ai fini della socializzazione, bensì come soggetto dotato a pieno titolo di propri diritti; dall'altra si è cessato di pensare che comportamenti "impulsivi" degli adulti in quanto inintenzionali e sporadici, siano relativamente innocui. A causa della loro fragilità, debolezza e dipendenza, i bambini sono vittime non solo di violenze vere e proprie, ma anche di maltrattamenti "quotidiani" e banali che ugualmente possono produrre gravi difficoltà in età adolescenziale e adulta.
Simpatici, seducenti, riservati, sicuramente tirannici, i manipolatori adottano diverse manovre per raggiungere i propri fini. Queste persone arrivano a colpevolizzare e umiliare; a seminare dubbi e inquietudini. Chi sono i manipolatori? Perché si comportano così? Come proteggersi da questi terroristi del sentimento? Nazare Aga risponde a tali domande e mostra fino a che punto i manipolatori sono presenti intorno a noi.
un saggio letterario fuori dalla stanza di analisi" di un affermato psicoanalista di fama mondiale. Una letteratura particolare fatta di frammenti e racconti brevi nata da una lunga esperienza di lavoro nel campo della psicologia infantile" esplorando questo consistente assaggio letterario di uno psicoanalista affermato si afferma, dietro i tempi verbali propri del racconto, il linguaggio tipico del sogno, del fantasticare da sveli. Un vocabolario essenziale, una sintassi semplice e immediata, rendono conto di un materiale di studio in cui i nessi con la realta sembrano spezzati, e che risulta a prima vista incomprensibile... Sono storie che rinv iano da una parte al mondo interiore dell'autore, dall'alt ra a una relazione con l'altr o, che prende forma di un approccio rimasto allo stato potenziale, o della ricerca di uno sguardo capace di penetrare le
Molte pagine sono dedicate a mettere in evidenza come fattori basilari in campo educativo, quali l'ubbidienza e l'autorità, il premio e la punizione, assumano una significato assai diverso a seconda del sistema teorico adottato. Metzger si rifà alle concezioni generali della Gestaltpsychologie sia alle concezioni psico-pedagogiche di Adler, con le quali dimostra di trovarsi in particolare sintonia. La seconda parte del libro tratta dello sviluppo della coscienza morale con particolare riferimento alla teoria freudiana a cui l'autore contrappone una diversa concezione. Nella terza parte del libro viene dato ampio spazio alla psicologia del pensiero produttivo.
Lo svolgimento della terapia psicomotoria di una bambina di sei anni che ha vissuto una drammatica situazione di abbandono nei primi mesi di vita, è qui documentato dal racconto straordinariamente coinvolgente della terapeuta e dall'evoluzione formale e contenutistica dei disegni della piccola paziente.